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1) Dizion. 4° Ed. .
TIRARE, e TRARRE ,
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TIRARE, e TRARRE ,
Definiz: che in alcune delle sue voci si supplisce, o si confonde con quelle degli antichi verbi TRAERE, e TRAGGERE. Verbi, che si adoperano mescolatamente nelle lor significanze, benchè forse in alcuna maniera particolare si adoperi più propriamente anzi l'uno, che l'altro. A distinzione di che le maniere accennate col verbo Trarre sono per avventura proprie sue, là dove l'altre concepite colla voce Tirare, sempre che quivi in contrario non s'esprima, sono appresso di noi comuni ed all'un verbo, ed all'altro, come mostrano gli esempli.
Definiz: §. I. Tirare, per Condurre con forza, o Muovere alcuna cosa verso se con violenza. Lat. trahere. Gr. ἕλκειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 30. Come lavato fosse, crollasse la fune, ed essi il tirerebber suso.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 33. Per lo capestro tirò fuori Ciuriaci, e andavaselo tirando dietro.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 16. Il ronzino ec. tirata la testa, ruppe le cavezzine.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 13. Prese Alessandro pe' piedi, e lui fuor ne tirò.
Esempio: Nov. ant. 100. 12. La moglie tirò a se la mano.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 72. Per forza lo tirarono al monastero d'Ilarione sì intraversato con questi legami.
Esempio: Boez. G. S. 15. E me gridando, e contrastando, siccome in parte di preda tirassono, la vesta ec. squarciarono.
Esempio: Boez. Varch. 1. pros. 3. E me, che gridava, e non voleva andarne, tirando per forza come lor preda, mi stracciarono la vesta.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 23. Questi tali hanno bisogno d'esser tirati, e punti.
Definiz: §. II. E per metaf.
Esempio: Petr. canz. 6. 1. Seco mi tira sì, ch'io non sostegno Alcun giogo men grave.
Esempio: Dant. Inf. 6. Ed io a lei: l'angoscia, che tu hai, Forse ti tira fuor della mia mente.
Esempio: Bocc. nov. 32. 1. Aveva la novella dalla Fiammetta raccontata le lagrime più volte tirate infino in su gli occhi alle sue compagne.
Esempio: Cron. Morell. 235. Ma la natura per se medesima gentile si trae sempre alla virtù.
Definiz: §. III. Tirare, per Istrascicare.
Esempio: Petr. son. 14. Indi traendo poi l'antico fianco ec. Quanto più può col buon voler s'aita.
Esempio: Tass. Ger. 19. 28. Trar molto il debil fianco oltra non puote, E quanto più si sforza, più s'affanna.
Definiz: §. IV. Tirare, per Rimuovere da se in un subito checchessia con forza di braccio a fine, per lo più, di colpire, Scagliare, Gettare.
Esempio: Ar. Fur. 39. 81. E ferro, e fuoco, e sassi di gran pondo Tirar con tanta, e sì fiera tempesta, Che mai non ebbe il mar simile a questa.
Definiz: §. V. Tirare, per Allettare, Indurre. Lat. allicere, inducere. Gr. ἀφελκύειν, ἐπάγεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 12. 2. A raccontarsi mi tira una novella.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 9. Malagevolmente le cose del mondo a se il dovrebbono trarre.
Esempio: E Bocc. proem. 7. De' quali modi ciascuno ha forza di trarre o in tutto, o in parte l'animo a se.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 5. Questi cotali mercatanti s'ingegnano d'adescare, e di trarre nel loro amore, e già molti ve n'hanno tratti.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 19. Tirandolo dall'una parte amore, e d'altra i conforti di Gisippo sospignendolo.
Esempio: Petr. canz. 14. 1. Perchè quel, che mi trasse ad amar prima, Altrui colpa mi toglia.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 18. Ma la natura lor benigna, e buona Tirava ad ubbidirli ogni persona.
Definiz: §. VI. Tirare, per Attrarre. Lat. trahere, ad se trahere. Gr. ἕλκειν, πρὸς ἑαυτόν ἕλκειν.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 3. Come la calamita tira il ferro, così colla sua virtù tira ciascuno con desiderio a' veder la sua dignità.
Definiz: §. VII. Tirare, per Distendere, Condurre, Costruire. Lat. ducere, producere. Gr. ἕλκειν, παρέλκειν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 11. 135. Per non tenere in ozio i soldati, tirò dalla Mosa al Reno un fosso di ventitrè miglia, che ricevesse i reflussi dell'Oceano.
Esempio: Bern. rim. 1. 18. Or le sue laudi sono un edifizio, Che chi lo vuol tirare infino al tetto, Avrà faccenda più, ch'a dir l'ufizio.
Definiz: §. VIII. Tirare, per Vincere, termine del giuoco.
Definiz: §. IX. Tirare, per Ottenere a suo modo, Spuntare, Vincere, Conseguire.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 2. Hai troppa maggioranza, E io te n'ho lasciate tirar troppe.
Definiz: §. X. Tirare, in signific. neutr. vale Incamminnarsi, Inviarsi, Andare. Lat. iter capere, proficisci. Gr. πορεύεσθαι.
Esempio: Stor. Aiolf. La sera vegnente dormì a Badía di S. Maccario, e la mattina tirò verso la città di Parigi.
Esempio: Stor. Pist. 38. 12. Quando quelli dell'oste sentirono la partita di quelli dentro, alcuni di loro trassero dirietro, ma perchè erano già troppo dilungati, non gli poterono giugnere.
