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Dizion. 4° Ed. .
NASCENZA
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NASCENZA.
Definiz: | Nascimento, Natività, Natale, Nascita. Lat. ortus, origo, *nativitas. Gr.
ἀρχή, ὑπαρχή,
γένεσις. |
Esempio: | Esp. Pat. Nost. Quando l'uomo intende onde egli viene, e intende la fragilità di
sua nascenza. |
Esempio: | Liv. M. Poscia appresso le raccontò la nascenza de' suoi nipoti. |
Esempio: | Libr. Astr. Quando questa stella s'accende nella nascenza dell'uomo, se si guarda
bene coll'altre buone stelle, è di buon guardamento. |
Definiz: | §. I. Per Enfiato, come Fignolo, Ciccione, e simili. Lat. tuber, inflatio. Gr.
φῦμα. |
Esempio: | Bocc. nov. 29. 4. Le venne sentita una novella, come al Re di Francia per una
nascenza, che avuta aveva nel petto, ed era male stata curata, gli era rimasa una fistola. |
Esempio: | E Bocc. nov. 45. 14. Si ricordò lei dovere avere una margine,
a guisa d'una crocetta, sopra l'orecchia sinistra, stata d'una nascenza, che fatta gli avea poco davanti a quello
accidente tagliare. |
Esempio: | Segn. Demet. 28. Siccome i rimettiticci delle piante, e le nascenze del nostro
corpo. |
Definiz: | §. II. Per similit. |
Esempio: | Cr. 11. 13. 1. Per lo troppo umido, e grasso letame la sustanzia della pianta
diventa infetta di putredine, e di nascenze, e 'l sapor del frutto si muta in peggio. |
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