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Dizion. 5° Ed. .
MOLLE
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pag.438
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MOLLE. Definiz: | Add. Asperso, Bagnato, di acqua, o di altro liquido; ed altresì Bagnato dalla pioggia; Fradicio: ed
è il contrario di Asciutto. |
Dal lat. mollis, Tenero, Morbido. – Esempio: | Bocc. Decam. 6, 69: Ora essendo essi alquanto andati, e tutti molli veggendosi e, per gli schizzi che i ronzini fanno co' piedi in quantità, zaccherosi,... rischiarandosi alquanto il tempo ec. | Esempio: | Sien. Marian. 3: A dì dieci fummo a Sarteano con molta acqua e con molto vento. Eravamo molli per infino alla camicia. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 6, 6: Si messe a nuoto, e ritomossi al lito; E.... Si messe a caminar bagnato e molle, ec. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 6, 20: Culte pianure e delicati colli, Chiare acque, ombrose ripe e prati molli. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 26, 125: Il destrier di Marfisa in un voltarsi Che fece stretto, ov'era molle il prato, Sdrucciolò ec. | Esempio: | Cellin. Vit. 211: Essendo noi molli, istracchi e affamati, fummo piacevolissimamente ricevuti, ed ivi ci rasciugammo, ci riposammo, satisfacemmo alla fame. | Esempio: | E Cellin. Pros. 163: Mescolisi la terra con là cimatura, di poi si bagni bene con l'acqua.... Ed il segreto si è questo, che la vorrebbe essere mantenuta molle quattro mesi il manco. | Esempio: | Red. Lett. 1, 289: Questo proviene dallo stato del terreno, un poco più umido e molle, o meno umido. | Esempio: | Parin. Poes. 171: E il meriggio a' bei colli Asciuga i dorsi molli. |
Definiz: | § I. E semplicemente per Bagnato, in costrutto con un termine retto dalla prep. Di. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 14, 120: Di fango brutto, e molle d'acqua vanne Tra il foco e i sassi ec. | Esempio: | Metast. Dramm. 7, 407: La fronte ancor mi sento Tutta molle di sudor. |
Definiz: | § II. E poeticam., per Toccato, Lambito, dalle acque. – |
Esempio: | Dant. Inf. 30: Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali e freddi e molli, Sempre mi stanno innanzi, e non indarno. | Esempio: | E Dant. Purg. 1: Questa isoletta.... Laggiù colà dove la batte l'onda, Porta de' giunchi sopra il molle limo. |
Esempio: | E Dant. Purg. 21: Dinne, se tu sai, perchè tai crolli Die' dianzi il monte, e perchè tutti ad una Parver gridare infino a' suoi piè molli? | Esempio: | Ar. Orl. fur. 31, 103: Non tolgon campo più sul lito molle Di Barcellona, ove lo tolser prima. |
Definiz: | § III. Detto di persona, per Sudato. – | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 164: Ecco costoro (due medici); E' non son punto molli, ed hanno fatto Una disputa su (in casa di un'ammalata) lunga du' ore. |
Definiz: | § IV. Detto di occhio, ciglio, guancia, e simile, vale Bagnato di pianto, Lacrimoso. – | Esempio: | Dant. Inf. 32: Gli occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli, Gocciar su per le labbra, e il gielo strinse Le lagrime tra essi, e riserrolli. | Esempio: | Ovid. Rimed. Am. 32: Se i suoi occhi sono molli, di' alcuna cosa, per la quale ella pianga. | Esempio: | Petr. Rim. F. 35: Quando mia speme già condutta al verde Giunse nel cor, non per l'usata via; Che 'l sonno tenea chiusa, e 'l dolor molle. | Esempio: | E Petr. Rim. F. 59: Roma ogni ora, Con gli occhi di dolor bagnati e molli, Ti chier mercè da tutti sette i colli. | Esempio: | E Petr. Rim. F. 135: Pensando nel bel viso più che umano, Che può da lunge gli occhi miei far molli. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 2, 35: Ed avea gli occhi molli e 'l viso basso, E si mostrava addolorato e lasso. |
Definiz: | § V. Detto d'aria, vale Umido, Pregno d'umidità, di vapore. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 6, 27: Come ceppo talor, che le medolle Rare e vote abbia, e posto al foco sia, Poi che per gran calor quell'aria molle Resta consunta ch'in mezzo l'empia, ec. |