Esempio: Din. Comp. 2. 39. Trassonvi i soldati, che non erano corrotti ec. i quali stando armati al palagio, erano da alquanti seguiti; altri cittadini ancora vi trassono a piè, e a cavallo amici, e alcuni nimici.
Esempio: Alam. Gir. 22 162. Rimontato a caval tira al più breve Sentier, che porta alla funebre valle.
Definiz: §. XI. Tirare, vale talora Vedere, Esercitare il senso della vista; modo basso.
Definiz: §. XII. Tirare, per Aver la mira, Riguardare, Tendere, Indirizzarsi, Inclinare. Lat. tendere, pertinere. Gr. τείνειν.
Esempio: Bocc. intr. 10. E tutti quasi ad un fine tiravano assai crudele.
Esempio: Lab. 133. Tutti i pensieri delle femmine, tutto lo studio, tutte l'opere a niuna altra cosa tirano, se non a rubare, a signoreggiare, e ad ingannare gli uomini.
Definiz: §. XIII. Tirare; diciamo Il sangue tira, del Risvegliarsi alcuna inclinazione, o altro sentimento da natural simpatia, somiglianza, o congiunzione di sangue.
Esempio: Malm. 8. 30. Ancorchè tutte (le donne) perchè il cervel gira, Le girelle vorrian, che 'l sangue tira.
Definiz: §. XIV. Tirare, parlandosi di vento, vale Spirare. Lat. flare. Gr. φυσᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 42. 6. Essendo quel vento, che traeva, tramontana ec. ad una piaggia vicina ad una città chiamata Susa ne la portò.
Esempio: Giach. Malesp. 225. E trasse la notte uno grandissimo vento.
Esempio: Cr. 1. 3. 4. I quali (venti Occidentali) se soffieranno, ovvero trarranno in fine della notte, e nel cominciamento del dì, verranno dall'aere, nel quale il sole niente averà operato.
Esempio: Bellinc. rim. Però quando trae vento, Non esco punto fuora alle campagne.
Esempio: Red. lett. 2. 92. Siamo all'Ambrogiana, dove tira, e tirerà in eterno il solito vento.
Definiz: §. XV. Tirare, parlandosi d'arco, di balestra, d'archibuso, e simili, vale Scoccare, o Scaricare.
Esempio: Dant. Inf. 12. Ditel costinci, se non l'arco tiro.
Esempio: Petr. son. 36. E che avete li schermi sempre accorti Contra l'arco d'Amor, che indarno tira.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 21. Essendomi io in giovanezza dilettato di tirare d'archibuso.
Definiz: §. XVI. Tirare, parlandosi di muli, cavalli, e simili, vale Tirar calci, Scalcheggiare. Lat. calcitrare. Gr. λακτίζειν.
Esempio: Nov. ant. 91. 3. Il mulo trasse, e diégli un calcio nel capo tale, che l'uccise.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 160. Il qual mulo sentendosi bezzicare quel luogo, di che più sono schifi ec. cominciò a trarre, e a tempestare sì diversamente, che ec.
Esempio: Bern. rim. 1. 98. Dà una volta tonda La mula, e va zoppicando, e traendo.
Esempio: Cas. lett. 62. Persuada loro, che chi ha delle bestie assai per casa, come son costretto d'aver io, convien per sorte averne di quelle, che mordono, e traggono.
Definiz: §. XVII. Tirare, parlandosi di tempo, vale Mandare in lungo, Allungare.
Esempio: Bocc. nov. 100. 32. Il sollazzo, e 'l festeggiare multiplicarono, e in più giorni tirarono (cioè: fecer durare più giorni)
Definiz: §. XVIII. Tirare, parlandosi di misure, o di spazio, vale Distendersi, Abbracciare spazio, Allungarsi.
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 23. Turpin lo scrive, io l'ho per cosa certa, Tirava dieci braccia ogni ala aperta.
Esempio: Ambr. Furt. 2. 7. Togline tre pezze, credo, che queste saranno d'avanzo. M. Quanto posson tirar l'una? Z. Quarantacinque, o cinquanta braccia alla misura nostra.
Definiz: §. XIX. Tirare, parlandosi d'alcun lavorío, vale Condurlo a perfezione, Fabbricarlo.
Esempio: Sagg. nat. esp. 194. Giudicandosi poco men, che impossibile, il trovare un cannel di vetro (che finalmente non è tirato con altra regola, che col soffio dell'artefice) così perfettamente cilindrico, che tanto, o quanto non abbia delle disuguaglianze.
Definiz: §. XX. Tirare, parlandosi di canne d'archibuso, o simili, vale Ridurre la loro superficie a convenevole figura, e pulimento.
Definiz: §. XXI. Tirare, parlandosi de' vini, vale Chiarire, nel signific. del §. I.
Esempio: Soder. Colt. 104. I gessi, e le calcine vive ec. si danno a' vini deboli per rinfrescargli, o a' torbidi per ischiarirgli, o a' grassi per tirargli, o a' grossi per assottigliargli.
Definiz: §. XXII. Tirare, parlandosi di stampa, vale Stampare, Imprimere.
Definiz: §. XXIII. Tirare, parlandosi di contratti, vale Proccurare di vantaggiarsi nel prezzo il più, che si può; che anche diciamo Stiracchiare.
Definiz: §. XXIV. Tirare, vale talora Morire.
Esempio: Lor. Med. canz. 44. 8. Chi ha 'l core innamorato Venga avale a far lamento Di quel bel giglio, ch'è spento, Della Nencia, ch'ha tirato.
Definiz: §. XXV. Tirarsi, per Accostarsi. Lat. accedere. Gr. προσβαίνειν.
