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Dizion. 3° Ed. .
GETTARE, e GITTARE.
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pag.759
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GETTARE, e GITTARE.
Definiz: | Rimuover da se, con men violenza, che non è trarre. Lat. proijcere, abijcere, iacere,
emittere. E si adopera nella sign. neutr. e neutr. pass. come si vede dagli esempli. |
Esempio: | Tav. Rit. Dama, gettatemi la chiave del vostro cofano. |
Esempio: | Boc. Nov. 43. 14. Gittò la sua lancia nel fieno. |
Esempio: | E Bocc. N. 64. 11. Egli mi credette spaventare, col gittar non
so che nel pozzo. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 43. 12. In su un lor letticello, con loro
insieme, a giacer si gittò (cioè si pose) |
Esempio: | Petrar. Canz. 9. 4. Gettan le membra, poichè 'l Sol s'asconde, Sul duro legno
(cioè si posano) |
Esempio: | Boc. Nov. 32. 9. Le si gittò davanti inginocchioni, e disse. |
Definiz: | §. Gettare: per Saettare. Lat. iaculari. |
Esempio: | Fiam. 5. 77. Egli fanciullo lascivo, ignudo, e cieco, vola, e gitta, e non sa dove.
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Definiz: | §. Gettare neutr. pass. Lanciarsi, avventarsi, correr con impeto a una cosa, quasi precipitandosi. L.
impetu ferri in aliquem involare, se proijcere. |
Esempio: | Boc. Nov. 17. 7. In Mare gittarono un paliscalmo, e sopra quello, ec. si
gittarono i padroni. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 12. 7. La donna, ec. prestamente gli si gittò
nelle braccia. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 64. 9. Subitamente si gittò di casa per
aiutarla, e corse al pozzo. |
Esempio: | Dan. Purg. 2. Po' fece 'l segno lor di Santa Croce, Ond'ei si gittar tutti in
sulla piaggia. |
Definiz: | §. Gettar da cavallo: Scavalcare. Lat. ex equo deijcere. E
Figuratamente. |
Esempio: | Boc. Nov. 32. 15. Alberto, pensando, che Cavaliere esser gli conveniva la notte,
con confetti, e altre buone cose, s'incominciò a confortare, acciocchè di leggier non fosse da caval gittato.
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Definiz: | §. Gettare: per lo stesso, che Scagliare, e trarre. Lat. iacere, proijcere,
eiaculari. |
Esempio: | Boc. Nov. 32. 27. Per lo viso gittandoli, chi una lordúra, e chi un'altra.
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Esempio: | G. V. 11. 76. 1. Addì 21. d'Aprile si strinsono presso alle porte di Verona, al
gittar d'un balestro. |
Definiz: | §. Gettare: Versare, spargere, mandar fuora. Lat. effundere, fundere. |
Esempio: | Boc. Nov. 76. 14. Cominciò a gettar le lagrime, che parevan nocciuóle.
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Definiz: | §. Gettar sospiri: Sospirare. |
Esempio: | Boc. Nov. 85. 6. Alcuna volta guatava lui, alcun sospiretto gittando.
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Definiz: | §. Gettar rossore: Arrossire, vergognarsi. |
Esempio: | Bocc. Nov. 10. 3. Quello rossore, che in altrui ha creduto gittare, sopra se l'ha
sentito tornare. |
Definiz: | §. Gettare: Apportare, arrecare, fare, cagionare. Lat. afferre, inferre,
invehere. |
Esempio: | M. V. 2. 44. Avvennono in questi anni singulari diluvj d'acque, che feciono in
molte parti gran danni, e gittò per tutta Italia general carestía. |
Definiz: | §. Gettar motto, parola, o simili, di che che sia: vale Cominciarne trattato, introdurne discorso.
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Definiz: | §. Gettar le parole al vento: Parlare in vano. |
Definiz: | §. Gettar'a terra: per Abbattere, rovinare, spiantare. Latin. diruere,
evertere. |
Esempio: | Dant. Infer. 27. Finor t'assolvo, e tu m'insegna fare, Sì come Prenestino in terra
getti. |
Esempio: | Varch. Stor. 2. S'erano quasi tutte le torri, le quali, a guisa di ghirlanda, le
mura di Firenze intorno intorno incoronavano, rovinate, e gittate a terra. |
Definiz: | §. Gettare odore, gettar lezzo: Spargere. Lat. bene, vel
male olere, odorem exhalare. |
Esempio: | Fir. Disc. Anim. 176. Quanto possano esser più dolci quelli di quei rami, che
gettano odor delle celesti. |
Definiz: | §. Gettare degli alberi: vale Produrre, dar fuori, sbocciare, e lo stesso, che Mettere, e dar fuori
le messe. Lat. germinare, surculos emittere. |
Esempio: | Dav. Coltiv. 160. In terre castagníne, ec. e calde, e gittano primaticcio, non
colombíne, e alberesi, che son fresche, e fondate, e gittano serotine. |
Definiz: | §. Gettare i metalli, i gessi, e simili: si dice del Porre nelle forme già preparate quelle materie
liquefatte, a oggetto di formarne particolari figure. |
Definiz: | §. Gettare al volto: Rinfacciare, rimproverare. Lat. exprobare,
obijcere. |
Esempio: | Lab. n. 328. Che gentilezza ti può dunque da lei esser gittata al volto, o
rimproverata non gentilezza? |
Definiz: | §. Gettar via: è Rimuover da se che che sia, come inutile, superfluo, dannoso, noioso. Lat.
