Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CAVICCHIO
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CAVICCHIO.
Definiz: Sost. masc. Legno rotondo, aguzzo da una parte, e ordinariamente piccolo, da ficcare o conficcare a guisa di chiodo; Piuolo. Ha origine comune con Caviglia. –
Esempio: Olin. Uccell. 62: Tesa che è [la rete] agli stili, sì lega dalla parte da basso verso terra a diversi cavicchi, con più spaghetti, che diconsi filetti, che da essa pendono, distanti l'un dall'altro due o tre palmi.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 22, 1: Bietta dicono ancora a quel legno, o sasso, che si ficca per forza in terra, per fermarvi gli stili fittoni, o cavicchi, per uso delle fabbriche.
Esempio: Salvin. Odiss. 19: Questa camicia ripiegata, E accomodata, e a un cavicchio in alto Attaccata.
Esempio: E Salvin. Odiss. 105: Recò trivelli intanto la divina Dea Calisso, e tutto trivelloe, Ed insieme commesse, e con cavicchi E legature collegonne e strinse.
Definiz: § I. Per estensione, trovasi detto di Grosso chiodo. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 88: El miglior di tutti, secondo el parer mio, è il fare un circulo con quattro cavicchi di ferro, ch'el passino per quattro busi.
Definiz: § II. Trovasi altresì detto per similit. Quel legnetto congegnato nel manico di certi istrumenti musicali, al quale sono fermate le corde di essi; Bischero. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 183: Una vecchia cetra, i di cui cavicchi eran di legno.
Definiz: § III. Avere un cavicchio per ogni buco, vale proverbialm. Avere in pronto una scusa, un pretesto, una ragione, per ogni accusa o argomento che ci venga mosso contro.