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1) Dizion. 5° Ed. .
DERIVARE.
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DERIVARE.
Definiz: Att. Volgere e condurre, e propriamente a modo di rivo, da un corso di acque; Voltare, Diramare, o simili, riferito ad acque.
Dal lat. derivare. –
Esempio: Machiav. Disc. 57: Apollo e certi altri responsi dicevano, che quell'anno si espugnerebbe la città de' Vejenti che si derivasse il lago Albano.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 137: Affinechè nimici.... quella parte del fiume che va a Padova non potessero derivare nell'altra parte.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 4: E se non vi sia un rio che naturalmente corra, o fonte che del terreno o di sasso surga, o ramo di fiume che vi si possa derivare, facciasi un pozzo.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 25: Al quale [fosso], perch'era molto largo e profondo, aveva prima fatta levar l'acqua Maurizio con derivarla in altri siti più bassi.
Esempio: Castell. Acq. corr. 20: Si commettono ben spesso dall'ingegneri e periti errori di gran momento,... quando pensano e propongono, con derivare canali nuovi da fiumi grossi, scemare la misura dell'acqua nel fiume.
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 331: Cavarono una fossa;... poi dal fiume, un qualche dieci piedi lontano, vi derivaron l'acqua per un canaletto.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 76: Il giardiniere con fare il solco deriva l'acqua alle piante.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 21: Chi vorrà derivar acqua in usi privati, dovrà impetrarla e portarne al curatore l'epistola del principe.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Bemb. Asol. 39: E certamente.... egli ha in uno rivo derivate cotante bugie, e quelle così bene col corso d'apparente verità inviate dove gli bisognava, che senza dubbio assai acqua m'arebbe egli addosso fatta venire,... se ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 385: Potrebbe essere che questo sfogamento per avventura l'alleggerisse o la disponesse almeno a consolazione. Perciocchè ad una gran piena si ripara più facilmente a darle il suo corso che a farle ritegno. Avendo adunque derivato una parte dell'impeto suo,... potremo con manco difficoltà tentar di scemarlo.
Esempio: Segner. Crist. instr. Dichiar. 1: Quantunque in riguardo a molte di queste [anime], potrà apparire che il pascolo qui apprestato sia superiore alla loro capacità, contuttociò si vuol anche considerare, come i loro pastori son quelle madri che hanno loro tal cibo a cambiare in latte, smaltendolo prima in sè, con ruminare ciò che troveranno qui scritto, e con ripensarlo; e poi derivandolo, quasi molle sugo, nel cuore degl'idioti.
Esempio: E Segner. Crist. instr. Dichiar. 1, 241: Strepita.... il padre e la madre dappoi che il figliuolo è adulto; ma non siamo più in tempo.... Quel fiume che quand'era un rio potea derivarsi agevolmente per ogni verso, quando è già grande e gagliardo vuol seguitare in ogni modo la via che da sè si è fatta.
Esempio: Pindem. Poes. 142: Se del puro tuo fonte onda sì poca Io derivai nelle correnti d'Arno, Non m'accusar di poco vivo amore.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 11: Egli (il pensiero).... fin nel supremo cielo si specchia: nè v'è colasù bellezza che in lui non si rifletta, nè bontà ch'egli in sè non derivi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 187: Dovete con la vostra diligenza far la strada alla Grazia di Dio, derivandola con applicazione e con abbondanza nel cuore de' vostri giovani.
Esempio: Cesar. Vit. G. Cr. 1, 343: Questa grazia era nel divino decreto peculiarmente e primamente destinata agli Ebrei, da' quali poscia dovea essere derivata per tutto il mondo.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Trarre, Far muovere, Incominciare, riferito a ragionamento, discorso, o simili. –
Esempio: Tass. Pros. div. G. 1, 38: A questa ragione volendo io contradire, conviene che, per maggior intelligenza e chiarezza deIla verità, derivi da più alto principio il mio ragionamento.
Definiz: § IV. E per Cavare, Dedurre; pur figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 142: Ella.... ha letto tanti precetti, ha veduti tanti essempj, è passata per tanti altri infortunj, che può e deve per sè stessa.... derivare da tutti questi capi infiniti ed efficacissimi conforti.
