Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ERRARE.
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ERRARE.
Definiz: Traviare, e Partirsi operando dal bene, o dal vero, o dall'ordine, Ingannarsi. Lat. errare, aberrare. Gr. ἁμαρτανεῖν.
Esempio: Petr. canz. 7. 5. Che s'al contar non erro, oggi ha sette anni, Che sospirando vo.
Esempio: Bocc. introd. 36. Noi erriamo, noi siamo ingannate; che bestialità è la nostra, se così crediamo?
Esempio: E Bocc. nov. 51. 4. Talvolta dicendo, io non dissi bene, e spesso ne' nomi errando ec. fieramente la guastava.
Definiz: §. I. Per Andar vagabondo. Lat. vagari.
Esempio: Dant. Purg. 7. Ben si poría con lei tornare in giuso, E passeggiar la costa intorno errando, Mentrechè l'orizzonte il dì tien chiuso.
Definiz: §. II. Talora si adopra in signific. att. col quarto caso appresso.
Esempio: Dant. rim. 38. Ma vilissimo sembra a chi 'l ver guata, Cui è scorto il cammino, e poscia l'erra.
Esempio: Com. Inf. 1. Il sonnoglioso molte volte erra la via.
Esempio: Vit. Plut. Dim. E perchè errarono il cammino, Dimitrio corseggiava l'Ipirro, e Pirro sì combatteva.
Esempio: E Vit. Plut. Dim. appresso: Ancora vennono a passare il fiume, il quale si chiamava Licos, ed errarono il passo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 1. 19. Che tutti quanti, se 'l pensier non m'erra, Distesi traboccar vi voglio in terra.
Definiz: §. III. Errar le colpe, per Commetterle, si legge ne'
Esempio: Mor. S. Greg. 14. 7. Quanto fu grave la colpa, che egli errò.