Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SCHIZZO
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SCHIZZO.
Definiz: Lo schizzare; e anche Quella macchia di fango, d'acqua, o d'altro liquore, che viene dallo schizzare. Lat. aspergo, nota, vel labes lutea, coenosa.
Esempio: Bocc. nov. 55. 6. Tutti molli veggendosi, e per gli schizzi, che i ronzini fanno co' piedi in quantità, zaccherosi.
Definiz: §. I. Schizzo, il diciamo anche per Minimissima particella di checchessia, come:
Esempio: Esempio del Compilatore Io non vo' questo schizzo.
Definiz: §. II. Schizzo, termine di pittura, e vale Spezie di disegno senza ombra, e non terminato. Lat. graphis. Gr. γραφίς.
Esempio: Bern. rim. 1. 67. Serbate questo schizzo per un pegno, Fin ch'io lo colorisca, e lo riscuota.
Esempio: Copp. rim. burl. 2. 31. Quest'è un esempio, un schizzo, un'ombra, un zero (quì per similit.)
Esempio: Tac. Dav. perd. eloq. 419. Finito nò ec. ma cominciato pare a me, a fattone un po' di schizzo (il T. Lat. ha vestigia ac lineamenta quaedam ostendisse videaris)