Esempio: Tes. Br. 2. 43. Come il sole si tira più verso 'l Mezzodì, e si dilunga da noi, tanto avemo noi più grande freddo, e più grande notte.
Esempio: Petr. cap. 2. Trassimi a que' tre spirti, che ristretti Erano per seguire altro cammino.
Definiz: §. XXVI. Tirarsi innanzi, o avanti, o Tirarsi assolutamente, vagliono Farsi avanti, Venire innanzi. Lat. procedere.
Esempio: Dant. Purg. 7. Sordel si trasse, e disse: voi chi sete?
Esempio: Tass. Ger. 2. 88. Nol celò già, ma con enfiate labbia Si trasse avanti il capitano, e disse.
Definiz: §. XXVII. Tirar da parte, da banda, da lato, in disparte, e simili, vagliono Allontanare, Discostar dagli altri. Lat. seducere ab aliis, seiungere. Gr. χωρίζειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 5. Essa, tiratolo da parte, disse.
Definiz: §. XVIII. E in signific. neutr. pass. vale Allontanarsi, Discostarsi dagli altri.
Esempio: Petr. son. 201. L'altre maggior di tempo, o di fortuna Trarsi in disparte comandò con mano.
Esempio: Bocc. nov. 26. 7. Tirati adunque da una parte, che da altri uditi non fossero, Ricciardo cominciò così a dire.
Esempio: Dant. Inf. 4. Traemmoci così dall'un de' canti.
Esempio: Malm. 6. 39. Tirato colla strega il Re da banda, Le dà la ben venuta.
Definiz: §. XXIX. Tirare indietro, vale Ritirare, o Far volgere indietro.
Esempio: Ovid. Pist. 67. Certo per me non riceverai tu suocero crudele, per lo cui peccato il sole tiri indietro li cavalli del suo lume.
Definiz: §. XXX. E in signific. neutr. e neutr. pass. vale Ritirarsi, Scostarsi. Lat. retro cedere. Gr. ἀναχάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 96. 12. E questo fatto, alquanto indietro tiratesi, cominciarono a cantare.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 10. Tirossi addietro più di quattro braccia.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 2. Il quale ha bene potuto il suo nemico ammazzare, ma farlo tirare un passo addietro non già.
Definiz: §. XXXI. Tirarsene indietro. Lat. ab incepto reddere. Gr. ἀναχάζειν.
Esempio: Varch. Ercol. 55. Ogni volta che ad alcuno pare aver ricevuto piccolo premio d'alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare alcuna cosa, o dubita, se la vuol fare, o no, mostrando che egli la farebbe, se maggior prezzo dato, o promesso gli fosse, si dice ec. e' se ne tira indietro, e' la pensa.
Definiz: §. XXXII. Tirarsi dietro alcuna cosa, figuratam. vale Esserne causa, o origine. Lat. causare.
Esempio: Cas. lett. 76. Io mi doglio più, che io dubito, ch'ella non si tiri dietro lo sviamento dallo studio.
Definiz: §. XXXIII. Tirarsi addosso, vale Addossarsi, Procacciarsi, Acquistarsi. Lat. acquerere, lucrari. Gr. κερδαίνειν.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 12. Mi tiro addosso l'odio d'una setta, che può assai.
Esempio: Segn. Pred. 3. 1. Venite a tirarvi addosso un cumulo di sciagure inimmaginabili.
Definiz: §. XXXIV. Tirare in casa, vale Condurre ad abitare nella propria casa.
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. Ell'è sua figliastra, e tirossela In casa in fine quando tolse questa Seconda donna, di chi ell'è figliola.
Definiz: §. XXXV. Tirar via, vale Allontanar da se con forza, e violenza.
Definiz: §. XXXVI. Tirar via, vale anche Muovere alcuna cosa verso di se con violenza.
Esempio: Bocc. nov. 87. 3. Lei gridante aiuto si sforzava di tirar via.
Definiz: §. XXXVII. E in signific. neutr. vale Andar via, Partirsi.
Esempio: Fir. Luc. 5. 6. Costui è cotto fradicio; Tira via, va' a dormi poltrone.
Definiz: §. XXXVIII. Tirarla giù, vale Abbassare. Lat. deprimere, demittere. Gr. κατακλίνειν.
Definiz: §. XXXIX. Tirar giù, figuratam. vale Bestemmiare, e Giurare.
Esempio: Bern. Orl. 1. 22. 45. Io giù tirava Tutti i Maconi, e tutti i Trivigianti.
Definiz: §. XXXX. Tirar giù la buffa, figuratam. vale Dispregiare la vergogna, Por da banda il rispetto, Non aver considerazione.
Definiz: §. XXXXI. Tirarla giù ad altrui, vale Ingannarlo, Fraudarlo, e anche Dirne male.
Definiz: §. XXXXII. Tirar giù un lavoro, vale Strapazzarlo, Abborracciarlo.
Definiz: §. XXXXIII. Tirare a terra un lavoro, vale Demolirlo, e per metaf. Svilirlo.
Definiz: §. XXXXIV. Tirare su, vale Alzare. Lat. atollere.
Definiz: §. XXXXV. Tirar su, figuratam. il diciamo del Far dire con astuzia ad altrui quel, ch'e' non vorrebbe; che anche si dice Scalzare, e Cavare i calcetti; e talora vale Mettere uno, o Mantenerlo in su qualche umore.
Esempio: Varch. Ercol. 79. Tor su, o tirar su alcuno, il che si dice ancora levare a cavallo, è dire cose ridicole e impossibili, e volere dargliele a credere per trarne piacere, e talvolta utile.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 123. Mangiare alla Turchesa in furia, e 'n posta, Abborracciarsi senz'altro bicchiere, E tirar su qualcuno a bella posta.