Definiz: | § VI. Vale anche Lievemente bagnato, inumidito, detto di strumento, arnese, e simili. – | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 97: Andandolo consumando (il porfido) a poco a poco con una sega di rame senza denti tirata dalle braccia di due uomini; la quale, con lo smeriglio ridotto in polvere e con l'acqua che continuamente la tenga molle, finalmente pur lo ricide. |
Definiz: | § VII. Molle, conforme a proprietà latina, vale pure Che cede, Che non resiste, alla pressione, al peso, al tatto; Tenero, Morbido. Ed è il contrario di Duro. – |
Esempio: | Dant. Inf. 25: Togliea la coda fessa la figura, Che si perdeva là, e la sua pelle Si facea molle, e quella di là dura. | Esempio: | Cavalc. Specch. Croc. 99: Una piaga medesima molto più sente ne' dossi delle mani e delli piedi, che in altra parte molle o polputa. | Esempio: | Collaz. SS. PP. M. 53 t.: La mente dell'uomo giusto non debbe essere fatta come la cera, o come qualunque altra materia più molle, la quale ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 26, 111: Come il villan, se fuor per l'alte sponde Trapela il fiume,... Chiude una via ed un'altra, e si confonde; Che se ripara quinci che non cada, Quindi vede lassar gli argini molli, E fuor l'acqua spicciar con più rampolli. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 31, 72: Sa dove è saldo (il fondo del fiume), e sa dove è più molle; Sa dove è l'acqua bassa, e dove è l'alta. | Esempio: | Biring. Pirotecn. 14 t.: E quella (miniera o metallo) che è dura, si fa convenientemente molle e liquefattibile. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 74: Con serena fronte entro a quella pelle, già fatta molle e trattabile, si nascose. | Esempio: | Galil. Op. VI, 349: Un corpo solido.... mosso ed applicato a qualsivoglia parte della mia persona, produce in me quella sensazione che noi diciamo tatto, la quale, se bene occupa tutto il corpo, tuttavia pare che principalmente risegga nelle palme delle mani, e più ne i polpastrelli delle dita, co' quali noi sentiamo piccolissime differenze d'aspro, liscio, molle e duro, che con altre parti del corpo non così bene le distinguiamo. | Esempio: | Zanott. F. M. Forz. viv. 32: Una palla, cadendo su qualche materia molle, vi forma un cavo: prendono questo cavo, come l'effetto prodotto da quella palla, e con esso ne misuran la forza. Ma che è mai questo cavo, se non uno spazio in cui nulla è di quella materia molle, che prima v'era? | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 3, 188: A vedere come è fabbricato il cuore, egli è molle; e se tu lo tocchi, senti un pezzo di carne che cede alle dita. |
Esempio: | E Gozz. Op. scelt. 5, 172: Volea, ora con ghigni, ora con attucci ed altri suoi artifizj, dare ad intendere ch'egli era caro alle femmine, e che a tutte avea ritrovato il cuore di cera molle. |
Definiz: | § VIII. E detto di pianta, o d'alcuna sua parte, vale, Che facilmente si piega da ogni lato, Flessibile. – | Esempio: | Fr. Giord. Pred. ined. 97: Ancora la canna è cosa molle, cioè leggiere, che a ogni vento si volge e 'n ogni lato si muove, e non ha fermezza. | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 91: L'erbe e i camangiari, che hanno gli stipiti, o vero gambi, molli e teneri..., in nessuna pianta si possono innestare. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 43, 169: Pallido, come colto al matutino È da sera il ligustro o il molle acanto. | Esempio: | Capor. Rim. 478: Di molle alga marina Cinto per onestà l'ignudo fianco. |
