Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CALDERAIO, e talvolta anche CALDERARO
Apri Voce completa

pag.390


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CALDERAIO, e talvolta anche CALDERARO.
Definiz: Sost. masc. Colui che fa caldaie, ed altri vasi simili di rame. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 91, 79: Diciannovesima [arte] sono i chiavaiuoli Con calderaj.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 14: Se voi dicesti la poesia è più eterna [della pittura], per questo dirò essere più eterne le opere di un calderaio.
Esempio: Ner. Art. vetr. 25: Piglisi ramina, che è la scaglia che fanno i calderai, quando battono secchie, mezzine ed altri lavori di rame.
Esempio: Dat. Lepid. 93: Un ladro,... fingendosi calderaio, andò in casa un gentiluomo a farsi dare una caldaia per portarla a bottega a rassettare.
Esempio: Red. Lett. 57: Commetta al calderaio quattro altri rami di quella stessa grandezza degli ultimi quattro.
Definiz: § E per Colui che nelle Allumiere o nelle Saline ha l'incombenza di attendere alle caldaie. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 32 t.: Si fa di legname un circulo grosso mezzo brazo e alto un quarto, che serve per mettere a lieva le pale quando li calderari sollevano la pietra.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 33: Quando li pratici calderari veggano l'acqua disposta a congelare, e di sustanzia d'allume esser ben carica, con certi vasi di legno con manichi longhi fatti in forma di ceste la cavano.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 252: Due piccole camere per i calderaj, acciò vi possano pernottare, ed accudire sempre alla caldaia.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 286: Calderari [si dicono quelli], i quali con certe grandi pale di ferro debbono di continuo agitare la pasta aluminosa che bolle nella caldara: due di essi a vicenda lavorano, mentre due si riposano.