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LAMBICCARE, e talora anche LIMBICCARE.
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LAMBICCARE, e talora anche LIMBICCARE.
Definiz: Att. Far passare, Fare uscire, per lambicco o limbicco, Stillare; anche assolutam. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 66: Ancora dir vi voglio come tutte le acque stracche o per materiali debili si possano ringagliardire e raconciare, facendovi battere dentro lambiccando gli spiriti di nuovi materiali, per che in esse molto meglio e con più acquisto far si può, ec.
Esempio: Ricett. fior. G. 181: E di nuovo metti a lambiccare tanto che l'acqua sia limbiccata.
Esempio: E Ricett. fior. G. appr.: Rimetti in boccia e limbicca, come di sopra, nella medesima acqua.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 204: Lambiccasi l'acqua delle rose in varj e diversi modi, ma veramente l'eccellentissima è quella che si fa per bagno di maria; così come sono ancora tutte l'altre acque che si lambiccano nel modo medesimo per l'uso della medecina.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Coloro che lambiccano le erbe per bagno, guardino molto bene che il vaso, ove son dentro, non tocchi per modo veruno con il fondo l'acqua del bagno.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 650: Da uno, ch'era nel suo campo, li fu mostrato che dell'acqua salsa di mare, lambiccandola, si poteva trarne la dolce.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 274: Lambiccansi le rose in varj modi, ma quello che si fa in bagnomaria è il più approvato e migliore.
Esempio: Nat. Malm. 2, 854: Lambiccare, e Passar per lambicco, s'intende stillare.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 380: Lambiccare, stillare; operazion chimica, dal vaso detto ἄμβιξ, genitivo ἄμβικος, e coll'aggiunta dell'articolo arabo Al, venuto a dirsi prima Alambico, poscia Lambicco.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Bern. Comm. Cap. Prim. 390: Come avviene della varietà de' pesi, delle monete e delle misure, che quando la cosa si è ben lambiccata e dibattuta, finalmente chi non ha denari suo danno.
Esempio: Guicc. Op. ined. 4, 89: Sono cose che non si possono lambiccare così a punto.
Esempio: Alam. Oraz. I, 4, 102: Fattone alcune divisioni ad imitazione dell'istorie d'Aristotile, se ne valse, e ne fece dipoi (col nodrirne e lambiccarne nel luogo ove nascono) continove esperienze e vere osservazioni.
Esempio: Car. Apol. 192: Sapete quel che ne farei, s'io fosse voi? una bozzima di tutta insieme; ed intridendone parte con cimatura de' vostri giribizzi, come di loto de la più fine sapienza che voi abbiate n'intonicherei il vostro vetro, e con esso lambiccherei il rimanente tante volte, che n'uscisse a la fin qualche cosa.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 273: Quest'uomo è già un mese in Romagna, ed usa un certo suo modo di procedere, che questi cervelli che lambiccano ogni cosa, riniegano la pazienza di non poter trar sugo del suo.
Esempio: Buonarr. Fier. 5 Introd. 3: Coll'adular delle corti sereno Feine un composto, e poi le lambiccai, Ond'uscì 'n quint'essenza il ghiribizzo. Ch'io son per dirti.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 11: I sottili osservatori delle leggi, per accomodarle al loro bisogno, lambiccano ogni parola, ogni sillaba, virgola e punto, e mettono in forse quello che ec.
Definiz: § II. Pur figuratam., riferito a pensiero, idea, e simili, vale Esaminare sottilmente. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 7: Quant'è più agevol cosa a.voi, ser Candido, 'N un trar di penna imbrattar un quaderno Con quelle vostre cetere distese, Ch'un sol pensier d'un sol viglietto nostro Lambiccar, ponderar, dentro a i confini Fermar della 'ntenzione, ec.
Definiz: § III. Lambiccare il cervello, o Lambiccarsi, il cervello. –
V. Cervello, § XXVIII.