Definiz: §. XXXXVI. Tirar su, vale anche Allevare, Nutrire. Lat. educare. Gr. τρέφειν.
Esempio: Salvin. disc. 1. 298. Or di questi (pensieri) alcuni dobbiamo rigettare, come abortivi, e illegittimi, altri allevare, e tirar su, come naturali, e legittimi.
Definiz: §. XXXXVII. Tirar su, vale anche Promuovere alcuno a qualche grado, o Ammaestrarlo in qualche arte, o scienza.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 47. Con donare, praticare, tirar su infimi fantaccini.
Definiz: §. XXXXVIII. Tirare innanzi , vale lo stesso. Lat. promovere, provehere. Gr. προάγειν.
Esempio: Cron. Morell. 267. Se pure e' si rammenta, ed è sì saputo, che per se medesimo si voglia tirare innanzi, poco gli giova.
Esempio: Malm. 1. 52. Nè quivi essendo men tirato innanzi, Posò la spada, e ripigliò la toga.
Definiz: §. XXXXIX. Tirar sotto, vale Seguitare, Continuare. Lat. ab instituto non recedere. Gr. ἐμμένειν τῇ προαιρέσει.
Esempio: Malm. 7. 16. Di nuovo appicca al suo cannel la bocca, E lascia brontolare, e tira sotto.
Definiz: §. L. Tirare a fine, vale Compire, Finire, Terminare. Lat. complere, finire, ad finem perducere.
Esempio: Petr. canz. 18. 3. Via corta, e spedita Trarrebbe a fin quest'aspra pena, e dura.
Esempio: Cas. lett. 16. Sua Maestà Cristianissima perseveri nella sua gloriosa impresa, e tirala a fine ad esaltazione di santa Chiesa.
Definiz: §. LI. Tirare a riva, vale Condurre a riva; e per metaf. vale Condurre al fine.
Esempio: Petr. canz. 31. 2. Che in carne essendo veggio trarmi a riva.
Definiz: §. LII. Tirare il collo agli uccelli, polli, e simili, vale Uccidergli. Lat. necare, occidere. Gr. ἀναιρεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 49. 11. Senza più pensare, tiratogli il collo, ad una sua fanticella il fe prestamente pelato, ed acconcio mettere in uno schidone, ed arrostir diligentemente.
Esempio: Libr. Son. 69. Tirále il collo, ed era in dì di cavoli.
Definiz: §. LIII. Tirare fuori la spada, coltello, o simili, vagliono Impugnare la spada, o il coltello cavandogli dalla guaina. Lat. educere. Gr. ἐζάγειν ἐξάγειν.
Esempio: Bocc. nov. 41. 13. Cimone, e Lisimaco, e' lor compagni, tirate le spade fuori ec. verso le scale se ne vennero.
Esempio: E Bocc. nov. 66. 7. Tirato fuori il coltello, tutto infocato nel viso ec. come la donna gl'impose, così fece.
Esempio: Stor. Aiolf. Allora furon tratte più di cento spade, e Mirabello tratta la sua ec.
Esempio: Nov. ant. 19. 4. Allora il figliolo trasse la spada del fodero.
Esempio: Tass. Ger. 10. 27. Sospirò dal profondo, e 'l ferro trasse.
Esempio: Malm. 9. 39. Se mai vengono a quel tirarla fuore, Credete, che e' lo fan mal volentieri.
Definiz: §. LIV. Tirare di spada, e Tirare assolutamente, vale Giucar di scherma; che si dice anche Giucar di spada.
Definiz: §. LV. Tirare colpi, e simili, vagliono Ferire, Percuotere, Colpire.
Definiz: §. LVI. Tirare a segno, vale Tirare per colpire.
Esempio: Bern. Orl. 1. 19. 1. Forse chi t'insegnò di trarre a segno Con quel tu' arco, a non volere errare, Ti disse, che la vera maestria Era dar nella testa tuttavia.
Esempio: E Ber. Orl. 3. 8. 5. Certi strumenti da tirare a segno.
Definiz: §. LVII. Tirare a' suo' colombi, figuratam. vale Far cosa, che ridondi in proprio pregiudizio, Pregiudicare a se stesso.
Esempio: Gell. Sport. 2. 6. Be se costei se n'è avveduta, padrone, voi averete tratto a' colombi vostri.
Esempio: Cecch. Inc. 1. 2. Oh voi siete pur semplice A creder, che lo Stramba, perdonatemi, Voglia trarre a' colombi suoi!
Esempio: Buon. Fier. 2. 2. 10. Oimè, mira, mira Quel pazzerel, ch'a' suoi colombi tira.
Definiz: §. LVIII. Tirar l'aiuolo, figuratam. vale Aescare, Allettare, o Ingannare allettando.
Esempio: Lab. 277. Ma non vorrei, che tu credessi, per udire divino ufficio, o per adorare v'entrasse, ma per tirar l'aiuolo.
Definiz: §. LIX. Tirar l'aiuolo, vale anche Non perdere alcuna occasione di guadagno, benchè di minima importanza.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 173. Quando era cavaliere, e quando medico, e quando giudice, e quando uomo di corte, e quando barattieri, come meglio vedesse da tirare l'aiuolo.
Esempio: Morg. 18. 145 Dove tu vai, to' sempre qualche cosa, Ch'io tirerei l'aiuolo a una chiosa.
Definiz: §. LX. Tirar l'aiuolo, vale anche Morire; modo basso.
