Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Andare, o venir fuora, contrario d'entrare. Lat. exire, egredi.
Esempio: Bocc. n. 77. 30. In su l'ora del primo sonno, di casa chetamente uscita.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 42. Sì sforzò di rilevarsi, e di volersi aiutar, per uscirne.
Esempio: E Bocc. nov. 89. 7. Avvenne, che uscendo, con un'altro giovane, chiamato Iosefo.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 8. Messere, poichè ben vi sentite, tempo è d'uscire infermería.
Esempio: Petr. Son. 214. Uscita è pur del bello albergo fuora.
Esempio: Dan. Par. 4. Non n'usciresti pria saresti lasso.
Esempio: E Dan. Inf. c. 8. Ed io, Maestro, già le sue meschite Là entro certo nella valle cerno Vermiglie, come se di fuoco uscite [cioè, come se uscisser]
Esempio: E Dan. purg. 24. Qual'esce alcuna volta di galoppo, Lo Cavalier di schiera, che cavalchi.
Esempio: Bocc. nov. 17. 40. Con lei verso una porta, che verso 'l Mare usciva, solo se n'andò [cioè aveva l'uscita]
Definiz: ¶ Per similit.
Esempio: Bocc. Introd. n. 5. A chiunque usciva sangue del naso, era manifesto segno. Lat. fluere.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 22. Premendoti tutto non n'uscirebbe tanto sugo, che bastasse ad una salsa.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 6. Infino a tanto, che 'l fistolo uscisse daddosso al suo marito.
Definiz: Uscir di se, stupefarsi, stupidire, perdere il senno. Lat. obstupescere, stupore corripi.
Esempio: Bocc. n. 40. 17. Quivi vedendosi, quasi di se per maraviglia uscito.
Esempio: Passav. 37. Un dì di subito, uscendo di se, fu rapito innanzi al giudicio d'Iddio.
Definiz: Uscir del proposto: non istar ne' termini. Lat. a proposito aberrare.
Esempio: Bocc. n. 32. 3. A dire una novella, senza uscir del proposto, da ridere, si dispose.
Definiz: ¶ Dicesi anche uscir di proposito. E uscir del cammino, non seguitar l'ordine. Lat. ordinem deserere.
Esempio: Bocc. g. 3. f. 5. Filostrato, per non uscir del cammin tenuto da quelle.
Definiz: Uscir dell'animo, Non vi pensar più. Lat. de memoria exire.
Esempio: Bocc. n. 38. 5. Allungandosi da veder costei ella gli uscirà dell'animo.
Definiz: Uscir di mente, dimenticarsi, scordarsi. Lat. oblivisci.
Esempio: Bocc. n. 100. 21. Uscito di mente non m'è, che ignuda m'aveste.
Definiz: Uscir del laccio, del pericolo, liberarsi, strigarsi, svilupparsi. Lat. se extricare.
Esempio: Bocc. n. 3. 5. Il Saladino conobbe costui ottimamente esser saputo uscir del laccio.
Esempio: E Bocc. nov. 11. 15. Di così gran pericolo usciti, sani, e salvi se ne tornarono a casa loro.
Definiz: Uscir di pena, dar fine alla pena. Lat. poena se liberare.
Esempio: Bocc. n. 77. 43. Fiaccandoti tu il collo, uscirai della pena, nella quale esser ti pare.
Definiz: Uscir l'ira, pacificarsi. Lat. cessare ab ira.
Esempio: Bocc. n. 47. 12. Al quale, per avere a morte condotto Pietro, non era l'ira uscita,
Definiz: Uscire odore, olíre. Lat. odorem spirare.
Esempio: Dan. Purg. 23. L'odor, ch'esce del pomo, e dello sprazzo.
Definiz: Uscir del corpo, cacare. Lat. cacare, ventrem exonerare.
Esempio: Annot. Vang. E farávi dentro i luoghi da mangiare, e i luoghi da uscir del corpo.
Definiz: Uscir di bocca a uno parole, vale venirgli detto inconsideratamente. Lat. verba excidere.