Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RALLARGARE.
Apri Voce completa

pag.54


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RALLARGARE.
Definiz: Maggiormente allargare, Contrario di Ristrignere; e si usa ne' signific. att. neutr. e neutr. pass. Lat. dilatare, adampliare. Gr. πλατύνειν.
Esempio: Dittam. 1. 22. Perch'io più rallargai le mie confine.
Esempio: M. V. 7. 41. E però come fu messo di rallargare, e dirizzare la piazza, preso di concordia tra loro il partito, subitamente la sera, e la notte feciono mettere in puntelli la chiesa, e le case sue.
Definiz: §. Rallargare, per metaf.
Esempio: Dant. Purg. 3. La mente mia, che prima era ristretta, Lo 'ntento rallargò, siccome vaga.
Esempio: But. ivi: Cioè rallargò se allo 'ntento, cioè alla materia intesa, cioè ritornò alla materia presa a trattare, o vogliamo dire, rallargò lo 'ntento, cioè lo 'ntendimento, che s'era ristretto ad avere dolore della negligenzia commessa.
Esempio: Dant. Purg. 9. Non stringer, ma rallarga ogni vigore (cioè: accresci il vigore)
Esempio: Sen. Pist. Alcuni, che sono, in casa si ristringono, e di fuori si rallargano (cioè: divengono liberali)