Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
NESSUNO
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NESSUNO .
Definiz: Che gli Antichi dissero anche NISSUNO. È lo stesso appunto, che Niuno, e Neuno. Vale Ne pur'uno. S'accompagna con negazione, e si usa anche senza, ponendosi comunemente avanti al verbo, allora che senza negazione s'adopera, e dopo il verbo se la negazion vi s'esprime. Lat. nemo.
Esempio: Petr. Cap. 4. Raro, o nessun, ch'in alta fama saglia, Vidi dopo costor, ec.
Esempio: E Petr. Son. 279. I dì miei più leggier, che nessun cervo Fuggir com'ombra.
Esempio: Pass. 36. Che non rimarrebbe a sostenere pena nessuna nel Purgatorio per li peccati.
Esempio: Albert. cap. 35. Nessun'huomo è libero, lo qual serve il corpo.
Esempio: Dan. Purg. 2. Che 'l muover suo, nessun volar pareggia.
Esempio: Nov. Ant. 72. 2. Lo maestro fece l'anello così appunto, che nissuno conoscea il fine.
Definiz: §. Colla negazione sembra, che talora abbiano queste voci forza affermativa.
Definiz: §. Si usano eziandio le stesse voci in significato di Alcuno: allora che per modo di dubitare, o di domandare si adoperano, o pur che s'usino in compagnia della particella MAI, senza NON, o altre particole neganti. Lat. quisquam.
Esempio: Petr. Cap. 6. Nessun di servitù già mai si dolse.
Definiz: §. Si usarono da alcuni nel maggior numero, pur raramente, dicendosi Nessuni, Nessune.
Esempio: Cresc. 2. 16. 7. E i frutti di tali arbori, o sono nessuni per la freddura, o sono sconvenevoli, e non maturi.