Esempio: Malm. 9. 27. E gli facean tirar presto l'aiuolo O col ferirlo, o col tirarlo a basso.
Definiz: §. LXI. Tirare in arcata, figuratam. si dice del Dir checchessia senza averne fondamento di notizia.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Peggio di coloro, i quali tirano in arcata colla lingua.
Definiz: §. LXII. Tirare di pratica.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Tirar di pratica si dice di coloro, i quali, ancorachè non sappiano una qualche cosa, ne favellano nondimeno così risolutamente, come se ne fossono maestri, o l'avessero fatta co' piedi, e dimandati di qualche altra cosa, rispondono, senza punto pensarvi, o sì, o no, come vien lor bene.
Definiz: §. LXIII. Trarre a sorte, o per sorte; che anche si dice Trarre assolutam. vale Eleggere alcuno, o Determinar checchessia per mezzo di polizze estratte. Lat. sortes legere, sortiri. Gr. κληροῦν.
Esempio: Fir. As. 96. Dove ogni notte alcuni, del numero di que' ladroni tratti per sorte in guisa di sentinelle facevan buona guardia.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 97. E tratto per sorte chi avesse a servire, mangiarono così alla carlona.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. nov. 7. 261. Nè prima fu tratto il buon uomo (de' consoli dell'arte) che ec. fece intendere questo suo boto al confessore.
Esempio: Tac. Dav. ann. 14. 196. Anche quando d'un esercito vigliacco e' si trae per sorte de' dieci l'uno a morir di bastone, n'escono de' valenti.
Definiz: §. LXIV. Tirare i dadi, vale Gettarli con mano ad oggetto di giucare.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 9. Poi traggo il dado, e vince Per la parte del sì la mia licenza.
Definiz: §. LXV. In maniera proverbiale diciamo Il dado è tratto; che vale Il negozio è spacciato, L'affare è fatto, Il negozio è terminato, sicchè non può stornare. Lat. iacta est alea. Gr. κύβος ἔῤῥιπται.
Definiz: §. LXVI. Tirare pel dado, tolta la similitudine dal giuoco dello sbaraglino, vale Cominciare allora, o in quel punto.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. E ora, ch'io pensava questi dì riposarmi, e' si trae pel dado.
Esempio: Malm. 12. 51. Adesso è tribolata al maggior grado, E s'allor pianse, or quì tira pel dado.
Definiz: §. LXVII. Tirare un gran dado, vale Avere una gran fortuna, o Scampare da un gran pericolo. Lat. Veneris iactum facere.
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 2. No' abbiam tratto un gran dado, Scampata una gran furia.
Definiz: §. LXVIII. Tirar diciotto con tre dadi, dicesi del Riuscire in alcun negozio con ogni vantaggio possibile.
Esempio: Malm. 9. 2. Là gli uomin si disfanno, e chi se ne scampa Ha tirato diciotto con tre dadi.
Definiz: §. LXIX. Tirare danari, vale Riscuoter danari, Aver soldo.
Definiz: §. LXX. Tirar la paga, vale Riscuotere il salario, o la provvisione. Lat. trahere stipendium, Giust. Gr. μισθοφορεῖν.
Definiz: §. LXXI. Tirare al buono, vale Esser ben composto, Pigliare in buona parte.
Definiz: §. LXXII. Tirare al buono, o Tirare al cattivo, vale Pendere nella bontà, o nella malvagità, Aver quella per suo fine.
Definiz: §. LXXIII. Tirare al peggio, vale Interpetrar le cose malvagiamente, Esser d'animo maligno.
Esempio: Tac. Dav. I quali al peggio tirava, e serbava. (Il T. Lat. ha: in crimen detorquens)
Definiz: §. LXXIV. Tirare a un colore, vale Approssimarsi a quello. Lat. in colorem aliquem vergere. Gr. ἐπὶ χρῶμά τι βρίθειν.
Esempio: M. V. 3. 74. Lasciandosi dietro un vapor cenerognolo traendo allo stagneo.
Definiz: §. LXXV. Tirare da uno, vale Somigliarlo.
Esempio: Cron. Vell. 25. Cino fu anche di comune statura, ma più savio di Gherarduccio, grande parlatore; anche traevano dalla madre.
Esempio: E Cron. Vell. 132. Matteo figliuolo della detta monna Bariola, e di Francesco è piccolo, e tarchiato della persona, e trae dal padre.
Definiz: §. LXXVI. Tirare alcuno dalla sua, vale Guadagnare alcuno per la sua opinione, Condurlo nella sua fazione, dalla sua parte.
Definiz: §. LXXVII. Tirare d'una parte, e dall'altra, figuratam. vale Avere diversi sentimenti, Ragionar variamente d'alcuna cosa.
Esempio: Bocc. g. 10. f. 1. La novella di Dioneo era finita, e assai le donne, chi d'una parte, e chi d'altra tirando ec. n'avean favellato.
Definiz: §. LXXVIII. Tirare sangue, vale Segnare, nel signific. del §. VI.
Esempio: Libr. Masc. Generale cura è trarre sangue, se ragionevolmente gli medici lo traggono.
Esempio: E Libr. Masc. appresso: Li vecchi savi medici dissero, che a niuno animale si dee trar sangue, se non per necessità.
Definiz: §. LXXIX. Tirar sangue da un sasso, o dalla rapa, vale Far cosa impossibile.
Esempio: Alam. Gir. 18. 72. Pi gli soggiunge, che sarebbe vano Più, che 'l voler tirar sangue da un sasso, Ogni soccorso.
Definiz: §. LXXX. Tirar le calze, o le cuoia, modi bassi, vagliono Morire.
