Lessicografia della Crusca in rete

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INTONARE, e INTUONARE
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INTONARE, e INTUONARE.
Definiz: Termine musicale; e vale Dar principio al canto, dando il tuono alla voce più alto, o più basso. Lat. praecinere. Gr. προᾴδειν.
Definiz: §. I. Per Comporre arie musicali, Mettere in musica.
Esempio: Bocc. nov. 97. 12. Le quali parole Minuccio subitamente intonò d'un suono soave.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Tal compitar non sa, che fa ballate, Tosto volendo, che sieno intonate.
Definiz: §. II. Per Cantare semplicemente. Lat. canere. Gr. ᾄδειν.
Esempio: Red. Ditir. 19. Trescando intuonino Strambotti, e frottole D'alto misterio.
Definiz: §. III. Per metaf.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 48. A' Cappadoci fatti vassalli fu ec. sgravato alcuno de' tributi del Re per intonare il Romano giogo più soave (quì vale: fare sperare nel cominciamento; il Lat. ha speraretur)
Definiz: §. IV. Per Rintonare. Lat. perstrepere. Gr. καταψοφεῖν.
Esempio: Guid. G. La parlante fama gli orecchi di molte gente intonóe.
Esempio: Alam. Avarch. 17. 203. Con quell'alto romor, che intorno suona, qualor grandine folta i tetti intuona.
Definiz: §. V. Per Domandare alla lontana.
Esempio: Malm. 6. 29. La maga senza dir più di vantaggio, Mentr'egli aspetta un po' di mancia, e intuona, Ripiglia prontamente il suo viaggio.
Definiz: §. VI. Intonarla troppo alta, metaf. presa dal canto, e si dice quando alcuno si mette in un posto, nel quale non si possa poi mantenere.