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INONDARE, e talora anche INNONDARE.
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INONDARE, e talora anche INNONDARE.
Definiz: Att. Coprire vastamente di acque, Allagare; detto propriamente di fiume che straripi, ma anche di mare, di pioggia, e simili.
Dal lat. inundare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 111: Per loro crescimento e abbassamento de' luoghi prossimani, inondano (i fiumi) e cuoprono la superficie della terra.
Esempio: Varch. Boez. 37: Quasi onda Del gran padre Oceano, Ch'or bassa squopre, or alta i liti innonda.
Esempio: Car. Eneid. 2, 809: Qual è, se rotti gli argini, spumoso Esce e rapido un fiume, allor che gonfio E torbo e ruinoso i campi inonda, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 115: Fremono i tuoni, e pioggia accolta in gelo Si versa, e i paschi abbatte, e inonda i campi.
Esempio: Dat. Selv. epit. 11: La terra s'apra, il mare irato inondi Le più culte campagne, abbatta il vento Piante e moli sublimi, ec.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 66: Nè si dica che col suddetto, benchè discreto, alzamento all'Incisa, si manterrebbe Arno più gonfio nelle piene, con maggior pericolo d'inondar que' terreni; perchè ec.
Definiz: § I. Per similit., e iperbolicam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 18: Quel vecchio, la cui barba il petto inonda, Veloce sì che ec.
Esempio: Chiabr. Amed. 3, 15: Io spogliando a costui l'armi e la vita, Tutto inondando il suol de le sue vene, Farollo a gli altri re ben chiaro esempio.
Esempio: Lambr. Elog. 51: A guisa che le materie vaporose e focose, che si sollevano nel seno della terra, la scuotono leggermente avanti di sconquassarla co' terremoti, e aprirsi la via a inondarla di lave o coprirla di cenere.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 267: O diluvio raccolto Di che deserti strani, Per innondar i nostri dolci campi!
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 18: Tutte le guerre che a questi tempi furono da' barbari fatte in Italia, furono in maggior parte dai Pontefici causate, e tutti i barbari che quella inondarono, furono il più delle volte da quelli chiamati.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 257: Siccome tutto è naturalezza in lui (Carlo Goldoni), così venne in fastidio altrui, quando le esagerazioni dei grandi lanciatori di sentimenti e le caricature flebili dei romanzieri inondarono il teatro.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 553: Quanto più scriverete e inonderete il mondo di volumi, tanto più i buoni ve ne saranno obbligati.
Definiz: § IV. Pure figuratam., e poeticam., detto di sole. –
Esempio: Pindem. Poes. 23: Il sol de' primi rai l'etere inonda.
Esempio: Leopard. Poes. 158: Di lucidi torrenti [il sole] Inonderà con voi (collinette e piaggie) gli eterei campi.
Definiz: § V. Pure poeticam., per Empire, Riempire, Colmare; anche figuratam., e in locuz. figur. –
Esempio: Red. Ditir. 11: Han giudizio.... Quei toscani bevitori, Che tracannano gli umori Della vaga e della bionda, Che di gioia i cuori inonda, Malvagia di Montegonzi.
Esempio: Salvin. Iliad. 459: Come quando le mosche nella stalla Ronzano intorno a i traboccanti secchi Di latte, alla stagion di primavera; Quando il latte spremuto i vasi inonda. Così ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 132: Io per me di piacere immensa piena Sento in mirarlo che m'inonda il petto.
Definiz: § VI. E per semplicemente Bagnare; detto di mare, fiume, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 12: Dal mar di Gade a Cordova feconda Le verdi ripe ovunque il Beti inonda.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 205: Famoso mar, che d'ogni 'ntorno inondi Gli scogli e i monti che Liguria affrena, Quanto ti porto onor!
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 2, 37: Sacrato mar, che quella terra inondi Ch'intra 'l Gallico siede e 'l Tosco lido.
