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1) Dizion. 5° Ed. .
CALIGINE
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CALIGINE.
Definiz: Sost. femm. Vapore denso e secco, che esala dalla terra, e che offusca l'aria.
Dal lat. caligo. –
Esempio: Pallad. Agric. 87: E quelle [viti] che in tra le caligini e nebbie fioriscono più sicure.
Definiz: § I. Per Nebbia. –
Esempio: Virg. Eneid. R. 126, 18: Lasciati ivi pochi de' nostri, colliamo (caliamo) le vele; e tre dì con iscura caligine per lo pelago erriamo, e tante notti con tenebroso cielo.
Esempio: Domen. Plin. 24: Io non negherò già che fuor di queste cagioni non possano essere le pioggie e i venti: perciocchè egli è cosa chiara che dalla terra esala certa caligine umida, e alcuna volta ancora per li vapori fumicosa.
Definiz: § II. Per similit., detto di quella Specie di nebbia che è prodotta dal fumo delle artiglierie, fornaci e simili. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 253: Lo strepito e i fumi dell'artiglierie e degli archibusi facevano tanto romore e cotale caligine, che non lasciavano nè vedere nè udire cosa nessuna.
Definiz: § III. E pure per similit., riferito agli occhi, Offuscamento. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 25: Ma poichè tornò il lume agli occhi miei, Ch'eran d'atra caligine condensi, Notte mi parve.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Purgando le caligini del mondo.
Esempio: Albert. Piag. Boez. 138: Questo credi esser caligine d'opinione, non verità di scienza.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Sia occupato di caligine, e involuto d'amaritudine.
Esempio: Bocc. Com. Dant. 2, 306: Non il presente nostro autore, la luce del cui valore è per alquanto tempo stata nascosa sotto la caligine del volgar materno, è cominciato da grandissimi letterati ad esser disiderato ed aver caro?
Esempio: Magal. Lett. scient. 26: Trattandosi di facoltà, inclinazioni, appetiti, ed altre simili passioni introdotte ad animar le sustanze comunemente riputate senz'anima, mi si genera di subito nell'intelletto una caligine.
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Ma ovunque io vada, la caligin meco Porto, che al nascer mio lo spirto avvolse, Tardo a indagar le ragion alte e cieco.
Definiz: § V. Caligine di vista, dicesi una Specie d'infermità che viene agli occhi, per la quale si offusca la vista. –
Esempio: Red. Cons. 1, 142: Non è meraviglia alcuna che il signore N. N.... si lamenti ora di qualche caligine della vista, e di qualche principio di suffusione.
Esempio: E Red. Cons. appr.: Non è maraviglia parimente che questa caligine e suffusione.... non cedano a' medicamenti.
Esempio: E Red. Cons. 146: Per tor via le ultime reliquie della caligine e suffusione si potrebbe adoprare il zucchero candi impalpabilmente polverizzato.
Definiz: § VI. Caligini trovansi dette anche quelle Leggiere macchie che talora appariscono sulla cute, chiamate più comunemente Lentiggini. –
Esempio: Cant. Carn. 2, 575: Per levar via nette Macchie, panni e caligini dal viso, Rimedi.