Definiz: | § IX. E detto di animale, denota Che mancando di vertebre ha il corpo tenero e flessibile. – | Esempio: | Adr. M. Plut. Opusc. 5, 306: Tutti i pesci molli patiscono per natura grandemente il freddo, per aver la carne spogliata, nuda, e non difesa da nicchio, pelle, ec. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 17: Sono come quegli animali, che i filosofi chiamano molli, i quali quasi tutti hanno il capo tra i piedi e 'l ventre. | Esempio: | E Segner. Incred. 387: Posto ciò non conviene che abbia propriamente il capo nel ventre, ad uso di quei pesci che diciam molli, chi non conosce che un tal dottore non fu mai spedito da Dio? | Esempio: | Red. Lett. 2, 281: È un verme (la bruma) lungo, mòlle, mencio, vincido, e molto più vincido di qualsisia lombrico. |
Definiz: | § X. E per Piacevole al tatto, Liscio; detto di parti esteriori del corpo. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 11, 68: Vinceano (le membra d'Olimpia) di candor le nievi intatte, Ed eran più ch'avorio a toccar molli. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 2, 26: Già 'l velo e 'l casto manto è a lei rapito; Stringon le molli braccia aspre ritorte. | Esempio: | E Tass. Gerus. S. 15, 61: E 'l crin, ch'in cima al capo avea raccolto In un sol nodo, immantinente sciolse, Che lunghissimo in giù cadendo, e folto, D'un aureo manto i molli avorj involse. | Esempio: | Leopard. Poes. 53: Virginia, a te la molle Gota molcea con le celesti dita Beltade onnipossente. |
Definiz: | § XI. Detto in particolare di nervo, membrana, o simili, vale Il cui tessuto è più cedevole alla pressione. – |
Esempio: | Bart. D. Suon. 271: Tanto il laberinto, quanto la chiocciola si presuppongono.... intonacati dentro alle lor cavità da quella che chiamano espansione del nervo molle, in cui si fa l'udito. | Esempio: | E Bart. D. Suon. 276: Venendo dunque dal laberinto l'aria per H ed entrando per D D D fino a G, dove.... il nervo molle ch'è l'uditorio, parte maiore, cochleae centro insistit, ec. | Esempio: | E Bart. D. Suon. appr.: Quanto si è al ramo del nervo molle, che intonaca dentro e gli anelli del laberinto e le cavità della chiocciola, ec. | Esempio: | Segner. Incred. 102: Essendo ne i bambinelli di latte poc'anzi nati tutte le ossa tenere e tutte le membrane tenere e molli, quella membrana e quegli ossetti che servono all'udito, son per contrario non meno duri ed asciutti, che negli adulti, altrimenti tutti nascerebbono sordi. | Esempio: | Baldin. Vocab. dis. 176: Dal di dentro della cavità del craneo scaturiscono sette paia, ovvero coniugazioni, de' nervi; de' quali constituisce, il primo, gli ottici o visorj...; il secondo, i motori de' muscoli dell'occhio...; il quinto, prodotto che ha il nervo uditorio più molle, provvede alle fauci, a' muscoli della mascella inferiore, e all'orecchio esterno. |
Definiz: | § XII. Pure per Morbido, Tenero, detto di capigliatura, barba, piume, e simili. – | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 8, 173: I capegli suoi erano distesi e molli, gli occhi bianchi, il naso aquilino, ec. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 1, 60: Intempestiva Molle piuma del mento a pena usciva. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 50: Ma allor che il fiore Menava l'ore Piene di bel contento, Dai vicin colli Le piume molli Mosse leggiero un vento (qui figuratam.). |
Definiz: | § XIII. E poeticam. per Piacevole, Blando, Mite; detto di vento, ombra o rezzo, e simili. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 8, 20: Stassi cheto ogni augello all'ombra molle. |
Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 11: Qui spiegando i suoi concenti (l'usignuolo) In dolcissima maniera, Ne arricchiva i molli venti Della bella primavera. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 309: In tenebrose Nebbie soffiate dal gelato Arturo Si cangia (orrendo a dirsi!) il bel zaffiro Dell'italico cielo; in procellosi Venti e bufere le sue molli aurette. | Esempio: | Leopard. Poes. 63: Conscie le molli Aure, le nubi e la titania lampa Fur dell'umana gente. |
Definiz: | § XIV. E per Giocondo, Ameno; detto di luogo. – | Esempio: | Tass. Gerus. S. 1, 49: Gli ottocento a cavallo, a cui fa scorta, Lasciar le piagge di Campagna amene, Pompa maggior de la natura, e i colli Che vagheggia il Tirren fertili e molli. | Esempio: | E Tass. Gerus. S. 1, 62: La terra molle lieta e dilettosa Simili a sè gli abitator produce. | Esempio: | Fosc. Poes. C. 286: Vaga e felice i balli e le fanciulle Di nera treccia insigni e di sen colmo, Sul molle clivo di Brianza un giorno Guidar la vidi. |
