1)
Dizion. 5° Ed. .
GABBO.
Apri Voce completa
pag.8
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GABBO. Definiz: | Sost. masc. Burla, Beffa, Giuoco, Scherzo, ed altresì, con più grave senso, Inganno; ma è voce che oggi vive solamente nelle locuzioni e maniere le quali si noteranno nei paragrafi successivi. |
Provenz. gab, guap, gap; ant. franc. gab; ant. spagn. gab; portog. gabo; nordico gabb. – Esempio: | Dant. Rim. 95: Peccato face chi allor mi vide, Se l'alma sbigottita non conforta, Sol dimostrando che di me gli doglia, Per la pietà che 'l vostro gabbo uccide, La qual si cria, ec. | Esempio: | Senec. Pist.: Perchè mi vai tu faccendo questi gabbi? E' non è tempo di giucare. | Esempio: | Fr. Galg. Ord. Mess. 7: Lo càmicio, lo quale si mette il prete dopo l'amitto, significa lo vestimento bianco, lo quale fece Erode in gabbo e in dirisione a Gesù Cristo. | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 1, 9: Tu m'intraversi, e poi vuoi ch'io medesmo Del gabbo mio nutrisca il tuo sollazzo. |
Definiz: | § I. A gabbo, e Per gabbo, posti avverbialm., valgono Per ischerno, Per derisione, A fine di pigliarsi giuoco; ed anche Per ischerzo, Per giuoco; ma sono maniere oggi non molto comuni. – | Esempio: | Nov. ant. B. 95: E quand'egli l'ebbono armato, ed apparecchiato d'ogni cosa, il condussono verso il Gallo, il quale follemente si gioiva, e per gabbo traeva fuori la lingua (qui in ischerzo). | Esempio: | Liv. Dec. 1, 19: Alcuni dimandavano gli ambasciadori per gabbo e per dispregio, s'egli aveano fatta alcuna casa di rifugio alle femine. | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 1, 55: E ricevette a gabbo [Socrate] da Xantippe sua moglie molte molestie. | Esempio: | Salv. Avvert. 1, 282: E quando pure sforzar si vogliono o da vero o per gabbo, il c e 'l g in suono vicino a quel della s e del c, o quel della s e del g, mal lor grado son trasportati; scipolla, fansciullo, mansgiare e sgiusgiola, che è quasi natio a' Franceschi. | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 4, 2: Ma chi talor tentolla, ella si vede Cruda e sdegnosa, e collo sguardo bieco Minacciatrice, o poco grata almeno, O menzoniera, e che n'alletta a gabbo. | Esempio: | E Buonarr. Cical. III, 1, 33: Gli scolari studianti logica, ghiribizosi, fur loro d'attorno con molte baie, proponendo loro a gabbo diversi argomenti sofistici. |
Definiz: | § II. Fare checchessia gabbo ad uno, vale Ingannarlo, Tradirlo, per lo più figuratam. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 9: Nè anco a messer Piero avete in questo caso a prestar fede, perchè l'affezione gli fa gabbo alla verità. |
Definiz: | § III. Farsi gabbo di una persona o di una cosa, vale Burlarsene, Farne beffe, Pigliarla in ischerzo, e con più grave senso Schernirla; ma è maniera non molto comune. – | Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 2, 13: Chè ciascun (amante) della sua (donna) gabbo si fae. | Esempio: | Nov. ant. B. 82: Disseli tutto il fatto; il signore se ne fece gabbo. | Esempio: | Liv. Dec. 1, 157: I Consoli medesimi si facevano gabbo di loro povertà. | Esempio: | E Liv. Dec. 2, 296: Appresso ciò pensava ciascuno in suo cuore al giogo de' nemici, e 'l gabbo e 'l giuoco che di loro si doveano fare, e l'orgoglioso riguardo. |
Definiz: | § IV. Pigliare a gabbo o in gabbo, Prendere a gabbo o in gabbo, ed anche Tenere, a gabbo o in gabbo, o, come anche trovasi, in gabbo, vale Pigliare, Prendere, a giuoco, in ischerzo; anche figuratam. – | Esempio: | Liv. Dec. 1, 273: Nè non prendeano mica le leggi a gabbo, anzi dirizzavano loro costumi a guardarle. | Esempio: | Dant. Inf. 32: Chè non è impresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo. | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 37: E quello in festa ed in gabbo preso, mise mano in altre novelle. | Esempio: | Dat. Oraz. Cr. 31: Mettono in burla questa Accademia, cioè a dire la sede dell'eloquenza e della eleganza toscana, quasi che il bene scrivere e il correttamente parlare sia da prendere a gabbo. | Esempio: | E Pref. Pros. fior. 46: Ma il tacciare di balordaggine tanti e tanti grand'uomini, non è mica impresa da pigliare a gabbo. | Esempio: | Salvin. Teogn. 9: L'un l'altro inganna, e il prende a gabbo, e ride. | Esempio: | E Salvin. Teocr. 141: Co' Tindaridi sì l'imprender guerra Non è faccenda da pigliare a gabbo. | Esempio: | Vallisn. Op. 2, 241: Forte argomento, e da non prendersi a gabbo, è il pensato da alcuno, ec. | Esempio: | E Vallisn. Op. 2, 481: La quale [fabbrica dei nervi] adulterata una volta, e stranamente viziata, si prende, per così dire, a gabbo ogni nostro rimedio. | Esempio: | Targ. Viagg. 10, 180: Questa non era impresa da prendersi a gabbo. |
|