Definiz: § V. E pure per Trarre, nel senso di Ricavare, Rilevare. –
Esempio: Vill. M. M. 528 M.: E ciascheduno (de' Comuni di Perugia e di Siena) tentò con sua ambasciata che piacesse al nostro Comune, per suo onore e grazia, loro volontà anullare, e ciò fare non volse perchè quasi o niente derivava da' ragionamenti fatti cogli ambasciadori de' detti Comuni.
Definiz: § VI. E per Trarre donde che sia e ricevere in sè, riferito ad acqua o ad altra cosa materiale; detto di cosa parimente materiale. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 366: Nel primo luogo che si trova alla destra erano insieme tre lavacri; il primo detto Bagno vecchio, più solenne degli altri; il secondo delle Donne, che deriva l'acque dal primo, e il terzo dei Sani.
Definiz: § VII. Term. di Medicina. Riferito ad umori, vale Sviare da una data parte o punto del corpo, Far volgere altrove, Impedirne l'affluenza. –
Esempio: Red. Cons. 1, 109: Sarebbe necessario preparare ed evacuare questi umori, derivargli e revellergli alle parti alle quali la natura è solita di mandargli.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 203: In tutti questi casi è manifesto che conviene il muovere e risolvere gli umori fermi e assodati,... il ridurre a conveniente equilibrio la massa umorale,... ed il rivellere o allontanare dalle parti troppo piene, e il derivare e accumulare nelle mancanti.
Definiz: § VIII. Term. de' Grammatici. Riferito a parole, forme grammaticali, o simili, vale Dedurne l'origine da altre, Dire che hanno origine da quelle. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 369: Santo Domenico fu nominato per ispirazione divina Domenico, che è nome possessivo che si deriva da questo nome dominus, secondo che dice lo Grammatico.
Esempio: Car. Apol. 160: Se la regola grammaticale si devesse mettere in pratica, senza consulta de l'uso, nel modo che voi derivate da Pigmeo, Pigmaica, s'arebbe da Filisteo a derivare Filistaica.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 394: Io deriverei questa voce (allibbito) più tosto dall'ebraico lib, cuore.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 272: Per le più volte e più vicinamente io deriverei.... tal pronome da, ec.
Definiz: § IX. E pur riferito a parole, e detto della lingua stessa alla quale appartengono, o del popolo che la parla, vale Trarre, Formare, da altre parole o forme grammaticali. –
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 258: Così da Anche (Ancus), antichissimo nome in Italia, si derivò.... Ancharius, da Plancu (forse laconicamente Plancur).... Plancorius.
Esempio: E Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 272: Gli Umbri dallo stesso tema derivarono il loro dimostrativo più strettamente.
Definiz: § X Neutr. ed anche, ma più che altro nel linguaggio poetico, in forma di Neutr. pass. derivarsi Discendere o Spiccarsi, e propriamente a modo di rivo, Scaturire, Aver origine; ed anche semplicemente Correre, Scorrere; detto di acque. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Sovra una fonte che bolle e riversa Per un fossato che da lei deriva.
Esempio: E Dant. Inf. 14: Se il presente rigagno Si deriva così dal nostro mondo, Perchè ci appar pure a questo vivagno?
Esempio: E Dant. Purg. 33: Ma vedi Eunoè che là deriva.
Esempio: Petr. Rim. 2, 276: L'oliva è secca; ed è rivolta altrove L'acqua che di Parnaso si deriva; Per cu' in alcun tempo ella fioriva.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 823: Eunoe; questo è lo nome del fiume che corre inverso mano destra;... che, cioè lo quale; là, cioè in quello luogo; deriva, cioè fa lo corso suo.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 51: Un picciol piano Chiuso tra colli alquanto è fuor di via: E in lui d'alto deriva, e lento e piano Tra pianta e pianta un fiumicel s'invia.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 38: E veder ponno onde il Po nasca, ed onde Idaspe, Gange, Eufrate, Istro derivi.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 13: Come in torrenti dall'alpestri cime Soglion giù derivar le nevi sciolte.
Definiz: § XI. Per similit. e poeticam.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 8: Agghiacciato mio cor, chè non derivi Per gli occhi, e stilli, in lagrime converso?
Definiz: § XII. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Cotal fu l'ondeggiar del santo rio, Ch'uscì del fonte ond'ogni ver deriva.
