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Dizion. 5° Ed. .
ALLELUIA.
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pag.370
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ALLELUIA. Dall'ebraico hallelù-jàh, che vale lodate il Signore, i Greci fecero ἀλληλούια; espressione che ritenne anche la Chiesa latina, e che per noi è voce d'allegrezza. − Esempio: | Dant. Inf. 12: Tal si partì da cantare alleluia, Che ne commise quest'ufficio nuovo. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 334: Quest'alleluia è nome ebreo, e significa loda di Dio, ed allegrezza. |
Definiz: | § I. E detto in ischerzo di persona tutt'allegra e giubbilante. − | Esempio: | Rusp. Son. 3, 202: Se ne va solo, e in pubblico rabbuia Lo sguardo suo che pare un Diesire; Ma s'egli è tra' ragazzi, un Alleluia. |
Definiz: | § II. Fino al dì dell'alleluia, vale Per sempre, od anco Per lunghissimo tempo. − | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 19: E se mi picco, giù in camera buia Vi tengo fino al dì dell'alleluia. |
Definiz: | § III. Vecchio come l'alleluia, modo popolare che vale Vecchissimo. |
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