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Dizion. 4° Ed. .
LUSINGARE
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LUSINGARE.
Definiz: | Allettare con false, o finte, o dolci parole, per indurre altrui a sua volontà, o in suo prò. Lat.
blandiri, assentari, illicere. Gr. κολακεύειν,
σαίνειν,
ἐπάγειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 26. 19. Sì, tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare, can
fastidioso, che tu se'. |
Esempio: | E Bocc. nov. 40. 23. Tanto mi lusingò, che io in casa vostra
nella mia camera a dormire meco il menai. |
Esempio: | E Bocc. nov. 42. 8. Tanto la lusingò, che ella le disse, come
quivi arrivata fosse. |
Esempio: | Dant. Inf. 32. Che mal sai lusingar per questa lama. |
Esempio: | Petr. son. 56. Amor con sue promesse lusingando Mi ricondusse alla prigione
antica. |
Esempio: | E Petr. son. 176. Speranza mi lusinga, e riconforta.
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Esempio: | E Petr. canz. 29. 2. Vano error vi lusinga. |
Esempio: | Varch. Ercol. 56. Quello, che i Latini dicono blandiri, diciamo noi lusingare; onde vengono lusinghe, lusinghieri, che usò il Petrarca, e
lusinghevole. |
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