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ESECRANDO.
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ESECRANDO.
Definiz: Add. Da doversi esecrare.
Dal lat. exsecrandus. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Ne' cuori dove alligna il pentimento, Dio perdona ogni misfatto più esecrando.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 37: Voi parimente sentirete la pena dell'esecranda sceleratezza.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 11: Gli amicissimi maghi Molto vicini avean l'oro e l'argento, Gli esecrandi abituri sotto terra.
Esempio: Vai Rim. 46: D'altro si tratta, che d'incendio d'Ilio, O di cena esecranda.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 108: Pena che deve renderli (i bestemmiatori) a tutti esosi, a tutti esecrandi, più di qualunque altro genere di malvagj.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 419: O di colpa esecranda Formidabil vendetta!
Esempio: Alf. Trag. 1, 44: Prezzo esecrando di esecrando aiuto, Prestato al figlio incontro al padre.
Esempio: Manz. Poes. 86: Vi fondava un regno, Che un'esecranda ora d'infamia ha spento.
Definiz: § I. E usato come contrario di Sacro; Sacrilego: detto così di cosa come di persona. ‒
Esempio: Car. Eneid. 2, 59: E parte accolti Facean mirando al gran destriero intorno Meraviglie e discorsi: e chi per sacro, E chi per esecrando il voto e 'l dono Avean di Palla.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 31: Belo, Ch'esecrando pensò stolto d'opporre Allo rocche del ciel l'infame torre.
Definiz: § II. In forza di Sost. Ciò che è esecrando, Cosa esecranda. ‒
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 391: Quindi.... va cercando (parla del ricco sfrenato) qualche inusitato piacere.... Ma finalmente.... s'invaghisce o dell'impossibile o dell'esecrando; perchè non vede in altri oggetti la bramata novità.