Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUNATICO
Apri Voce completa

pag.514


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LUNATICO.
Definiz: Add. Che di tempo in tempo soffre d'alterazione nel cervello, secondo il variar della luna; od anche, Che soffre di mal caduco, poichè l'epilessia si chiamò pure Mal lunatico. Usato spesso in forza di Sost.
Dal lat. lunaticus. –
Esempio: Bibb. N. 9, 27: E offerivano a lui tutti gli infermi di varie infermità, e tenuti da' tormenti, e quelli che avevano li demonj, e' lunatici, e' paralitici; ed egli li sanava.
Esempio: E Bibb. N. 99: Signore, abbi misericordia del mio figliuolo, imperò ch'egli è lunatico, ed è malamente tormentato; onde spesse fiate cade nel fuoco, e frequentemente nell'acqua.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 18: Che sarà de' furiosi, lunatici, e che hanno il mal maestro?
Esempio: Fior. Virt. 76: È la pazzia continova, come sono coloro che sono palesi matti. Si è pazzia a tempo, che viene a certe lunazioni, poi se ne va, e questi si chiamano lunatici.
Esempio: Pulc. L. Morg. 13, 61: Disse il Pagano: egli è pazzo e lunatico, E so quel che sa far colla zampetta.
Esempio: Bern. Orl. 41, 49: Vedendosi egli a quel modo legare Per lunatico e pazzo, pianamente La collera comincia a raffrenare.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 5: Non gli par bene (al medico che ha in custodia i pazzi) il far far moto alcuno A quei cervei lunatici, A schivar loro alterazion maggiore.
Esempio: Red. Lett. M. 49: Io ho per lunatico, e lui e loro e esso e essi, che predicano le baie di quel freddo onnipotente ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 386: A quei cervei lunatici. Lunatici; σεληνιακοί, presi dalla luna.
Esempio: Martin. T. N. 1, 164: Signore, abbi pietà di mio figlio, perchè è lunatico e soffre molto.
Definiz: § I. Prendesi comunemente per Di cervello poco fermo, Fantastico, Stravagante. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 207: Che maladetto sia chi mai maritò nessuna femmina ad alcuno dipintore, che siete tutti fantastichi e lunatichi, e sempre andate inebbriando e non vi vergognate.
Esempio: Poliz. Rim. C. 315: Mille volte in cocca in cocca Ha condotto già la pratica; Poi fantastica e lunatica Piglia qualche grillolino.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 1, 2: Li gran maestri Son lunatichi, e vogliono a lor posta I passatempi.
Definiz: § II. E detto di sentimento, pensiero, atto, qualità morale, e simili, per Da persona lunatica, Strano, Bizzarro. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 246: Che pensier stravagante e che lunatica Voglia è mai questa?
Esempio: Giust. Vers. 32: Certa lunatica Stiticheria Copra l'invidia Di vecchia arpia. Che in mezzo secolo Non s'è cavata Nemmen la smania D'esser tentata; E nella noia Di quattro mura Si tappa al vizio Che non la cura.
Definiz: § III. Detto di scrittore, ingegno, o simili, per Capriccioso, Bizzarro. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 112: Luciano.... viaggiò una volta col suo cervello veramente lunatico fin nella luna.
Definiz: § IV. Scherzevolmente, per Proprio della luna, Attenente alla luna, Procedente dalla luna, e simile. –
Esempio: Red. Lett. M. 49: Predicano le baie di quel freddo onnipotente del lume lunatico.
Esempio: E Red. Lett. M. 90: Ma non voglio.... inghiottire quel freddo lunatico, agghiacciatore dell'universo.
Definiz: § V. E per Che avviene nel mondo della luna, Proprio del mondo della luna. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 113: E' par che voglia dire, che.... cotesti buon'uomini.... la ragione di chiamare uteri le polpe delle nostra gambe, la cavassero da codesta bella notizia di questo ingravidamento lunatico.
Definiz: § VI. Trovasi per Breve e variabile come il corso della luna, Che dura quanto un corso di luna, Transitorio. –
Esempio: S. Ag. Solil. 37: Ma li peccati miei hanno fatto divisione tra me e te, e fra le tenebre e la luce,... e fra la mia vita lunatica e la tua sempiternale.
Definiz: § VII. Trovasi in forza di Sost., per Osservator della luna, Persona intendente del corso e delle influenze di essa. –
Esempio: Buonsign. Allegor. Metam. R. 207, 16: Costui fu il maggiore e 'l migliore lunatico che mai fosse.
Definiz: § VIII. Più lunatico dei granchi. –
V. Granchio, § XI.