Definiz: | § XV. E poeticam. detto di liquido, per Di poca consistenza, Tenue. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 34, 83: Era come un liquor suttile e molle, Atto a esalar, se non si tien ben chiuso; E si vedea raccolto in varie ampolle. |
Definiz: | § XVI. Detto di guanciale, coltrice, letto, e simili, vale Soffice. – | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 386: In quali scuole Tanto apprendeste? chi vi diè tal lume? L'ozio? la sgualdrinella? il letto molle? | Esempio: | Parin. Poes. 11: Ergiti or tu alcun poco, e si ti appoggia Agli origlieri, i quai, lenti gradando, All'omero ti fan molle sostegno. | Esempio: | E Pindem. Poes. 163: Qual voce, come la materna, puote Tranquillare il fanciul? qual v'ha sì molle Origlier, come della madre il petto? (qui figuratam.). |
Definiz: | § XVII. Detto di colpo, percossa, urto, e simili, vale Non violento, Leggiero; anche figuratam. – | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 62: Molle fu, fu delicato L'urto dato, Come appunto era la mano: Pur la pianta si riscosse. |
Definiz: | § XVIII. Pure per Non violento, Che si fa senza sforzo, con agevolezza; detto di movimento, atto, e simili. – | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 322: Forse nell'entrarvi (l'anima nel corpo), ella vi si sente conficcare o allacciare gagliardemente...? Perchè dunque sentirà spiccarsi all'uscirne, o vogliamo dire proverà una sensazione veementissima? Abbi per fermo, che l'entrata e l'uscita dell'anima sono parimente quiete, facili e molli. |
Definiz: | § XIX. Detto di via, così in salita come anche in piano, vale Agevole, Comodo. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 26, 66: Aspra, ma breve, era la via del colle; L'altra più lunga assai, ma piana e molle. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 17, 61: Signor, non sotto l'ombra in piaggia molle Tra fonti e fior, tra Ninfe e tra Sirene, Ma in cima a l'erto e faticoso colle De la virtù riposto è il nostro bene. Chi.... non s'estolle Dalle vie del piacer là non perviene. |
Definiz: | § XX. Detto di persona, o della sua costituzione o complessione, vale Gracile, Debole. – | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 359: Ed è alcuna verità nella chiromanzia, però che uno di molle complessione ha molte lineazioni nelle mani; della dura, ne ha poche: a quello della molle si segue, ch'è intellettiva persona e savia. |
Definiz: | § XXI. Detto di voce, vale Languido, Tenue. – | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 384: Con vocina molle Altri legge sonetti, e posa il fiato Or sull'unquanco, or sulle man di neve. |
Definiz: | § XXII. Pur detto di voce, vale altresì Agile, Che facilmente passa da un tuono ad un altro. – |
Esempio: | E Fr. Guidott. Fior. Rett. appr.: La molle, cioè l'arrendevole a poterla levare e chinare e volgere, e riposare a senno di colui che favella, si ha solamente per usanza. |
Definiz: | § XXIII. Detto di andatura, passo, e simili, vale Agiato, Placido. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 56: O ch'avesse (una donna coperta della pelle di pecora) l'andar più lento e molle, Che l'imitata bestia non avrebbe;... Sentita fu ec. |
Definiz: | § XXIV. Detto di persona, animo, e simili, vale figuratam. Debole, Fiacco, e simili. – |
Esempio: | Lat. B. Tesorett. 168: Non mostrar pavento A uom ch'è molto folle, chè, se ti trova molle, Piglieranne baldanza. | Esempio: | Strat. Mor. S. Greg.: Così è ciascuno santo, che quando non è tocco, par molle e da niente. | Esempio: | Dant. Purg. 24: Ricordivi.... degli Ebrei ch'al ber si mostrar molli. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 584: E de li Ebrei; dicea la voce che biasmava la colpa de la gola, che s'arricordasseno ancora delli Ebrei, ch'al ber si mostrar molli; cioè golosi nel loro bere. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 212: Queste novelle, che avrebbero incoraggito per un generoso risentimento animi valorosi, intimorirono i molli, e furono cagione, che le deliberazioni della repubblica in quei tempi difficili sentissero meglio di debolezza, che di prudenza. |
