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RAMO.
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RAMO.
Definiz: Parte dell'albero, che deriva dal pedale, e si dilata a guisa di braccio, sul quale nascon le foglie, e i fiori, e si producono i frutti. Lat. ramus. Gr. κλάδος.
Esempio: Bocc. nov. 60. 9. Il quale era più vago di stare in cucina, che sopra i verdi rami l'usignuolo.
Esempio: Petr. son. 217. Come già fece, allor che i primi rami Verdeggiar, che nel cor radici m'hanno.
Esempio: Dant. Purg. 32. Men che di rose, e più che di viole Colore aprendo, s'innovò la pianta, Che prima avea le ramora sì sole.
Esempio: E Dan. Par. 26. Che l'uso de' mortali è come fronda In ramo, che sen va, ed altra viene.
Esempio: Ovvid. Metam. Colle ramora piene di molti anni.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E avevavi un albuscello dall'un lato, che avea le ramora basse basse, e le foglie spesse.
Esempio: Pallad. Lo ramo lieto, verde, e sterile nello mezzo dell'ulivo si dee tagliare, siccome nimico di tutto l'albero.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 34. Dietro sale una selva con alte ramora.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Sagg. nat. esp. 66. Scelgasi un cannel di cristallo ec. sicchè torni co' suoi duoi rami ec.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 128. Ramo dell'oro vien nominato il diamante da quel divino filosofo.
Esempio: Red. esp. nat. 87. Se le corna non cadessero ogni anno a' cervi, sarebbe impossibile, che elle potessero crescer di rami.
Esempio: E Red. esp. nat. 88. Il numero de' rami, o palchi (delle corna) varia, secondo l'età. In Toscana per lo più i cervi vecchi sogliono avere sei, o otto rami per corno.
Definiz: §. II. Per quei Rivi, o quelle Parti de' maggiori fiumi, che si staccano dal lor letto, e spandonsi a guisa di rami d'albero. Lat. cornua.
Esempio: G. V. 11. 139. 2. La nostra oste, non potendo aver la battaglia, passarono due rami del fiume del Serchio; il terzo ramo era sì ingrossato per acqua ritenuta per li nimici, e pioggia cominciata, che la sera non potero passare.
Esempio: Tesorett. Br. Così serva suo filo, Ed è chiamato Nilo, D'un suo ramo si dice, Ch'è chiamato Calice.
Definiz: §. III. Per Ischiatta. Lat. soboles, stirps.
Esempio: Filoc. 1. 2. Ancora un picciol ramo della ingrata progenie era, il quale s'ingegnava di rinverdire le seccate radici del suo pedale.
Esempio: Dant. Purg. 7. Rade volte risurge per li rami L'umana probitade (cioè: per li discendenti)
Esempio: Pataff. 6. Non ha ramo, nè razza chi biscazza.
Definiz: §. IV. Avere un ramo di pazzo, o di pazzía, o simili, si dice del Mostrare in qualche azione poco senno.
Esempio: Capr. Bott. 5. 86. Sappi Giusto, che ogni uomo n'ha un ramo ec. ma ecci questa differenza da' savj a' matti, che i savj lo portan coperto, e i pazzi in mano, di sorte, ch'e' lo vede ognuno.