Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GHIGNARE.
Apri Voce completa

pag.185


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GHIGNARE.
Definiz: Neutr. Comporre il volto a riso o sorriso denotante scherno o malizia; Ridere leggermente, o Sorridere, per ischerno o malizia; ed anche soltanto Leggermente e scarsamente ridere.
Franc. guigner, provenz. guinhar, spagn. guiñar, nelle quali lingue vale Ammiccare. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 81: Fastidioso in udire, sfacciato sozzamente in ghignare e ridere.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 74: Li quali udendo lo Scalza, cominciò a ghignare, e disse: Andate via, andate, goccioloni che voi siete.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 1, 337: Sono.... alcuni, che par talvolta che sorridano, quando alcuna cosa scherniscono, o talvolta sdegnando si turbano. Questo non è da dir sorridere, anzi è ghignare; e procede non da letizia, ma da malizia d'animo, per la qual ci sforziamo di volere frodolentemente mostrare che ci piaccia quello che ci dispiace.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 107: Messer Ridolfo come gli ebbe uditi, ghignando e guardandogli, disse, ec.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 117: Guarda quel ch'Aristotel ne' problemi Scrive di questa cosa, e parte ghigna.
Esempio: Varch. Stor. 3, 183: Era scarso della persona, e anzi mingherlino che no;... non rideva, ma ghignava.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 164: Gli ha cominciato da duo giorni in qua A far meco il fratello; e' mi domanda, Io gli rispondo; e' mi ghigna, ed io rido.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 36: Domandato da Michelagnolo, che arte fosse la sua,... ghignando rispose: Io son mercante.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 4: Vedete voi, che ci minaccia, e ghigna?
Esempio: Red. Lett. 1, 410: Quindi con quel natural suo piglio, è con quella sua faccia allegra, mi soggiunse ghignando, che egli era certo, ec.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 153: Bianca Or ti sei fatta in viso, Per maggiormente avvilupparmi; ghigna, Fattene beffe sì; ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 57: Quell'uomo accortissimo, e dei negozj di commercio e di governo intendentissimo, rispose ghignando: questo, ec.
Definiz: § I. Ghignarsi di checchessia, si usò per Ridersene, Farsene beffe, Disprezzarlo. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 145: Detraeva Donato alla fama e all'opera di Filippo quant'e' poteva,... ma Filippo se ne ghignava, e faceva poca stima di sue parole.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 3, 335: Parecchi salirono per la scala, ed entrarono nella torre. Io dissi: Questo mi pare uno brutto atto. Ed eglino se ne ghignarono.
Definiz: § II. Ghignar dietro a uno, vale Farsene beffe, Beffarlo. –
Esempio: Machiav. Comm. 138: Molti sotto spezie di carità ti fanno parlare, e poi ti ghignano dietro.
Definiz: § III. Ghignare in bocca ad alcuno, vale figuratam. Sorridergli per dimostrazione d'amicizia, e anche Fingerglisi amico. –
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: L'amor ch'io ti porto, mi forza A dirti il vero in faccia, e non far come Certi gnaton, che ti ghignano in bocca, Poi ti tengono a loggia.