Esempio: Cecch. Corr. 1. 3. E' s'aspettava il tirar delle calze Del vecchio.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. L'arte c'è del tirarcisi le cuoia Facilissimamente.
Esempio: Malm. 4. 20. Perocchè mi convien tirar le cuoia Per gir con esse a rincalzare il pino.
Esempio: E Malm. 8. 38. Che 'l poveraccio vi tirò le cuoia.
Esempio: E Malm. 9. 64. A lei s'aspetta il farmi trar le cuoia.
Definiz: §. LXXXI. Tirar de' calci al vento, vale Essere impiccato. Lat. suspendio vitam finire. Gr. ἀπάγχεσθαι.
Definiz: §. LXXXII. Tirare a se, riferito a Dio, vale Permettere, che altri muoia, Mandare la morte. Lat. rapere. Gr. ἁρπάζειν.
Esempio: Bern. rim. 1. 41. E tiri a se tre delle tue bambine.
Definiz: §. LXXIII. Tirar di mira, figuratam. vale Vedere. Lat. prospicere.
Definiz: §. LXXXIV. Onde Tirare poco, o molto di mira, vale Avere buona, o cattiva vista. Lat. parum, vel multum prospicere.
Definiz: §. LXXXV. Tirare la corda, vale Aprir la porta, Dar l'adito in cas, intendendosi comunemente di quella corda, che alzando il saliscendo apre l'uscio della casa.
Esempio: Bellinc. son. 266. S'egli è picchiato l'uscio, a dirlo a voi, Ella non tirerebbe pur la corda.
Esempio: Fir. Luc. 3. 3. Io dirò mille beni di voi alla signora, e tirerovvi la corda sempremai, se bene ella fosse accompagnata.
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 15. Ella parve una fante, Che, guardato chi è, Si chini a trar la corda.
Definiz: §. LXXXVI. Tirare a se la porta, l'uscio, o simili, vale Serrare per di fuori.
Esempio: Fir. As. 306. Tirato a lor l'uscio, ne lasciarono libera comodità.
Definiz: §. LXXXVII. Tirare gli orecchi, figuratam. vale Riprendere, Ammonire. Lat. aurem vellere. Gr. οὖς σπᾶν.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo, o ammonirlo, cavato da' Latini, che dicevano: vellere aurem.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 7. Io tirerò l'orecchie, e riprenderò me medesimo.
Esempio: Bern. rim. 1. 65. Provai un tratto a scriver elegante ec. Ma messer Cintio mi tirò gli orecchi, E disse: Bernia, fa' pur dell'anguille.
Definiz: §. LXXXVIII. Tirare costrutto, vale Ricavare utile, Approfittarsi.
Esempio: Bern. Orl. 2. 3. 22. Dopo molta fatica, e molto stento, non ho potuto trarne altro costrutto.
Definiz: §. LXXXIX. Tirar l'acqua al suo mulino, vale Aver maggior riguardo al proprio interesse, che all'altrui. Lat. ad suam utilitatem referre.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 59. Io avrei troppo a scrivere, se io volessi dire in quante luogora questo così fatto errore è divolgato, sol per tirare acqua a suo mulino.
Esempio: Bellinc. son. 23. Se ognun al suo mulin oggi acqua tira.
Definiz: §. LXXXX. Tirare a pochi, vale Contentarsi di poco, Pigliare il poco, tratta la metafora dagli uccellatori.
Esempio: Bocc. nov. 80. 24. Parendole aver tirato a pochi, pensò di restituirgli i cinquecento, per potere aver la maggior parte de' cinquemila.
Esempio: Libr. Son. 20. E pur per ora tira a questi pochi, E dí ciò, che tu vuoi.
Definiz: §. LXXXXI. Trarre, per Ritrarre, Cavare, Ricevere. Lat. obtinere, consequi. Gr. λαγχάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 36. 6. Non potendo trarne altra risposta, alla madre il dissero.
Esempio: Bocc. nov. 61. 13. Li quali, perciocchè qual calze, e qual cappa, e quale scapolare ne traevano, spesso gl'insegnavano di buone orazioni.
Esempio: E Bocc. nov. 74. 5. Il Proposto per quella volta non potendo trar da lei altro, non fece come sbigottito, o vinto al primo colpo.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 4. S'avvisò che d'alcuna altra parte non saputa dagli uomini dovesse trarre profitti grandissimi.
Esempio: E Bocc. num. 6. Nè di nostra arte, nè d'altro frutto, che noi d'alcune posessioni traiamo, avremmo da poter pagar pur l'acqua, che noi logoriamo.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 14. Traevano de' fatti di Calandrino il maggior piacere del mondo.
Esempio: Albert. 2. 30. Con l'aiuto di Dio traggeremone utilità.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 1. Acciocchè non solamente i litterati, ma eziandio li secolari, e sanza gramatica lo possano intendere, e trarne utilitade, e conforto.
Esempio: E Vit. S. Pad. 13. Le virtudi di ciascuno considerando ec. si studiava di guadagnare, e di trarre mele spirituali.
Definiz: §. LXXXXII. Trarre, per Estrarre, Cavar fuori del territorio, o confine, o di qualsisia luogo. Lat. exportare. Gr. ἐκφέρειν.
Esempio: M. V. 3. 57. Erano infamati d'aver venduta la tratta, e lasciar trarre il grano della loro maremma.
Esempio: Dant. Inf. 1. E trarrotti di quì per luogo eterno.
Esempio: E Dan. Inf. 4. Trasseci l'ombra del primo parente, D'Abel suo figlio, e quella di Noe.
