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Dizion. 4° Ed. .
INTONARE, e INTUONARE
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pag.890
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INTONARE, e INTUONARE.
Definiz: | Termine musicale; e vale Dar principio al canto, dando il tuono alla voce più alto, o più basso. Lat.
praecinere. Gr. προᾴδειν. |
Definiz: | §. I. Per Comporre arie musicali, Mettere in musica. |
Esempio: | Bocc. nov. 97. 12. Le quali parole Minuccio subitamente intonò d'un suono soave.
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Esempio: | Franc. Sacch. rim. Tal compitar non sa, che fa ballate, Tosto volendo, che sieno
intonate. |
Definiz: | §. II. Per Cantare semplicemente. Lat. canere. Gr. ᾄδειν. |
Esempio: | Red. Ditir. 19. Trescando intuonino Strambotti, e frottole D'alto misterio.
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Definiz: | §. III. Per metaf. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 48. A' Cappadoci fatti vassalli fu ec. sgravato alcuno de'
tributi del Re per intonare il Romano giogo più soave (quì vale: fare sperare nel cominciamento; il Lat. ha
speraretur) |
Definiz: | §. IV. Per Rintonare. Lat. perstrepere. Gr. καταψοφεῖν. |
Esempio: | Guid. G. La parlante fama gli orecchi di molte gente intonóe. |
Esempio: | Alam. Avarch. 17. 203. Con quell'alto romor, che intorno suona, qualor grandine
folta i tetti intuona. |
Definiz: | §. V. Per Domandare alla lontana. |
Esempio: | Malm. 6. 29. La maga senza dir più di vantaggio, Mentr'egli aspetta un po' di
mancia, e intuona, Ripiglia prontamente il suo viaggio. |
Definiz: | §. VI. Intonarla troppo alta, metaf. presa dal canto, e si dice quando alcuno si mette in un
posto, nel quale non si possa poi mantenere. |
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