1)
Dizion. 4° Ed. .
FACCENDA
Apri Voce completa
pag.328
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
FACCENDA.
Definiz: | Cosa da farsi, Affare. Lat. negocium. Gr. πρᾶγμα. |
Esempio: | Bocc. introd. 25. Per la qual cosa essi ec. di niuna lor cosa, o faccenda
curavano. |
Esempio: | E Bocc. nov. 73. 9. Lasciata ogni altra sua faccenda, quasi
correndo n'andò a costoro. |
Esempio: | Cron. Morell. Or comechè questa paia loda di picciola
faccenda. |
Definiz: | §. I. Per Cosa assolutam. Lat. res. |
Esempio: | Bern. rim. 64. Io ho sentito dir tante faccende Della traduzion di quel secondo
Libro. |
Esempio: | Gal. Sist. 88. Ammettasi, che arditamente rispondesse ciò potere essere benissimo
ne i corpi celesti, che sono altre faccende, che questi nostri elementari impuri, e fecciosi. |
Esempio: | Red. lett. 1. 9. Chi legge questa faccenda, cuculia i Fiorentini, e dice, che non
s'intendono del buon pesce. |
Definiz: | §. II. Mettere in faccenda, e Dar faccenda, vale Dar da fare. Lat.
occupare. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 5. Mise la vecchia in faccenda per tutto il giorno. |
Esempio: | Agn. Pand. Se a uno, o più sarà data faccenda, alla quale egli sia inutile, e
disadatto. |
Definiz: | §. III. Far faccende, vale Aver che fare, Operare assai. Lat. satagere,
peragere. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 16. 20. Ma quei due cavalier senza paura Fanno faccende, e non dicon
parole. |
Esempio: | E Ber. Orl. 3. 7. 13. E per incanto gran faccende fanno,
Ch'ogni disegno a lor voglia riesce. |
Definiz: | §. IV. Uomo da faccende, Persona, o simili da faccende, vale Valente,
atto a far faccende. Lat. rebus gerendis idoneus. |
Esempio: | Stor. Eur. 7. 153. Oltre a questo, conoscendolo da faccende, e nella milizia
massimamente ec. gli dette per donna una sua figliuola, che aveva, detta Lucarda. |
Definiz: | §. V. Ser faccenda, si dice ad Uomo, che volentieri s'intriga in ogni cosa; che si dice anche
Faccendiere, e Faccendone. Lat. ardelio,
operosus. Gr. πολυπράγμων. |
Definiz: | §. VI. Dio mi guardi da chi non ha se non una faccenda; detto proverb. perchè quel tale mai non
parla d'altro, e sempre con essa importuna altrui. |
|