Definiz: §. LXXXXIII. Trarre, per Cavare semplicemente. Lat. extrahere. Gr. ἐξέλκειν.
Esempio: Bocc. nov. 81. 5. O se essi mi cacciassero gli occhi, o mi traessero i denti ec. a che fare' io?
Esempio: Pallad. Nov. 19. 81. Poi riposata la morchia per trenta dì, trai l'olio purificato di sopra, e riponi in vasi di vetro.
Definiz: §. LXXXXIV. Trarre, per Cavare di dosso.
Esempio: Bocc. nov. 15. 18. Si spogliò in farsetto, e trassesi i panni di gamba.
Esempio: E Bocc. nov. 75. 5. Io voglio, che noi gli traiamo quelle brache.
Definiz: §. LXXXXV. Trarre, per Cavar sentimento da alcuna scrittura, o simile.
Esempio: Bocc. nov. 88. 8. Tutto in se medesimo si rodea, non potendo dalle parole dette dal barattiere cosa del mondo trarre.
Definiz: §. LXXXXVI. Trarre, per Deviare, Disporre. Lat. dimovere.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 8. Acciocchè esse da così fatto servigio nol trassero.
Definiz: §. LXXXXVII. Trarre, per Eccettuare. Lat. excipere. Gr. ἐξαιρεῖν.
Esempio: Dant. Inf. 29. Tranne lo Stricca, Che seppe far le temperate spese.
Esempio: Nov. ant. 39. 2. Voi, signore, nè metto, nè traggo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Prese tutte quelle miserie, che hanno gli altri garzoni, trattone peccato.
Esempio: Tass. Ger. 1. 45. Vien poi Tancredi, e non è alcun fra tanti (Tranne Rinaldo) o feritor maggiore, O più bel di maniere, o di sembianti.
Definiz: §. LXXXXVIII. Trarre, per Liberare.
Esempio: Bocc. nov. 3. 2. Il senno di grandissimi pericoli trae il savio.
Esempio: Petr. son. 104. Nè mi vuol vivo, nè mi trae d'impaccio (quì figuratam. e vale: non mi trae di vita)
Esempio: Cron. Vell. 24. Fu fatta badessa, e oggi è, accrescendo il detto monistero, e traendolo di molti debiti, ne' quali era.
Definiz: §. LXXXXIX. Trarre, per Promuovere, Condurre a gradi, e dignità. Lat. promovere, provehere. Gr. προάγειν.
Esempio: Bocc. nov. 93. 9. Nè mai ad altro, che tu mi vegghi, mi trasse.
Esempio: Dant. Par. 16. E già erano tratti Alle curuli Sizj, e Arrigucci.
Definiz: §. C. Trarre, termine de' mercanti, vale Pigliare una somma di danari in un luogo, e fargli pagare in un altro.
Esempio: Dav. Camb. 102. Per dare a cambio a se medesimo ec. e in quanto è datore, rimetter per suo conto, e in quanto è pigliatore, trarre per un altro.
Esempio: E Dav. Camb. 103. Sarà meglio, ch'io gli conti a me, e faccia conto d'esser pigliatore, e datore, e così rimetta per me, e tragga per G. io medesimo.
Definiz: §. CI. Trarre, per Adattarsi, Seguitare l'inclinazione.
Esempio: Bocc. nov. 47. 2. Traendo più alla natura di lui, che all'accidente, cominciò ad esser costumato.
Definiz: §. CII. Trarre, per Accorrere, Concorrere.
Esempio: Bocc. nov. 85. 23. Quasi al romor venendo, colà trassero.
Esempio: Nov. ant. 90. 1. Vide entrare un topo per la finestrella, che trasse all'odore.
Esempio: G. V. 6. 8. 1. I quali vi trassono a vedere con gran divozione.
Esempio: Libr. Mott. Riprendeva messer Vieri de' Cerchi d'uno romore, al quale non era tratto nè uomo di casa sua.
Esempio: M. V. 3. 107. Molti soldati, che aveano compiute le loro ferme, sanza volere più soldo, traevano a fra Monreale.
Esempio: But. Inf. 31. 1. È suono che si fa nelle selve da i cacciatori, perchè li cani traggano al suono.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 184. tit. Uno piovano giucando a scacchi, vincendo il compagno, suona a martello, per mostrare a chi trae, come ha dato scaccomatto, e quando gli arde la casa, niuno vi trae.
Definiz: §. CIII. Trarsi, vale lo stesso.
Esempio: Bocc. nov. 46. 12. Gli uomini tutti a riguardar la giovane si traevano.
Definiz: §. CIV. Trarsi, vale anche Applicarsi, Attendere.
Esempio: Bocc. nov. 67. 2. E perchè egli alla nobiltà del padre, e non alla mercatanzía si traesse, non l'aveva il padre voluto mettere ad alcun fondaco.
Definiz: §. CV. Trarsi, per Ritenersi, Astenersi, il disse
Esempio: Dant. Inf. 3. Infino al fiume di parlar mi trassi.
Definiz: §. CVI.Trarre la fame, la sete, e simili, vagliono Sfamare, Dissetare, ec.
Esempio: Alam. Colt. 5. 106. A trar l'estiva sete a i fiori, e l'erbe.
Definiz: §. CVII. Trarre la seta, vale Cavar la seta da' bozzoli.
Definiz: §. CVIII. Trarre ambassi in fondo.
Esempio: Varch. Ercol. 90. Si dice ec. de' mercatanti, quando hanno tratto ambassi in fondo, cioè quando sono falliti.
