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Dizion. 3° Ed. .
VILE
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pag.1778
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VILE.
Definiz: | Di poco pregio, di poca stima. Lat. vilis. |
Esempio: | Cr. 10. 122. 5. Iddio puote fare del caro vile, e del vile caro, secondo sua
volontade. |
Esempio: | Boc. Nov. 95. 7. E per questo vi potete render sicura, che niuna cosa avete,
qualche ella si sia, o cara, o vile, che, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 77. 42. Perciocchè io ucciderei una vile, e
cattiva, e rea femmina. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 93. 18. Quanto più la guarderò di minor pregio
sarà, e però, anzi ch'ella divenga più vile, prendila, io te ne prego. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 94. 18. Come cosa vile, e più non utile, nel
mezzo della strada gittata. |
Esempio: | Petr. Son. 226. Quasi vil soma egualmente dispregi. |
Definiz: | §. Avere a vile: Riputare vile, o tener vile, dispregiare. Lat. despicari, contemnere. |
Esempio: | Boc. Nov. 99. 15. Che di spezial grazia mi facciate un dono, di non rifiutare, ne
avere a vile il piccol dono, ec. |
Esempio: | Cr. 1. 13. 2. Anche si prenda guardia di non avere a vile l'altrui dottrina.
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Esempio: | Dan. Conv. 1. Che per quello ogni cosa tiene a vile. |
Esempio: | M. V. 5. 25. Le fanno riputare a vile nel cospetto de' savi. |
Esempio: | Mart. Poes. 51. Per voi la libertà tenendo a vile. |
Definiz: | §. Vile: Timido, pauroso. Lat. timidus, pavidus. |
Esempio: | Fior. Virt. A. Mon. Puossi appropiare il vizio del timore alla lepre, che ella è
il più vile, e 'l più pauroso animale del Mondo. |
Esempio: | Pass. 19. Non voleva mostrare d'aver paura, ne esser tenuto codardo, ne vile.
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