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DESINARE.
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DESINARE.
Definiz: Sost. masc. Il maggiore dei pasti giornalieri, che nelle città dalle persone più agiate suol farsi verso sera, e in contado circa mezzogiorno; ed altresì Le vivande di che il desinare si compone. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 52: Li quali.... sogliono estendere lo desinare infino a vespro, e la cena infino a mezza notte.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 226: E cominciògli a dare le più belle cene, ed i più belli desinari del mondo.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 3: Se abbiendo fame i poveri, s'apparecchia troppi delicati desinari.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 113: Quando fai desinare o cena, non invitare ricchi parenti o altri amici, sperando che rinvitin te.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 274: E del desinare che tu gli avevi fatto così alla sprovveduta, che sare' bastato a molti forestieri.
Esempio: Nard. Amic. 2, 1: E' par che si cominci appressar l'ora Del desinar. P. Anzi della merenda.
Esempio: Ammir. Stor. 3, 426: Ella, dato il primo di settembre un nobilissimo desinare a molte gentildonne fiorentine, andò la sera al Poggio.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 37: Mescolandolo fra buon numero d'uomini eruditi, che doppo il desinare voleva che facessero corona alla sua tavola.
Esempio: Fag. Rim. 2, 211: Allor ognun si diede a apparecchiare,... E si provvedde un lesto desinare.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 61: E l'ordine ho lasciato all'osteria, Che preparato il desinare sia.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 36: Applicato il tabacco alla ferita, A desinar potè adoprar le dita.
Definiz: § I. Dopo desinare, a modo di avverbio, vale Nelle prime ore pomeridiane; ed usasi anche in forza di Sost. –
Esempio: Dat. Gor. Stor. 88: Dipoi dopo desinare, passato il mezzo dì,... tutte le donne e fanciulle ne vanno dove hanno a passare quelli corsieri.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 427: Doppo desinare tornai per la risposta.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 178: Dopo desinare S. S. reverendissima dice voler partire.
Esempio: Cellin. Vit. 151: Era un giorno doppo desinare del mese di aprile.
Esempio: Giannott. Op. 2, 151: Ordinariamente si ragunano la mattina; ma occorrendo per caso alcuno ragunarsi ancora dopo desinare, a quelli delle Quarantie civili non è dato più cosa alcuna.
Esempio: Tass. Lett. 1, 212: Questa promessa mi fu fatta la mattina, e 'l dopo desinare se n'andò a Gualtiero.
Definiz: § II. Innanzi desinare, si dice ad indicare quel tempo che precede di poco l'ora del desinare. –
Esempio: Varch. Stor. 3, 49: A queste due chiese (di San Miniato e di San Salvadore) dunque concorre in questi giorni di sopra detti, e massimamente la mattina innanzi desinare.
Definiz: § III. Dar da desinare, o desinare, ad alcuno, vale Dargli mangiare a desinare, Farlo desinare, a proprie spese. –
Esempio: Vill. G. 6, 126: Dimorò in Firenze sei dì,... e dati continui desinari e cene, alla sua partita gli feciono uno corredo in Santa Croce molto nobile.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 107: Un darle desinare, albergo e cena, Come se l'uom facesse l'osteria.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 226: Giovanni di Bicci de' Medici.... diede desinare una mattina a Filippo, e dopo molti ragionamenti, gli dimandò, ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 270: Datomi desinar, merenda e cena, Fui gratis, com'un principe, alloggiato.
Definiz: § IV. Far da desinare, vale Cuocere, Ammannire, Preparare, i cibi per poterli mangiare a desinare. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 182: La serva è sì dappoca, che non ch'ella Si risolva di far da desinare, Ella non sa dove la s'abbi il capo.
Definiz: § V. Non accozzare il desinar con la cena, dicesi familiarmente di Chi vive a gran stento.