Lessicografia della Crusca in rete

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LETTO
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LETTO.
Definiz: Partic. pass. di Leggere.
Lat. lectus. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 467: Il capitano adunque, lette le lettere e esaminato diligentemente il fante che le portava, subito mandò ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 4: Coloro, letti i caratteri nella scorza, e compreso il pericolo grande, si dierono ec.
Esempio: Pallav. Lett. 1, 196: Continuerò la lezione a fine di mio diletto e profitto: perocchè intorno al giudizio m'avviso che la parte già letta mi sia bastante.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 145: Letto il passo, così dimandò l'eunuco: Or dimmi ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 19: E molto intesi nel volume arcano Sol da noi letto.
Esempio: Lambr. Elog. 24: Nelle scritture lette dal Municchi fra noi, come in quelle ch'ei distendeva per ufficio della sua professione, come nelle lettere agli amici, ec.
Definiz: § In forma d'Add. Pronunziato, detto di sentenza. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 159: Io intendo che mio figliuolo la vostra figliuola prenda; dove egli non volesse, vada innanzi la sentenzia letta di lui.