Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AVERE,
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AVERE,
Definiz: Tema secondo, usato come sinonimo del verbo Essere, e spesso preceduto dalla particella Vi. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 36: E dietro alla Chiesa del detto Santo Piero avea una posterla.
Esempio: Dant. Inf. 7: Ed anche vuo' che tu per certo credi, Che sotto l'acqua ha gente che sospira.
Esempio: Vill. G. 32: E portò seco del vino, il quale dagli Oltramontani non era usato nè conosciuto per bere, perocchè di là non avea mai avuto vino nè vigna.
Esempio: E Vill. G. 343: Per la qual cagione in Firenze n'ebbe grande scombuglio e gelosia, e il Legato ne fu molto ripreso e infamato.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 238: Avendo una gran fame e mortalitade in Alessandria, andava questo santissimo umile patriarca a vedere soppellire li morti.
Esempio: Bocc. Amet. 112: Oh quante ve n'ebbero che maledissero la mia venuta!
Esempio: Salv. Avvert. 1, 108: Ma nel fatto dell'esser pura [la favella], benchè non poche vi abbiano delle bellezze del parlar di quel secolo,.... si vede tuttavolta che ec.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 41: Perocchè l'imprese, i geroglifici e gli emblemi hanno del metaforico, molte ve ne avevano assise di qua e di là.
Definiz: § I. In questo significato, Avere talora si costruisce elegantemente al singolare anche coi nomi di numero plurale. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 177: Fuor tutt'i nostri lidi, Nell'isole famose di Fortuna, Due fonti ha.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 123: Al mostrar del guanto, rispose che quivi non avea falconi al presente.
Esempio: Car. Eneid. 1, 270: Di gran massi e di pendenti Scogli un antro muscoso, in cui dolci acque Fan dolce suono, e v'ha sedili e sponde Di vivo sasso.
Esempio: Deput. Decam. 49: Ve ne abbiano stamparono que' del XXVII, preso, come crediamo, da que' buon testi che egli ebbero; il che troviamo ancora noi unitamente ne' due nostri migliori: ne gli altri, si può dir tutti, ve ne abbia; e nell'uno o nell'altro modo che ei si dica, sarà ben detto.
Definiz: § II. Poco ha, Quanto ha, e simili, sottintendendovi tempo, vale Poco tempo è, Quanto tempo è. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 24: Conosci Dio,.... che egli vede i pensieri nostri.... come egli questa notte ha voluto dimostrare, ritornandomi il naso là siccome io l'aveva prima, il quale tu, pessimo di tutti gli uomini,.... poco ha mi tagliasti.
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 2: Quanto ha che la ci venne? R. Credo che si avvicinino i tre mesi, E forse son passati.
Definiz: § III. Molto ci ha, Troppo ci ha, sono modi consimili, nei quali talora si sottintende spazio di luogo o di tempo, talaltra intervallo, distanza.