Esempio: E Dant. Parad. 30: Chinandomi all'onda Che si deriva perchè vi s'immegli.
Esempio: E Dant. Conv. 244: Suo essere piace tanto a chi gliele dà, dal quale siccome da fonte primo si deriva, che ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 122: L'ondeggiar del santo rio; cioè lo parlare della santa Teologia;... lo qual rio uscitte della fonte viva, cioè della sapienzia increata, ond'ogni ver deriva; cioè dal quale fonte vivo ogni vero descende in noi omini.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 794: All'onda; cioè al fiume indeficiente della grazia d'Iddio, Che si deriva; cioè la quale onda descende da Dio e distendesi nelle sue creature.
Esempio: Bemb. Rim. 18: O del mio bene e mal sola radice, O fonte onde 'l mio stato si deriva.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 136: Come da voi, vivo fonte d'amore, Là onde ogni virtù deriva e viene, Discese in noi quel bel valore interno, Così ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 316: Essendo il peculio di cui parliamo (delle Indulgenze) sotto il dominio di Cristo da cui deriva, non può il Vicario di Cristo, qual dispensatore fedele, disporne in altro che in ciò che torni a gloria del suo Padrone.
Definiz: § XIII. Per estensione, dicesi di altre cose materiali, effetti o fenomeni naturali, pure per Aver origine, Originarsi, Aver proprio principio. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 44: I lumi sono di due nature: l'uno si domanda originale; e l'altro derivativo. L'originale dico essere quello che deriva da vampa di fuoco, o dal lume del sole o aria.
Esempio: Biring. Pirotecn. Proem. 1: Han figurato un arboro grande tutto ramoso, piantato dentro nel mezzo de la basa d'un monte, e che dal gambo suo principale derivino diversi rami, qual grosso e qual sottile.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 249: Dia una fregata sola per diritto col dito sopra detta parte untuosa, che subito vederà derivare un raggio dritto ad imitazion della chioma della cometa.
Definiz: § XIV. E detto di cose immateriali, nel medesimo senso; ed altresì per Esser causato, prodotto, e simili. –
Esempio: Morell. Cron. 253: Questo fu il primo danno che noi ricevemmo, d'esser piccoli rimasi sanza padre; e da questo primo derivò il secondo, che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 44: Ma Bradamante offesa più ne resta, Che colei vede, onde il suo mal deriva.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 72: Tarde non furon già queste preghiere Che derivar da giusto umil desio.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 92: La notte a me fatale Ed alla patria mia che giacque oppressa, Perdei più che non parve: e 'l mio gran male Non ebbi in lei; ma derivò da essa.
Esempio: E Tass. Dial. 1, 361: Quella fama che peraventura non poteva derivar dal mio valore,... è derivata da le mie sciagure.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 176: Potrei stare in dubbio, se l'instanza, che ella mi fa,... derivasse.... da zelo e timore;... o pure se, ec.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 183: Primo autor de' mali di Fiandra, e che più d'ogni altro ne meriterebbe la pena, per esserne più da lui che da ogni altro derivata la colpa.
Esempio: Segner. Mann. magg. 21, 5: Abbi sempre teco Giesù,... invocalo, adoralo,... perchè da questo ha da derivarti ogni bene.
Esempio: Forteguerr. Cap. 193: Nidalmo, onde deriva Questa tua voglia di star per le tome?
Definiz: § XV. In particolare dicesi di giudizio, o simile, che alcuno trae da fatti o da principj posti innanzi, e vale Dedursi, Venire per conseguenza.
Definiz: § XVI. Detto di persona, vale Discendere per generazione, se riferito a maggiori; o Provenire, se al luogo nativo o d'origine. –
Esempio: Guar. Past. fid. Prol.: Quell'antica mia terra ond'io derivo.
Definiz: § XVII. Term. de' Grammatici. Dicesi di parole o di forme grammaticali; e vale Avere la propria origine, Essere originate, da altre. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 394: Vedi ancora il Menagio alla voce Allibbire, il quale la fa derivare dall'inusitato livius, donde è lividus.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 257: Da Mamercus derivò a' posteri il cognome pur di Mamercus; ma da Pompo fecero il nome Pomponius.