Lessicografia della Crusca in rete

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DOPPIERE, e DOPPIERO
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DOPPIERE, e DOPPIERO.
Definiz: Torchio, o torcia di cera; detto così dalla duplicità degli stoppini ritorti insieme. Lat. funale, cereus.
Esempio: Boc. g. 3. f. 7. Avendo fatti molti doppieri accendere.
Esempio: E Bocc. Nov. 46. 9. In quella con un gran doppiere acceso innanzi, se n'entrò.
Esempio: Mirac. Mad. M. Stavan devotamente alla Messa, e offerevano un gran doppiere.
Esempio: Poet. Ant. Guid. Guiniz. 107. Guid. Guiniz. Amor per tal ragion sta in cor gentile, Per qual lo foco in cima del doppiero.
Esempio: Dan. Par. 27. Come, in ispecchio, fiamma di doppiero Vede colui, che se, n'alluma dietro.
Esempio: M. V. 3. 63. Con gran novero di doppieri dinanzi, e intorno al corpo.
Esempio: Tac. Dav. An. 3. 59. Correvano le vie, ardeva campo Marzio, pieno di doppieri.