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Dizion. 5° Ed. .
ARSICCIO.
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pag.722
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ARSICCIO. Definiz: | Add. Alquanto arso, Abbruciacchiato. – | Esempio: | Dant. Purg. 9: Era il secondo tinto più che perso, D'una petrina ruvida ed arsiccia. | Esempio: | Varch. Stor. 2, 230: Essendo uscito a scaramucciare per soccorrere i suoi tutto arsiccio, perchè.... s'appiccò fuoco a un bariglion di polvere, il quale n'arse parecchi, e lui abbronzò quasi tutto. |
Definiz: | § I. Per Riarso, Adusto. – | Esempio: | Dant. Inf. 44: Or mi vien dietro, e guarda che non metti Ancor li piedi nell'arena arsiccia. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 8, 19: Tanto ch'a gran fatica riuscìa Su la fervida nona in una spiaggia Tra 'l mare e 'l monte al mezzodì scoperta, Arsiccia, nuda, sterile e deserta. |
Definiz: | § II. Detto di torcia, candela e simili, vale Che già è stata accesa. – | Esempio: | Cap. Comp. Impr. 34: Si accendino pe' nostri camarlinghi XIII candele.... ovvero torchietti arsicci o nuovi. |
Definiz: | § III. E per Caldo, Fervente. – | Esempio: | Chiabr. Rim. 2, 386: Però dimmi che fai, come ne meni Di luglio arsiccio le giornate odiose? | Esempio: | Salvin. Nicandr. 31: Quando alle faccende Di battitura dell'arsiccia state Accinto co' forconi, la profonda Mosse stendi su l'aia e la ravvii. |
Definiz: | § IV. E per Risecco, Riarso dalla sete. – | Esempio: | Marchett. Lucrez. 245: E prima a dissetar l'arsiccie fauci La man concava usammo e l'onde fresche, Che le tazze d'argento e 'l vin di Creta. |
Definiz: | § V. Per Risecco, ed anco Abbronzato dal Sole. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 29, 59: Se fosse nato all'aprica Siene.... O presso ai monti onde il gran Nilo spiccia, Non dovrebbe la carne aver più arsiccia. | Esempio: | Bern. Rim. burl. 1, 105: Vieta, grinza e arsiccia, Secca dal fumo, e tinta in verdegiallo (parla della cameriera). |
Definiz: | § VI. Saper d'arsiccio, vale Mandar odore di cosa bruciata, che ora dicesi più comunemente Saper di bruciato. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 4, 35: Disse Rinaldo: se c'è 'l pane e 'l vino, Ch'aspettiam noi Dodon? qui sa d'arsiccio. |
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