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1) Dizion. 5° Ed. .
ABSIDE, e talvolta APSIDE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ABSIDE, e talvolta APSIDE.
Definiz: Sost. femm. Parte interna delle chiese antiche, dov'era collocato l'altare, e dove il clero sedeva all'intorno; Tribuna, cui sovrasta ordinariamente una volta.
Dal grec. ἁψίς, lat. absis. −
Esempio: Targ. Viagg. 1, 171: Nella volta dell'abside, o tribuna, fatta, a cordoni, simile a quella del cappellone del Duomo di Firenze, si vede un tondo con una pecora o Agnusdei a basso rilievo.
Definiz: § I. E per Arco o Volta. −
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 258: Chiamasi quella suprema parte apside, che d'ordinario viene a dire arco o volta.
Definiz: § II. Absidi si chiamano dai geometri I due punti estremi dell'asse maggiore d'una ellisse. −
Esempio: Manfred. Inst. astron. 168: I due punti A P si chiamano con nome comune absidi dell'orbita.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 175: Essendo la linea degli absidi passata dalla situazione A P alla B K con girarsi intorno al punto immobile I, centro della terra.
Definiz: § III. E per Apogeo e Perigeo, Afelio e Perielio, perchè corrispondono alle due estremità dell'asse maggiore dell'ellisse. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 407: Nella parte superiore del suo abside tempera [il pianeta Giove] la malizia di Saturno, ed in quella di sotto tempera la malizia di Marte.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 368: Tre maniere d'altezze si considerano nei pianeti; la prima è l'abside che in arabo si dice auge.
Esempio: E Serdon. Gal. Marz. 369: Gli antichi nell'auge, ovvero abside, discordano in alcune cose da' moderni, perciocchè l'auge, o l'abside, è quella maggior distanza del pianeta dal centro della terra.