Esempio: Tass. Lett. 1, 29: Sotto il nome de la terra abbraccierò i fiumi e l'altre acque che scaturiscono da lei, ed i mari che la inondano.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 2, 58: La terra che il grand'Arno inonda.
Definiz: § VII. E per Irrigare, Innaffiare. –
Esempio: Car. Rim. 25: E voi pianta del sol sì altera siete, Ch'omai convien ch'Arno e Peneo v'inondi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 400: Il ciel l'irrori, l'innaffi, l'inondi, l'irrugiadi.
Definiz: § VIII. Figuratam., e poeticam., detto di parlare. –
Esempio: Dant. Parad. 4: O amanza del primo amante, o diva..., il cui parlar m'inonda, E scalda sì che più e più m'avviva, Non è ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 123: Il cui parlar, cioè lo parlare della quale, m'innonda, cioè mi bagna e purga da ignoranzia.
Definiz: § IX. Inondare, vale anche Allagare artificialmente la campagna per maggior difesa propria, e per difficoltarne l'occupazione al nemico. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 502: Fece egli anche sin da principio inondare tutta la campagna all'intorno; in modo che i regj perderono subito la speranza di poter acquistar la terra coi soliti mezzi delle trincere, delle batterie e de gli assalti.
Definiz: § X. Neutr. Traboccare e fare allagamento; detto di fiume; ma è maniera più propria della poesia. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 46: Sovra i rotti confini alza (il Po) la fronte Di tauro, e vincitor d'intorno inonda; ec.
Esempio: Segner. Pred. 248: Par che tutti gli dicano (al Tevere), ch'ora è tempo d'inondar dalle ripe, di atterrar gli argini, ec.
Definiz: § XI. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1: Ce lo dimostrano i tanti diluvj delle barbare nazioni che non solamente inondarono nella Europa, ma e nell'Affrica ancora.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 437: Se gli viene (al vizio) a levar la vergogna, che è quel poco di argine che ritiene la piena all'iniquità, sicchè non inondi.
Esempio: Pindem. Poes. 54: Il labbro avea bruttato A quel torrente di scïenza immondo, Che già da l'Alpi a noi scese inondando.
Definiz: § XII. E poeticam., per Scorrere in copia, detto di lacrime. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 46: E con più vena fuor delle palpebre Le lacrime inondar per le mascelle.
Definiz: § XIII. E per semplicemente Traboccare. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 74: Nel cavo rame umor che bolle Per troppo foco, entro gorgoglia e fuma, Nè capendo in se stesso, alfin s'estolle Sovra gli orli del vaso e inonda e spuma.
Definiz: § XIV. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 74: Oh come il volto han lieto, e gli occhi pregni Di quel piacer che dal cor pieno inonda!
Definiz: § XV. E per Crescere a guisa delle onde del mare. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 4: Mirando essi quanto la moltitudine dietro Cristo inondasse ogni giorno più, entrarono in sospetto grave che ec.
Definiz: § XVI. Figuratam., detto di moltitudine, soldati, e simili, vale Irrompere; detto poeticam. anche di qualità astratte. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 42: Soli Argante e Clorinda argine e sponda Sono al furor, che lor da tergo inonda.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 48: Saltano i due sul limitare, e ratto Di retro ad essi il franco stuol v'inonda.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 37: Per la dischiusa via la gente inonda Quasi un diluvio, e 'l vincitor seconda.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 206: Finchè per una porta della città, sforzata per comandamento dell'Altapenna, inondò la cavalleria, e fuggito il Governatore della fortezza, i cittadini inferiori di numero, ma non di coraggio, finalmente cederono.
Definiz: § XVII. E per Bagnare, Irrigare, copiosamente. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 43: Seguia la gente poi candida e bionda, Che tra i Franchi e i Germani e 'l mar si giace, Ove la Mosa ed ove il Reno inonda.