Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MESCIROBA
Apri Voce completa

pag.148


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MESCIROBA.
Definiz: Sost. femm. Vaso di metallo o di vetro da versare l'acqua per lavarsi le mani. Oggi più comunemente Mesciacqua. –
Esempio: Intellig. 67: Vasella d'oro e non d'altro metallo (sono nella sala da pranzo del palazzo), Orciuoli e mescirobe di cristallo.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 59: Ancora vi si fa (in Damasco) grande quantità di bacini e mescirobe d'ottone, e propriamente paiono d'oro, e poi ne' detti bacini e mescirobe vi si fanno figure e fogliami e altri lavorii sottili in ariento, ch'è una bellissima cosa a vedere.
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 75: Bacini, o mescirobe, di ottone, o d'altro, vecchie, ec.
Esempio: Land. Diar. 12: Fugli donato la casa del Patriarca,... due mescirobe d'ariento ec.
Esempio: Varch. Stor. 3, 263: Fra le molte cose che tutto il giorno gli eran donate, si trovarono sessanta bacini d'ariento colle loro mescirobe.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 510: I vetrai fanno diversi lavori, come sono bicchieri.... mescirobe, ampolle, bacini, ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 161: Era l'uso comune delle tavole e lo apparecchio delle credenziere, candellieri, e, per dar l'acqua alle mani, bacini e mescirobe, ogni cosa d'ottone, ma con un cotal piccolo tondetto d'ariento nel mezzo del bacino e nel coperchio della mesciroba.
Esempio: Salvin. Iliad. 670: Quella a lui dappresso Si feo ancella, in man la bacinella Tenendo insieme colla mesciroba.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 11: Mesciroba, che pare che sia fatto dal mescere, pure è dall'arabo, come con sode ragioni si prova dal nostro incomparabile Sollevato; e vale Vaso attenente a bevanda; benchè 'l tragghiamo ad altr'uso e ad altro significato.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 48: Sono del genere di quei vasi che chiamavano urcei, con un solo manico ben fatto, sull'andare delle moderne mescirobe e de' boccali.
Definiz: § E di gen. masc. Usasi oggi a denotare più particolarmente Quel vaso, per lo più d'argento, di forma simile al mesciacqua, ma più snella, il quale serve per dar l'acqua alle mani ai prelati, come arcivescovi, vescovi ec., nelle sacre funzioni.