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Dizion. 4° Ed. .
COTTO
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pag.851
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COTTO.
Definiz: | Add. da Cuocere. Lat. coctus. Gr. ἐψηθείς. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 54. Sentendosi cuocere, e alquanto movendosi, parve
nel muoversi, che tutta la cotta pelle le s'aprisse. |
Esempio: | Amet. 49. Gli spezzati monti, e la terra cotta con lavorato bitume raggiunti, più
sicure tolsero via l'uso dell'ombre de' pini. |
Esempio: | E Bocc. 56. La quale (età) tenuta allora pessima,
non fu rea come quella, che usiamo, pervenuti dal ferro alla terra cotta. |
Esempio: | Dant. Inf. 14. Salvo che 'l destro piede è terra cotta. |
Esempio: | E Dan. Inf. 15. Ficcai gli occhi per lo cotto aspetto.
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Definiz: | §. I. Cotto in forza di sust. vale la Cosa, o la Vivanda cotta. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. Lasciami mangiare, ch'io mi muoio di fame, che in tutta questa
settimana non ho mangiato di cotto. |
Definiz: | §. II. Cotto, diciamo a Uomo ubbriaco, e avvinazzato. Lat. ebrius, temulentus, vino
recoctus. Gr. μεθύων,
πάραινος. |
Esempio: | Morg. 19. 131. E quando egli era ubbriaco, e ben cotto, E' cicalava per dodici
putte. |
Esempio: | E Morg. st. 139. Margutte disse solamente addio, Perocch'egli
era più cotto, che crudo. |
Definiz: | §. III. Cotto di alcuna persona, dicesi di Chi ne sia svisceratissimo amante. Lat.
perditè amans, deperiens. Gr. ἐρωτόμανείς. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 27. 45. Comparse Sacripante al primo motto, Anzi pur cenno
d'Angelica bella, Come quel, ch'è disfatto, non che cotto. |
Esempio: | Cecch. Inc. 1. 2. Che voi, e lui per dirvela Siate di colei cotti, arsi, e di
cenere. |
Esempio: | E Servig. 1. 2. Ma egli avvien, che e' debbe esser già cotto Di costei.
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Definiz: | §. IV. In proverb. Non la voler più cotta, nè più cruda; vale Pigliare alcuna cosa come ella
viene. |
Definiz: | §. V. Non voler alcuno più nè cotto, nè crudo; vale Non ne voler saper più nulla, Non lo volere in
alcuna maniera. |
Esempio: | Malm. 4. 35. Perch'ei non mi vuol più cotta, nè cruda. |
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