1)
Dizion. 5° Ed. .
LETTO
Apri Voce completa
pag.267
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
LETTO. Definiz: | Partic. pass. di Leggere. |
Lat. lectus. – Esempio: | Acc. D. Stor. Ar. 2, 467: Il capitano adunque, lette le lettere e esaminato diligentemente il fante che le portava, subito mandò ec. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 3, 4: Coloro, letti i caratteri nella scorza, e compreso il pericolo grande, si dierono ec. | Esempio: | Pallav. Lett. 1, 196: Continuerò la lezione a fine di mio diletto e profitto: perocchè intorno al giudizio m'avviso che la parte già letta mi sia bastante. |
Esempio: | Cesar. Fatt. Ap. 1, 145: Letto il passo, così dimandò l'eunuco: Or dimmi ec. |
Esempio: | Niccol. Poes. 2, 19: E molto intesi nel volume arcano Sol da noi letto. | Esempio: | Lambr. Elog. 24: Nelle scritture lette dal Municchi fra noi, come in quelle ch'ei distendeva per ufficio della sua professione, come nelle lettere agli amici, ec. |
Definiz: | § In forma d'Add. Pronunziato, detto di sentenza. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 5, 159: Io intendo che mio figliuolo la vostra figliuola prenda; dove egli non volesse, vada innanzi la sentenzia letta di lui. |
|