Definiz: | § XXV. In locuz. figur., e figuratam. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 19, 20: Insolita pietade in mezzo al petto Si sentì entrar per disusate porte, Che le fe' il duro cor tenero e molle. | Esempio: | E Ar. Sat. 1, 203: Ma tu, del qual lo studio è tutto umano, E sono tuoi suggetti i boschi e i colli.... Cantar antiqui gesti, e render molli Con preghi animi duri, ec. | Esempio: | Tass. Amint. S. Prol.: Io (parla l'Amore) voglio oggi con questo [dardo] Far cupa e immedicabile ferita Nel duro sen de la più cruda ninfa Che mai seguisse il coro di Diana. Nè la piaga di Silvia fia minore.... Che fosse quella che pur feci io stesso Nel molle sen d'Aminta. |
Definiz: | § XXVI. E per Benigno, Piacevole, Mite; detto di discorso, parole, e simili. – | Esempio: | Albertan. Tratt. volg. 5: Faccia (la lingua) molle risponsione: perciò, sì come disse il Savio, la molle risponsione rompe l'ira, e lo sermone duro suscita furore. |
Esempio: | E Albertan. Tratt. volg. 194: Salamone dice che le molli parole addolciscono, e le dure inaspriscono lo furore. | Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. 67: La risposta molle e dolce rompe l'ira, e la dura e aspra suscita furore. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 20, 142: Prima Zerbin le fece un parlar molle, Poi minacciolle di tagliar la gola. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 4, 67: Quegli la chiesta grazia alfin negolle, Ma diè risposta assai cortese e molle. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 30, 96: Vanne a lei dunque, e con discorso molle E pieno di dolcezza la consola. |
Definiz: | § XXVII. E detto di persona, vale Facile, a cedere, a consentire, all'altrui volontà; Condiscendente. – | Esempio: | Dant. Inf. 19: Nuovo Jason sarà, di cui si legge Ne' Maccabei; e come a quel fu molle Suo re, così fia a lui chi Francia regge. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 503: E come a quel.... fu molle; cioè flessibile, Suo re; cioè lo re Antioco, a concederli lo sacerdozio, così ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 28, 45: Lasciàn.... queste ingrate, E proviam se son l'altre così molli. |
Definiz: | § XXVIII. Detto di persona, o d'animo, per Non virile, Ignavo, Dappoco: riferito anche, figuratam., ad affetti. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 89: Sempre atto stimò d'animo molle Gir con vantaggio in qual si voglia impresa. | Esempio: | E Ar. Cinq. Cant. 1, 5: Sorge tra il duro Scita e l'Indo molle Un monte che col ciel quasi confina. | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 51: L'uomo molle e delicato, il quale ha questo vizio, che e' non può tollerare quello che tollerano i più de gli uomini, pecca e offende nell'abbracciare troppo l'ozio, la pigrizia e la trascuraggine. | Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 513: Al contrario vizio (della pusillanimità), sì come a quello che per viltà e per nocumento è degno d'esser infamato, si assegnano i disonorati nomi di molle e d'effeminato animo. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 22: Ma della scorsa Gioventù nei pensieri ancor vaneggi, Molli affetti cercando? |
Esempio: | Capp. Longob. 117: Non aveano città fuorchè nei luoghi prossimi al Reno, dove la vicina Gallia rendeva i Germani più molli e più colti. | Esempio: | E Capp. Pens. Educ. 311: Molte malattie provengono da quelle cure medesime che si usano per impedirle; e si prepara una generazione molle, inetta, snervata. |