Definiz: §. CIX. Trarre in volgare, vale Volgarizzare. Lat. in vernaculam linguam vertere. Gr. εἰς ἐπιχώριον γλῶσσα μεταφράζειν.
Esempio: Declam. Quintil. P. Libri bellissimi, e utilissimi da gramatica hanno tratto in volgare.
Definiz: §. CX.Trarre d'inganno, vale Sgannare.
Esempio: Bocc. nov. 26. 21. Deliberò di palesarsi, e di trarla dello 'nganno, nel quale era.
Definiz: §. CXI. Trar di se, o simili, vale Far uscir di se ec.
Esempio: Lab. 67. Ma sì m'avea, ed il dolor sostenuto, e la paura di me tratto, che così, come mai stato non ci fossi, d'esserci stato mi ricordava.
Definiz: §. CXII. Trarre di senno, vale Cavare di senno, Fare impazzare. Lat. ad insaniam redigere. Gr. εἰς μανίαν συνελαύνειν.
Esempio: Bocc. nov. 66. 1. Molti sono, li quali semplicemente parlando dicono, che amore trae altrui del senno.
Definiz: §. CXIII. Trarre di vita, vale Uccidere, Ammazzare. Lat. enecare, vitam adimere. Gr. κτείνειν.
Esempio: Petr. canz. 38. 4. Nè il pianger mio, nè i preghi pon far Laura Trarre o di vita, o di martir quest'alma.
Definiz: §. CXIV. Trarre di bando, vale Sbandire, cioè Rimettere, o Assolvere lo sbandito.
Esempio: G. V. 9. 176. 5. Il quale comune promise loro di trarli d'ogni bando.
Definiz: §. CXV. Trarre di mano, vale Cavare delle forze altrui.
Esempio: Bocc. nov. 94. 18. Colla mia sollecitudine, e opera delle mani la trassi alla morte.
Esempio: Petr. canz. 4. 5. Nè tacendo potea di sua man trarlo, O dar soccorso alle virtuti afflitte.
Definiz: §. CXVI. Trarre del capo, vale Cavar del capo, del pensiero.
Esempio: Cron. Morell. E quivi volendo, e non potendo trarmi del capo l'immagine del mio figliuolo (quì neutr. pass.)
Definiz: §. CXVII. Trarre guai, vale Lamentarsi. Lat. conqueri. Gr. μέμφεσθαι.
Esempio: M. V. 10. 33. E levato il pianto, traendo guai, incominciò a gridare.
Esempio: Petr. son. 52. L'aspetto sacro della terra vostra Mi fa del mal passato tragger guai.
Esempio: E Petr. canz. 8. 6. Tal ch'io non penso udir cosa giammai, Che mi conforte ad altro, ch'a trar guai.
Esempio: Bern. rim. 1. 74. Io attendo a trar guai a centinaia, E fammegli tirare una fanciulla.
Definiz: §. CXVIII. Trarre lagrime, vale Piagnere, Lagrimare. Lat. flere. Gr. κλαίειν.
Definiz: §. CXIX. Trarre sospiri, vale Sospirare; e talora anche Far sospirare.
Esempio: Petr. son. 269. Ma per me, lasso, tornano i più gravi Sospiri, che dal cor profondo tragge Quella, ch'al ciel se ne portò le chiavi.
Definiz: §. CXX. Trarre patto, vale Convenire, Pattovire. Lat. pacisci, convenire. Gr. συμφωνεῖν.
Esempio: M. V. 2. 12. Senza consiglio de' suoi castellani, a suo vantaggio trasse patto, e rendè il castello a' nimici.
Definiz: §. CXXI. Trarre la vita, vale Menare la vita, Vivere. Lat. vitam agere. Gr. τὸν βίον διατρίβειν.
Esempio: Com. Par. 1. Glauco pescatore a lenza, e a reti, per trarre sua vita, andava pescando su per li lidi del mare.
Definiz: §. CXXII. Trarre le notti, i giorni ec. vale Passare le notti, i giorni ec. Lat. dies, noctesque traducere.
Esempio: Amet. 74. Nella mia camera le paurose notti traeva nel freddo letto.
Esempio: Tass. Ger. 7. 13. Così agli amici Boschi tornando, ho tratto i dì felici.
Definiz: §. CXXIII. Trarre dimora, o dimoranza, vale Dimorare. Lat. moram trahere. Gr. ἀναβολὴν ποιεῖσθαι.
Esempio: Amet. 40. Si dispose a seguire con somma sollecitudine Giunone e ec. ne' servigj di lei ec. trasse sua dimoranza.
Esempio: E Amet. 41. Nelle oscure notti triste dimoranze traeva piangendo.
Definiz: §. CXXIV. Trarre il sottile del sottile, vale Maneggiare con industria le cose piccole, a fine di ricavarne utilità, o vantaggio. Lat. parcere, comparcere. Gr. φείδεσθαι.
Esempio: Cron. Morell. 246. Era saputa nella masserizia della casa, e non con punto di avarizia, o di miseria, ma traeva il sottile del sottile.
Definiz: §. CXXV. Trarre il filo della camicia; modo proverbiale, e dicesi dell'Indurre chicchessia al suo desiderio.
Esempio: Bocc. nov. 85. 19. Tu m'hai colla piacevolezza tua tratto il filo della camicia.
Definiz: §. CXXVI.Trarre la bambagia del farsetto, maniera proverbiale, che vale Snervare, Indebolire; e s'intende propriamente per cagione dell'atto carnale.
Esempio: Bocc. nov. 30. 12. Sì la bambagia del farsetto tratto gli avea, che egli a tal'ora sentiva freddo, che un altro sarebbe sudato.