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1) Dizion. 5° Ed. .
CARDUCCIO
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Dizion. 5 ° Ed.
CARDUCCIO.
Definiz: Diminut. di Cardo. Rampollo o pollone della pianta del Carciofo, da servire a nuove piantazioni o da mangiarsi cotto; che coricato sotterra e legato, è pur buono a mangiare, e si chiama più comunemente Gobbo. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 88: I carducci vanno posti a squadre, distanti almeno due braccia fra di loro.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 8: Questi cesti o cesto o carduccio, dopo dieci o dodici giorni si piega a terra quanto sia possibile, senza staccarlo dal ceppo, e dopo tre o quattro giorni s'involge con paglia e si lega, e dopo un mese o quaranta giorni sarà un perfetto gobbo.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 10: Quando le piante dei carciofi hanno tre o quattr'anni, germogliano da una stessa radice più polloncelli, detti volgarmente carducci.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 11: Più perfetti poi riescono i gobbi quando si traggono da piante di carciofi vecchie e stracche, coll'unica avvertenza di piegar loro intorno due o tre dei detti carducci più rigogliosi senza tagliarli, e poi ricoprendoli con la terra.