Definiz: | § XXIX. E per Effemminato, Lascivo; detto di costumi, arti, età, vita, e simili. – | Esempio: | Dant. Parad. 19: Vedrassi la lussuria e il viver molle Di quel di Spagna, e di quel di Buemme. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 551: La lussuria e 'l viver molle; cioè la vita lussuriosa e lasciva, di quel di Spagna; cioè del Re di Spagna. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 20, 63: Il vedermi lograr dei miglior anni Il più bel fiore in sì vile opra e molle, Tienimi ec. | Esempio: | Pindem. Poes. 13: Sai che raro io (parla la Salute) sedei sovra le rose Del molle Sibarita. | Esempio: | E Pindem. Poes. 151: Più molle gira il secolo, e più molli Con esso ancor volgono l'arti. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 20: Ma snudarlo (il ferro) In questa molle età saria periglio. | Esempio: | Lambr. Elog. 202: Le spine di questa vita [operosa] pei generosi si convertono in rose, mentre che le rose della vita molle diventano pruni acuti e velenosi. |
Definiz: | § XXX. Figuratam., e più che altro poeticam., detto sia di cosa, sia di atti, parole, condizione di vita, e simili, vale Che ha in sè del lascivo, dell'effemminato, Che induce a mollezza, ad effemminatezza, e simili. – | Esempio: | Castigl. Corteg. V. 63: Leggesi i Lacedemoni bellicosissimi ed i Cretensi aver usato nelle battaglie citare ed altri instrumenti molli. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 40: E ben sapea che stava in giuoco e in ballo E in cibo e in ozio molle e delicato. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 7, 48: Per trar del regno effeminato e molle Il caro amante. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 7, 53: Il suo vestir delizioso e molle Tutto era d'ozio e di lascivia pieno. |
Esempio: | E Ar. Orl. fur. 22, 82: Quando dai regni molli Si trasse a più lodevole costume. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 2, 39: A i lavori d'Aracne, a l'ago, a i fusi Inchinar non degnò la man superba: Fuggi gli abiti molli e i lochi chiusi. | Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 502: Muovono (alcuni piaceri) la concupiscenza, come i canti molli, gli aspetti lascivi, e gli odori effeminati. | Esempio: | E Pallav. Perfez. crist. 509: Minore scusa ci è di sentir canti amorosi, di legger libri molli, di tener dipinture lascive. |
Esempio: | E Pallav. Stor. Conc. 3, 637: Nel terzo (decreto del Concilio di Trento), dove si proibiva nelle chiese la musica troppo molle, desiderò (l'imperatore Ferdinando) che non s'escludesse il canto figurato, riuscendo egli spesso ad incitamento di devozione. | Esempio: | Pindem. Poes. 64: Ma su letto di rose in molle gesto Stassi ancora adagiata. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 82: Rimprovero L'inerzia, il folle Fasto insoffribile, E il lusso molle. |
Definiz: | § XXXI. B molle. – | V. B, § I.
Definiz: | § XXXII. Cencio molle. – | V. Cencio, § VI.
Definiz: | § XXXIII. Desco molle. – | V. Desco, § VII.
Definiz: | § XXXIV. In forza di Sost. Qualità di ciò che è molle, Umidità, Umidore; ed è contrario di Alido. – | Esempio: | Varch. Boez. 91: Tu (o Signore) con proporzïon certa e misura Debita gli elementi insieme leghi, Perchè 'l freddo col caldo, e 'l secco dura Col molle. | Esempio: | Bard. P. Avinav. 10, 27: Altro uom, che non desia mai cosa lieta, Aspetta le petecchie e la moria; Uno il molle, la nebbia o 'l tramontano, Che ci rincari l'olio, e 'l vino, e 'l grano. | Esempio: | Lipp. Malm. 1, 58: Ha per impresa un Lanzo a due brachette, Che il molle insegna trar dalle mezzette. | Esempio: | Not. Malm. 1, 89: Il molle insegna trarre dalle mezzette. Insegna col suo bere, come si fa a votare i vasi pieni di vino. |
Definiz: | § XXXV. E per Ciò che è tenero; contrario di Duro. – |
Definiz: | § XXXVI. E per Persona molle, lasciva, e simili. – | Esempio: | S. Grisost. Opusc. 1, 8: Nè fornicarj, nè idolatri, nè molli, cioè quelli li quali disonestamente palpano ec. |
Definiz: | § XXXVII. Essere una zuppa e un pan molle. – | V. Zuppa.
