Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
MUDA
Apri Voce completa

pag.302


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» MUDA
MUDA.
Definiz: Il mudare, o Luogo, dove si muda. Lat. pennarum mutatio, vel locus, ubi aves veteres pennas exuunt, novas emittunt.
Esempio: But. Inf. 33. 1. Muda è luogo chiuso, dove si tegnono gli uccelli a mudare.
Esempio: Dant. Inf. 33. Breve pertugio dentro dalla muda, La qual per me ha 'l titol della fame.
Esempio: But. ivi: Muda chiama l'autore quella torre, o forsi perchè così era chiamata, perchè vi si tenessono l'aquile del comune a mudare, o per transunzione, che vi fu rinchiuso il conte, e li figliuoli, come gli uccelli nella muda.
Esempio: Nov. ant. 61. 1. E poneasi uno sparvier di muda in su un'asta.
Esempio: Dittam. 2. 21. L'aquila, ch'era sì pelata, e nuda, Tolsi dal Greco, ed a costui la diedi, Che la guardasse, e governasse in muda.
Definiz: §. Per Muta, Cambiamento. Lat. commutatio, subrogatio, substitutio. Gr. μεταβολή, ἀντάλλαγμα.
Esempio: Stor. Aiolf. Quando giunse l'altra muda della sopragguardia, e sempre piovea, e noi, perchè le guardie non ci vedessono, ci accostavamo al muro.