Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DISPERARE.
Apri Voce completa

pag.612


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DISPERARE.
Definiz: Neutr. ed anche in forma di Neutr. pass. disperarsi Perdere la speranza, Non avere più speranza; ed altresì Esser privo, Mancare, di speranza: detto così di persona, come, in modo figurato, di cuore, animo e, poeticam., di alcuna qualità morale, e simili. Usasi tanto assolutam., quanto congiunto con un Infinito mediante la particella Di, espressa o sottintesa, o con un Congiuntivo mediante la Che.
Dal lat. desperare. ‒
Esempio: Vill. G. 591: I Fiorentini.... però non si disperarono, nè si gittarono tra' vili e cattivi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 283: E l'alma, disperando, ha preso ardire.
Esempio: Guicc. Legaz. 133: Il più pronto rimedio che ci conosceva, era di ingegnarsi di ritirare i Veneziani alla Lega; e che egli non si disperava che questo potesse avere effetto.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 192: Benchè io sorpreso dall'eccellenza e numero di quelle [virtù], disperi di poterne abbozzar taluna, non che tutte ritrarle compiutamente.
Esempio: Forteguerr. Cap. 291: Bella cosa è la pace ed il riposo! Ma l'una e l'altra ho perso, e già dispero Più ritrovarle, onde ne sto doglioso.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 245: Se Napoleone avesse vinto,... gli alleati avrebbero disperato di più abbatterlo.
Esempio: Pindem. Poes. 90: Che se mai quel valor che in voi s'annida Di salir sino ad essa oggi dispera, ec.
Esempio: Leopard. Poes. 136: T'acqueta omai. Dispera L'ultima volta.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam., detto di cosa. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 7, 98: Par senza governo in mar turbato... eccelsa nave Che,... Sdrusciti i fianchi al tempestoso flutto Non mostra ancor, nè si dispera in tutto.
Definiz: § II. E con un compimento retto dalla particella Di, vale Perdere, Non avere più, la speranza di riuscire in checchessia, di averlo o conseguirlo, di conservarlo, di farlo prosperare, e simili; anche figuratam. ‒
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 84: Udendo te queste cose, non ti puoi disperare della tua salute, e non dei dire con disperazione: molti sono e' mali miei.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 143: Onde io mi disperava della vita, e inclinavami a ricevere la morte.
Esempio: Petr. Rim. 1, 229: Morta fra l'onde è la ragion e l'arte, Tal ch'incomincio a disperar del porto.
Esempio: Guicc. Legaz. 81: Oggi ci è nuove che la fortezza di Stella si è data, disperandosi di soccorso.
Esempio: Cellin. Vit. 182: In modo che tutti e' medici se ne erano quasi disperati, e non sapevano più che fare.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 38: Nè parlo io già così perch'io dispere Dell'aiuto certissimo d'Egitto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 40: In fine disperando degli affari suoi, mandò segretamente i figliuoli ad Elefenore.
Definiz: § III. E parlandosi di persona, ovvero d'alcuna sua qualità, atto, e simili, vale Perdere la speranza, la fiducia, riposta in essa; ed altresì Non avere, Non porre, la speranza in essi: anche figuratam. ‒
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg. M. 34 t.: O buono padre, questo adomando, non disperandomi della tua bontà.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 280: L'uomo.... dispera della divina misericordia, e pargli d'essere da Dio abbandonato.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 105 t.: In sì fatta maniera ti sei di noi disperato, ch'ei pare tu abbia giudicato d'esser capitano d'uno stuolo di uomini monchi e storpiati.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 30: Disperando ormai della patria, mandò a Sparta a domandar salvo condotto, con offerta di prestar loro più d'utile e di profitto, che non furono i danni quando era loro nimico.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 7: Il giovanetto poi sempre si ha a tenere in modo, che di sè mai non presuma e non disperi.
Definiz: § IV. Att. Perdere la speranza, e anche Non aver la speranza, di conseguire, ottenere checchessia; ed altresì Perdere la speranza che riesca a bene, abbia buon esito, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 1: Seguitando il mio canto con quel suono, Di cui le Piche misere sentiro Lo colpo tal che disperar perdono.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 99: Dopo molta lunghezza di tempo, fu disperata l'impresa, massimamente non si potendo in modo niuno salvare alcuni canti vivi, come il bisogno richiedeva.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 72: Quella strada Sol gli piace (a Rinaldo) tentar ch'altri dispera.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 26: La contentezza e l'onore che mi promette, è quasi disperato da me.
Esempio: Monet. Poes. 186: Ma poi tra le ricchezze possedute Dispera avaro infermo ogni salute.
Esempio: Fosc. Poes. 118: Ti festi rea da disperar perdono.