proijcere. |
Esempio: | Boc. Nov. 93. 14. Avendo gittata via la spada, la qual già per ferirlo, aveva
tirata fuori. |
Definiz: | §. Gettar via: diciamo per Mandar male, o dar le cose per manco, ch'elle non vagliono. Lat.
vili vendere. |
Esempio: | Boc. Nov. 14. 4. Se volle spacciar le sue cose, gliele convenne gittar via
(cioè darle per poco) |
Esempio: | E Bocc. Novell. 94. 19. Io non ti rendo tua moglie, la quale
i tuoi, e suoi parenti gittarono via. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 5. 12. Io non solamente non so cosa, che meriti il pregio, ma,
che ancora getto via tutta la fatica. |
Esempio: | E Sen. Ben. Varch. 1.11. Egli mi basta quello, che ho, e
talvolta torna bene, non tanto di non rendere il benifizio, quanto di gittarlo via. |
Definiz: | §. Gettare assolutamente: per Gettar via. Lat. dilapidare, dissipare, prodigere.
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Esempio: | Boc. Nov. 94. 14. Poichè in sì fatto caso, non solamente abbandonato, ma gittato
l'avea. |
Esempio: | Franc. Barb. 248. E compagnia aspetta, E del tuo spendi, e getta. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 11. 4. Chi è quel pazzo, ch'avendo perduto Qualche cosa, e vedendo,
che getta. Per ristorare il danno ricevuto, Spesa, o fatica, o opera vi metta? |
Definiz: | §. Gettare i fondamenti: diciamo, per Dar principio a una cosa. Lat. iacere
fundamenta. |
Definiz: | §. Gettar l'arte, Gittare incanti: Incantare. Lat. sortes
legere. |
Esempio: | Nov. Ant. 20. 2. Ed elli gittaro loro incantamenti, e fecero loro arti: il Cielo
cominciò a turbare; ecco una pioggia repente. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. I Maghi di Faraone, gittarono loro arti indarno, per poter
sapere, come andasse la bisogna. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 2. 38. Lesse, come Libone avea fatto gettare l'arte, s'egli avrebbe
mai tanti danari, che coprissero la via Appia fino a Brindisi. [Qui Lat. ha consultare] |
Definiz: | §. Gettare della penna: term. prop. e vale Rendere lo 'nchiostro, formare i caratteri, scrivere
correntemente. Latin. atramentum dare, atramentum emittere. |
Esempio: | Malmant. Scritta così, come la penna getta. |
Definiz: | §. Gettar la penna: att. Guadagnare. |
Esempio: | Cecch. Servig. 3. 2. Egli ha paur, che nel far le faccende, La penna non gettasse
qualche scudo. |
Definiz: | §. Gettarsi a una cosa: Applicarvisi. Lat. rei animum adijcere, animum
appellere. |
Esempio: | Tesoret. Br. Che non è di mia parte, Chi si getta in tal'arte. |
Esempio: | E Tes. Br. altrove. O chi in ghiottornía Si gitta, o in
bevería. |
Definiz: | §. Gettarsi al disperato: Far risoluzioni da disperato. |
Esempio: | Capr. Bott. Molti disperati del parlare, o scriverla bene, si son gettati a dirne
male, e a vituperarla. |
Definiz: | §. Gettarsi bandito, e Gittarsi alla strada: Darsi a far l'assassin di strada.
Qui è per similitud. |
Esempio: | Boc. Nov. 40. 3. Si dispose di gittarsi alla strada, e voler logorar dell'altrui.
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Definiz: | §. Gettarsi al cattivo: dicesi del Partirsi maliziosamente dal giusto, e dal dovere. |
Definiz: | §. Gettare che che sia dietro a uno: vale lo stesso, che Darlo a chi non se ne cura. Lat.
offerre non curanti. |
Esempio: | Sen. Ben. Varc. 6. 39. Quant'è migliore, e cosa più ragionevole, i benifizzj,
che ti sono stati fatti dagli amici, avergli alle mani, e offerirgli, non gittargli loro dietro. |
Definiz: | §. Gettarsi le cose dietro, e dopo le spalle: Metterle in non cale, dimenticarsele. Lat.
curam rei alicuius abijcere, deponere, negligere. |
Esempio: | M. V. 11. 84. Tuttochè la speranza della pace avessono gittata indietro alle
spalle. |
Esempio: | Cas. Uf. Com. Laonde, poichè alle ricchezze l'onore, e la signoria si è dato,
quelle sole, gittando tutto il resto dopo le spalle s'apprezzino. |
Definiz: | §. Gettare la polvere negli occhi: vale Voler mostrare una cosa per un'altra. Lat.
imponere, fucum facere. |
Esempio: | Varch. St. 12. E che egli non era huomo da dovergli gettare la polvere negli
occhi. |
Definiz: | §. Gettar la scomunica: Pubblicarla. Lat. fulminare anathema, sacris
cuipiam interdicere, diris devovere defigere. |
Esempio: | Dav. Scism. 55. Papa Pagolo III. udite queste cose nuove d'Arrigo, ec. gittò la
sospesa scomunica. |
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