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1) Dizion. 5° Ed. .
LAIDO
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LAIDO.
Definiz: Add. Disonesto, Sozzo, Turpe, e simili; detto così di persona, come di parola, costume, e simili.
Franc. laid, provenz. laid; voci tutte derivate probabilmente dall'antico ted. leid, Spiacevole. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Che dopo lui verrà, di più laid'opra, Di ver ponente un pastor senza legge.
Esempio: E Dant. Purg. 32: Ma, riprendendo lei di laide colpe, La donna mia la volse in tanta futa, Quanto sofferson l'ossa senza polpe.
Esempio: E Dant. Conv. 378: Nullo atto è laido, che non sia laido quello nominare.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 89: Bella virtù è vergogna e soave grazia, la quale ha luogo non solamente ne' fatti, ma eziandio nelle parole, di non trapassare il modo del favellare, e che nessuna cosa laida suoni nel tuo dire.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. 254: A coloro bisogna arte di parlare, acciocchè li loro laidi fatti per dicerie vadano ricoprendo.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 138: Si avvilisce nelle lascivie, e con laidi fatti d'intemperanza oscura lo splendore della gloria sua.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 92: Il cuore con laida simulazione si macula.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 125: Essa (la Musa) non è di quelle Che con lingua sacrilega ed impura Empj versi dettar, laide novelle.
Definiz: § I. E per Sconveniente, Disdicevole, e simili. –
Esempio: Nov. ant. C. 102: Dico che.... tu piangi te medesima, ed assai è laida cosa piangere altri se stesso.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 165: Questa laida inconvenienza procede dalla ignoranzia e malizia umana, imperocchè l'uomo misero più ama quelle cose che doverebbe avere in odio, ed ha in odio quelle cose che doverebbe amare.
Definiz: § II. Pure per Turpe, Tristo, Pessimo, e simili, detto di atti o fatti. –
Esempio: Dant. Conv. 265: E perocchè in questa canzone s'intende a rimedio così necessario, non era buono sotto alcuna figura parlare; ma conveniasi per tostana via questa medicina ordinare, acciocchè tostana fosse la sanitade, la quale corrotta, a così laida morte si correa.
Esempio: Vill. G. 216: Essendo i detti signori in Viterbo, avvenne una laida e abominevol cosa sotto la guardia del re Carlo, chè ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 1 t.: Questo è quello che massimamente è utile..., che tu ragguardi gli ammaestramenti d'ogni ragione d'esempj,... e quindi pigli.... quel che tu, come laido a cominciare e laido a finire, debbia schifare.
Esempio: Marchett. Lucrez. 350: Bench'io mi creda appena Ch'essi pria molto bene immaginarsi Non dovesser con l'animo, e vedere Quanto gran comun danno e laido scempio Posse poi per succederne.
Definiz: § III. Detto pure di atto, vale anche Vituperevole, Vergognoso. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 70: Alcuni con laida fuga inalberati, s'appiattarono tra' rami, che scoscendendosi, o bolzonati per giuoco, tombolavan giù e storpiavansi.
Definiz: § IV. Trovasi detto di notizia, per Cattivo, Doloroso, Infausto, e simili. –
Esempio: Nov. ant. C. 89: E li donzelli li presero a contare come v'avea laide novelle.
Definiz: § V. Laido, vale anche Sgradevole di forme, di aspetto, e simili, Brutto; detto di persona. –
Esempio: Nov. ant. C. 67: Uno cavaliere pregava un giorno una donna d'amore, e diceale, intra l'altre parole, ch'elli era gentile e ricco e bello a dismisura; e 'l vostro marito è così laido, come voi sapete.
Esempio: Stor. Apol. volg. 41: La figliuola di Dionisa era molto laida.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 72: Ritruova, contra ogni sua stima, in vece De la bella che dianzi avea lasciata, Donna sì laida, che la terra tutta Nè la più vecchia avea, nè la più brutta.
Esempio: Giust. Vers. 106: Ma poi ficcandomi Là tra le spinte Mi stomacarono Tre laide grinte.
Definiz: § VI. Pure per Brutto, Spiacevole a vedersi, Privo di grazia, di pregio, e simili; detto di cosa. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 69: Tutte belle cose sono laide ad uomo non bello, e tutte orrate a ontoso uomo ontose.
Esempio: Nov. ant. B. 29: A cotale festa l'altre donne, che non sono così belle come io, erano sguardate, ed io no per mia laida cotta.
Esempio: E Nov. ant. B. 30: Rimembravi quando voi foste alla festa, dove l'altre donne erano sguardate più di voi, e voi pensaste che era per vostra laida cotta?
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 263: Laida è ogni parte che al suo tutto non si conviene.
Definiz: § VII. Trovasi per Guasto, Corrotto. –
Esempio: Nov. ant. B. 21: Ma tanto m'è rimaso ancora, ch'io abbo un laido dente.
Definiz: § VIII. In forza di Sost. Ciò che è laido, sconcio, turpe, e simili; Laidezza. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 69: Se buon siete, pensate esser migliore, e guardate da male; chè laido, non laido già, ma bello laidisce; nè reo si pare in reo, ma in buono troppo.
Esempio: E Fr. Guitt. Lett. appr.: Guardate da laido, chè picciolissimo laido tolle gran bello, e picciola onta gran massa d'onor consuma.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 190 t.: Guarda che tuoi motti non sieno lievi, anzi sieno di gran peso, ma non di sì grande, che facia trabucare. E guarda che non apportino laido nullo, anzi abia bel colore dentro e di fuore.
Definiz: § IX. E per Persona laida, brutta, disonesta, e simili. –
Esempio: Nov. ant. C. 67: Messer Licio di Val buona fu il laido. E messere Rinieri da Calvoli fu l'altro.