Definiz: § V. Disperare alcuno di checchessia, vale Togliere a lui la speranza di poterlo conseguire, di ottenerlo, Togliergli la speranza che avvenga, si compia, e simili. ‒
Esempio: Libr. Amor. 5: Non mi rimane speranza di salute, se del tuo amore tu mi disperi.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 52: Lo dovesse dire a buon fine, e come io penso per non disperar Sua Santità de l'accordo.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 108: Del mio ritorno non vi assicuro così presto, nè anco ve ne dispero.
Definiz: § VI. E Disperare, riferito a malato, Cavare di speranza circa la guarigione, Giudicarlo non guaribile; che più comunemente si usa in locuzione passiva. ‒
Esempio: Mirac. Mad. R. 164, 27: Infermò sì gravemente, che fu disperato da' medici.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 380: Il più sofficente e affezionato lavorante caduto da alto a basso sì s'infranse, che fu disperato da' medici.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 107: Il Papa si trova oppresso da un improvviso accidente: vero è che i medici non lo disperano; ma, ec.
Esempio: Dat. Lepid. 7: Era.... disperato da' medici; sicchè il curato gli raccomandava l'anima.
Esempio: Segner. Pred. E 198: I medici unitamente v'han disperato.
Definiz: § VII. Si usò per Cavare, Fare uscire, Privare, altrui di speranza; e in senso speciale, Togliere altrui ogni speranza della salute eterna. ‒
Esempio: Cavalcant. Rim. 33: Mi sbigottisce [amor] sì che sofferire Non può lo cor, sentendola venire; Che sospirando dice: io ti dispero.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 133: Dopo sì gravi cadimenti lo sapientissimo e spirituale medico santo Paolo non li dispera, ma rivocali con affetto e pietà di madre.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 194: Nessuno ardisca di disperare il prossimo, il quale forse vede giacere ne' vizj.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 272: Li giusti e perfetti uomini debbono con dolcezza sopportare li difetti e le tentazioni delli prossimi, e non esasperargli e disperargli.
Definiz: § VIII. E per Mettere alla disperazione, Rendere disperato, ed altresì Affliggere grandemente. ‒
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 52: Qui non si ponea dazio alla statera Del pan, del vin, del molino e del sale, Che disperasse altrui, come dispera.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 371: Non considerate voi,... quanto sia male a proposito di questo stato disperare tanti cittadini notabili e bene qualificati di ricchezze, di parentado e di riputazione?
Definiz: § IX. Neutr. pass. Darsi alla disperazione, Dimostrare con atti e parole l'estremo dolore, l'angoscia, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 7, 109: Deh, perchè mi farete disperare e bestemmiare?
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 116: Calandrino, udendo questo, s'incominciò a disperare.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 17: Fu ritrovato Antandro in su la sera, E portato al suo padre come morto, Che piange, e sopra di lui si dispera; E non poteva niun dargli conforto.
Esempio: Grazz. Pros. 81: Disse in presenza di tutto il popolo: O donna, non ti disperare, non piangere, chè io non sono per abbandonarti.
Definiz: § X. Detto figuratam. di animale. ‒
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 9: Fanno che 'l pover asin si dispera Ragghiando dietro alle sue innamorate.
Definiz: § XI. E per estensione, e con certa enfasi, Provare, Avere, rincrescimento, ed altresì Sentir rabbia, dispetto, e simili. ‒
Esempio: Bandell. Novell. 2, 342: Egli,... quando saperà di questa compagnia,... si vorrà disperare che non sia stato anch'egli a dir la sua.
Esempio: Lett. Uom. ill. 310: Mi dica quanto si fermerà in Piacenza Monsignor rev., chè mi dispererei se partisse avanti al mio ritorno.
Esempio: Giannott. Op. 2, 424: Nè anco per questo mi dispero; chè per ciò non voglio turbare la mia quiete.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 13: Alcibiade lo comprò (un carro) per sè, senza rispetto avere a Diomede, che se ne disperava.
Esempio: Red. Lett. 3, 5: Non voglio mica che per questo noi ci disperiamo.
Definiz: § XII. Si usò per Mettersi ad ogni rischio, Appigliarsi ad ogni disperato partito, per conseguire un dato intento. ‒
Esempio: Vill. G. 325: Quelli artefici e popolo minuto.... fecero intra loro giura e cospirazione di disperarsi per uccidere i Franceschi.
Definiz: § XIII. Far disperare alcuno, dicesi familiarmente per Essergli cagione d'inquietudine, di molestia; ed altresì Fare per ischerzo ch'egli s'inquieti, Farlo impazientire, e simili. ‒
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: E ci fan disperar le bimbe, i citti, Che sempre giran, che son sempre ritti.
Definiz: § XIV. Recare in sul disperare, Venire in sul disperare, sono maniere che si usarono a significare Mettere in disperazione, Entrare in disperazione. ‒
Esempio: Giamb. Oros. 132: Quelli di Lacedemonia, chiusi da' nemici d'intorno, e ispaventati molto, vennero quasi come in sul disperare.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 200: Hallo recato in sul disperare.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 114: Gli uomini tribulati.... reca il detrattore in sul disperare con la sua maladetta lingua.