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1) Dizion. 4° Ed. .
CHIAMARE.
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CHIAMARE.
Definiz: Dire ad alcuno, che venga, o Nominarlo, affine ch'e' risponda. Lat. vocare. Gr. καλεῖν.
Esempio: Dant. Inf. 2. E donna mi chiamò beata, e bella.
Esempio: Bocc. nov. 14. 9. Il misero Landolfo, ancora che molte volte il dì davanti, la morte chiamata avesse ec.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 20. Andreuccio, non rispondendogli il fanciullo, cominciò più forte a chiamare.
Esempio: Petr. son. 5. Quando i' muovo i sospiri a chiamar voi, E 'l nome, che nel cuor mi scrisse Amore.
Esempio: E Petr. canz. 11. 2. Non spero, che giammai dal pigro sonno Muova la testa, per chiamar ch'uom faccia.
Esempio: E Petr. 21. 3. Poi piacque a lui, che mi produsse in vita, Chiamarmi tanto indietro dagli scogli, Che almen da lunge m'apparisse il porto.
Definiz: §. I. Chiamare a se alcuno, s'intende del Permettere, che fa Dio, che alcuno parta di questa vita.
Esempio: M. V. 11. 26. tit. Come Iddio chiamò a se Papa Innocenzio.
Esempio: Bocc. nov. 1. 32. Se pure avvenisse, che Iddio la vostra benedetta, e ben disposta anima chiamasse a se.
Definiz: §. II. Per Nominare, Appellare. Lat. appellare, nominare, dicere. Gr. ὀνομάζειν.
Esempio: Bocc. Introd. 20. Una maniera di beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevano becchini.
Esempio: E Bocc. 30. Quella, che di più età era, Pampinea chiameremo.
Esempio: Dant. Inf. 14. Una montagna v'è, che già fu lieta D'acque, e di fronde, che si chiamò Ida.
Esempio: Petr. son. 180. Ho già il più corso Di questa morte, che si chiama vita.
Esempio: E Petr. cap. 1. Quest'è colui, ch'il mondo chiama Amore.
Definiz: §. III. Per Eleggere. Lat. vocare, eligere. Gr. καλεῖν, προκρίνειν.
Esempio: Cap. Comp. discip. 9. I capitani, consiglieri ec. chiamino uno della compagnia, discreto, e sofficiente, in camarlingo a ricevere, e pagare i danari.
Esempio: G. V. 5. 1. 1. Questi, rimesse le boci degli Elettori in lui, chiamò se medesimo.
Esempio: E G. V. 7. 50. 2. Incontanente i cardinali furono rinchiusi, e addì 20. del detto Gennaio chiamarono Papa Innocenzio nato di Borgogna.
Esempio: Pecor. g. 4. nov. 2. Essendo i cardinali stati quì da nove mesi rinchiusi, e costretti da i Perugini, acciocchè chiamassero un Papa ec. disse il Gaetani: noi facciamo un gran male a non chiamare Papa.
Definiz: §. IV. Per Chiedere, Domandare. Lat. poscere, flagitare. Gr. ἐξαιτεῖν .
Esempio: Dant. Purg. 29. Cagion mi sprona, ch'io mercè ne chiami.
Esempio: E Dan. rim. 24. A cui io grido, Mercè chiamando, ed umilmente il priego.
Esempio: Rim. ant. Guitt. 96. Onde vi prego, e chiamovi mercede, Che m' perdonate, s'eo aggio fallato.
Esempio: E Rim. ant. Guitt. 101. Ciò, che merzè chiamare Non avería di far mai signoraggio.
Definiz: §. V. Chiamare, si dice il Nominare a' dadi il punto, che uno vorrebbe. Lat. vocare, Ovid.
Esempio: Com. Purg. 6. Se io non avessi chiamato undici, non avrei io perduto.
Definiz: §. VI. Chiamare la carta, al giuoco della bassetta, vale Nominar la carta, sopra della quale si vuol giuocare.
Definiz: §. VII. Chiamar fuori alcuno, vale Chiamarlo a battersi, Sfidarlo. Lat. provocare. Gr. προκαλεῖσθαι.
Definiz: §. VIII. Chiamarsi per contento, e Chiamarsi contento, o simili, vale Dire d'essere soddisfatto, o simili. Lat. acquiescere, nihil ultra exigere. Gr. ἐπαναπαύεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 68. 11. Sì di quello d'Arriguccio medesimo la sovvenne, che ella si chiamò per contenta.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 6. Acciocchè io mi possa della vostra promessionre chiamar contento, come voi della mia vi potrete chiamare.
Esempio: Filoc. 2. 297. Oimè, iniqua fortuna, maladetta sie tu, or non ti potevi tu chiamar sazia delle mie avversità?
Esempio: Ar. Fur. 14. 62. Onorò il cavaliere, e la donzella Tanto, che si chiamar da lui contenti.
Definiz: §. IX. Chiamarsi offeso, vale Tenersi offeso.
Esempio: Ar. Fur. 21. 33. Fors'egli, che da me si chiama offeso, S'avvedrà poi d'avermi fatto torto.
Definiz: §. X. Chiamarsi vinto, vale Confessare di esser vinto.
Esempio: Ar. Fur. 33. 52. Nè per questo si rende, e chiama vinto.
Definiz: §. XI. Chiamarsi obbligato, vale Tenersi obbligato.
Esempio: Ar. Fur. 40. 51. E si chiamò obbligato alla fortuna.
Definiz: §. XII. E Chiamarsi una cosa da alcuno, vale Riconoscerla da lui. Lat. alicui acceptum referre. Gr. τὴν αἰτίαν τῶν ἀγαθῶν εἰς τινὰ ἀναφέρειν.
Esempio: Dant. Purg. 7. E questo vuole Quei, che la dà, perchè da lui si chiami.
Definiz: §. XIII. Chiamare a cena, o a desinare, vale Invitare a cena, o a desinare. Lat. ad coenam vocare. Gr. εἰς τὸ δεῖπνον καλεῖν.
Definiz: §. XIV. Chiamare alla corte, o in giudizio; vale Convenire, Citare. Lat. in ius vocare, in ius aliquem convenire. Gr. δικάζεσθαι.
Esempio: Salv. Spin. 1. 1. Siete forse chiamato in giudizio?
Definiz: §. XV. Chiamare a' conti, vale Strignere, e Sforzare a render conto. Lat. ad calculos vocare. Gr. λόγον ζητεῖν παρά τινος.