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Dizion. 5° Ed. .
ELEGANZA.
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pag.79
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ELEGANZA. Definiz: | Sost. femm. Astratto di Elegante. L'essere elegante; Dote dello stile o dei componimenti, che consiste in quel non so che di grazioso e di piacente, il qual nasce dalla scelta delle voci più proprie, più belle ed espressive, e dal leggiadro collocamento loro nel discorso. |
Lat. elegantia. ‒ Esempio: | Ricc. A. M. Om. volg. Pref. 3: I fastidiosi critici.... in San Basilio nulla han trovato che gli offenda; tutti unitamente si sono accordati ad ammirar l'eloquenza polputa, la dottrina sana, l'eleganza non affettata. | Esempio: | Targ. Viagg. 2, 87: Della situazione e del clima di Pisa ha trattato diffusamente Gio. Batista Cartegni.... Meglio poi d'esso, e con somma eleganza e dottrina, ne ha discorso il chiar. Antonio Cocchi. | Esempio: | Giord. Op. 2, 101: La materia di questa mia raccolta debbono essere: Cose istoriche, scientifiche, filosofiche, erudite; elette per utilità e per eleganza tra le scritture che meno son divulgate. |
Definiz: | § I. E riferito a locuzioni, frasi, lingua e simili, vale Sceltezza, Bellezza. ‒ | Esempio: | Dat. Obbl. Ling. 4: Idioma che di dolcezza e d'eleganza non cede al sicuro ad alcuna delle lingue vive. |
Definiz: | § II. E in senso concreto, per Frase, Locuzione, elegante. ‒ | Esempio: | Allegr. Lett. ser Poi 3: Generatisi per lo più dal severo proferir delle Ciceroniane eleganze appiccate loro addosso con la sciliva. |
Definiz: | § III. E riferito a opera d'arte; ed altresì a modi, maniere, portamento e simili di una persona, ed anche alla persona stessa, vale Avvenentezza. ‒ |
Definiz: | § IV. E riferito al modo di vestire, vale Accuratezza e buon gusto nell'abbigliamento della persona. |
Definiz: | § V. E in senso non buono, per Maniera ricercata di parlare o di trattare. ‒ | Esempio: | Franz. M. Rim. burl. 2, 121: Mutansi le persone per usanza, Parlasi in terzo al modo cortigiano Con tanto stomachevole eleganza. | Esempio: | Giust. Vers. 26: Difatti esilia Da questa stanza La parte mimica dell'eleganza. |
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