Definiz: | § XXXVIII. Ferire nel molle, si disse proverbialm., per Mettersi a impresa più agevole, tralasciata la più difficile. – | Esempio: | Vill. M. 449: E per seguire i detti Capitani il loro.... cominciamento..., avendo in animo di fare più e maggiore fascio, ma ristretti dal mormorio del popolo, e dalla infamia che già correa di loro, si ristrinsono, e fedirono nel molle. | Esempio: | E Vill. M. 450: Ma volendo pur fare male, anche rifedirono nel molle; lasciando ec. |
Definiz: | § XXXIX. Mettere checchessia, in molle, o a molle, Porre checchessia, in molle, o a molle, Tenere, e simili, checchessia, in molle, o a molle, vale Mettere, Porre, Tenere, e simili, qualche cosa solida nell'acqua o in altro liquido sia per ammorbidire o rinvenire, sia per spogliarsi di alcuna sua qualità, o per fargliene acquistare alcun'altra, e simili; anche figuratam. – | Esempio: | Benciv. Mes. 14: S'acquista bontà alle
medicine per metterle a molle, però che alcuna volta la cosa acquista certa disposizione per metterla a molle; alcuna volta la lassa nella cosa, nella quale essa si mette in molle ec. | Esempio: | Cant. Carn. 187: Scegliesi prima, e poi si mette in molle, E pesta ben di sopra. | Esempio: | Domen. Plin. 1171: Gli Etiopi, quando non sono chiari (i carbonchj), gli mettono a molle nell'aceto per quattordici giorni, e così divengono lucidi. | Esempio: | Cellin. Pros. 21: Il detto (dragante) farai di metterlo in molle in una ciotolina. | Esempio: | E Cellin. Pros. 31: Subito si deono metter (gli smalti) in molle in tant'acqua forte quanta gli ricuopra a punto in un vasellino di vetro, e così ec. | Esempio: | Grazz. Comm. 378: Com'ho io a fare, sciagurata me! ch'ho lasciato la carne in molle, e se ne potrebbe agevolmente la gatta andar con essa? | Esempio: | Soder. Op. 2, 137: Di poi pongasi (il grano) in una conca piena d'acqua chiara, si che vi stia ricoperto dentro dall'acqua per quattro dita, e vi si lasci stare in molle per due ore. | Esempio: | Red. Esp. nat. 4: Affermavano que' buon Padri, esser necessario lavarle (quelle pietre) col latte munto di fresco, ed in quello tenerle in molle. |
Definiz: | § XL. Mettere il becco in molle. – | V. Becco, §§ XV e XVI.
Definiz: | § XLI. Mettere l'acqua in molle. – | V. Acqua, § XLVI.
Definiz: | § XLII. Mettere la lingua in molle. – | V. Lingua, § LIV.
Definiz: | § XLIII. Mettere le labbra in molle. – | V. Labbro, §XVI.
Definiz: | § XLIV. Stare checchessia in molle, vale Stare immerso checchessia nell'acqua o in altro liquido. – | Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. 147: Ma come veggiamo che la cosa molto arida e dura non s'addolca e diventa arrendevole se non sta molto in molle nell'acqua, così ec. | Esempio: | Gell. Capr. Bott. 135: Questi (i pinocchj) vorrebbono stare alquanto prima in molle, e dipoi ne può usare spesso. |
Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 56: Si spenga (la calcina) assai tempo innanzi e con gran copia d'acqua, prima che tu la metta in opera.... acciò che se e' vi fusse alcuna zolla che non fosse dal fuoco così cotta a bastanza, con lo stare assai in molle si risolva e si liquefaccia. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 141: Ritornando a' cavi del gesso, si formano quelli pezzo per pezzo con cera gialla, che sia stata in molle e sia incorporata con un poco di trementina e di sevo. |
Definiz: | § XLV. In proverbio, Non mi dare e non mi tòrre, non mi toccar quando son molle; dicesi della vite, la quale, come si contenta di non essere governata, purchè non si spolpi il terreno intorno alle barbe, così non vuol essere potata mentre è molle, cioè in succhio. – |
Esempio: | Vett. Colt. 71: Sconforta dal farlo quel che si dice in nome della vite, che sa ben ella il bisogno suo, da' nostri contadini per proverbio: Non mi dare e non mi tòrre, E non mi toccar quand'io son molle. Chiamavano questo lavoro i Latini ablaqueare: ed i loro autori insegnano tutti come e quando s'abbiano ad ablaqueare le viti e gli ulivi. |
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