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CARRETTA
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CARRETTA.
Definiz: Sost. femm. Specie di piccolo carro per trasporto di checchessia. –
Esempio: Stor. Apoll. volg. 53: Domane faccia d'avere una carretta, e mettala in sulla piazza, e faccia ragunare il popolo.
Esempio: Vill. M. 353: E oltre a ciò, il Signore ne fa portare in sulle carrette gran quantità.
Esempio: Cellin. Vit. 303: Giunto che fu il mulattiere, mettemmo tutte le nostre cose in una carretta.
Esempio: E Cellin. Vit. appr.: L'altra giornata comparse la carretta.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 114: Costumarono presso a Verona di lastricare i ponti di legno di verghe di ferro, e massimo da quella parte dove hanno da passare le carrette e i carri.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 422: Fu veduta in un subito la strada da Verona a Venezia impedita da un lungo ingombro di carrozze, di carri e di carrette, che le atterrite famiglie trasportavano con quelle suppellettili che.... avevano.... potuto raccorre.
Definiz: § I. Carretta si disse anche a Quel cocchio a due o a quattro cavalli, che anticamente usavasi in guerra, o nelle corse; detto propriamente Biga o Quadriga. –
Esempio: Adim. A. Pind. 16: Si correva ancora con le carrette da due ruote e da due cavalli.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 124: Ettore strascinato dalla carretta d'Achille.
Esempio: Salvin. Georg. 3, 166: Al fiume guiderò cento carrette A quattro.
Definiz: § II. E trovasi anche in senso di Cocchio, Carrozza. –
Esempio: Nov. ant. B. 31: Lancialotto.... andò in su la carretta, e fecesi tirare per molte luogora.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 70: Or poi che di cavalli e di carrette, E rimbombar di gridi odon le strade, Grifon le lucide arme si rimette.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 134: Nè passar pur vogliono La strada, se non hanno al culo il dondolo Della carretta; e le carrette vogliono Tutte dorate, e che di drappi sieno Coperte, e gran corsieri che le tirino.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 90: Andarono portati da una medesima carretta a un castello vicino a mezza giornata.
Definiz: § III. Trovasi dato questo nome anche a un certo Veicolo senza ruote, usato in alcuni paesi del settentrione per andar sul ghiaccio, detto più comunemente Slitta. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 359: Perdono allora perciò l'acque la loro natura, e commutandosi parimente l'uso delle barche in quello delle carrette, frequentansi allora da' cavalli e dagli uomini quelle campagne di ghiaccio indurito, come se fossero campagne di terra asciutta. Le carrette sono picciole ordinariamente, e per lo più son condotte da un caval solo. Sostentansi non su le ruote, ma su travicelli in foggia di quelle slitte ch'in Italia s'usano in Lombardia, e che più comunemente son chiamate con questo nome.
Definiz: § IV. E per Carro coperto e più piccolo del Cassone, di cui usarono gli antichi per il trasporto delle munizioni da guerra o delle armi. –
Esempio: Caran. Leon. Tatt. 108: I condottieri delle carrette son quegli c'hanno l'impresa di far menar le carrette cariche d'arme.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 163: Nell'atto del combattere molto comode riescono alcune carrette a due ruote da un cavallo tirate, le quali eziandio nella folla della gente, e nelle strettezze degli intervalli, conducono senza impedimento le munizioni.
Definiz: § V. Carretta si disse pure Una specie di carro, sul quale posava il cannone, che oggi dicesi Cassa. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 75: Gli conducevano [i cannoni] in sulle carrette tirate non da buoi, ma da cavalli.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 250: Accomodato sopra una carretta a sei cavalli un saltamartino da una libbra di palla di ferro,.... si fecero con esso diversi tiri.
Definiz: § VI. Mettere uno alla carretta, vale figuratam. Sottoporlo a una fatica durissima, e per lo più sproporzionata alle sue forze. –
Esempio: Soldan. Sat. 6: In vece di posare, or ch'alla chioma Muti color, ti mette alla carretta Il gastigo, che premio il mondo noma.
Definiz: § VII. Tirar la carretta, pur figuratam., vale Durare una fatica gravissima, ed anche Portare tutto o la maggior parte del carico in un ufficio qualunque. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 213: Voi mi avete tocco a punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria dello scrivere. Oimè ch'io ho tirata questa carretta, si può dire, da che cominciai a praticare con quel traditore dell'a b c.
Esempio: E Car. Lett. ined. 2, 104: Da qui innanzi io non posso tirare più la carretta, come avrei fatto prima.