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1) Dizion. 3° Ed. .
GETTARE, e GITTARE.
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GETTARE, e GITTARE.
Definiz: Rimuover da se, con men violenza, che non è trarre. Lat. proijcere, abijcere, iacere, emittere. E si adopera nella sign. neutr. e neutr. pass. come si vede dagli esempli.
Esempio: Tav. Rit. Dama, gettatemi la chiave del vostro cofano.
Esempio: Boc. Nov. 43. 14. Gittò la sua lancia nel fieno.
Esempio: E Bocc. N. 64. 11. Egli mi credette spaventare, col gittar non so che nel pozzo.
Esempio: E Bocc. Nov. 43. 12. In su un lor letticello, con loro insieme, a giacer si gittò (cioè si pose)
Esempio: Petrar. Canz. 9. 4. Gettan le membra, poichè 'l Sol s'asconde, Sul duro legno (cioè si posano)
Esempio: Boc. Nov. 32. 9. Le si gittò davanti inginocchioni, e disse.
Definiz: §. Gettare: per Saettare. Lat. iaculari.
Esempio: Fiam. 5. 77. Egli fanciullo lascivo, ignudo, e cieco, vola, e gitta, e non sa dove.
Definiz: §. Gettare neutr. pass. Lanciarsi, avventarsi, correr con impeto a una cosa, quasi precipitandosi. L. impetu ferri in aliquem involare, se proijcere.
Esempio: Boc. Nov. 17. 7. In Mare gittarono un paliscalmo, e sopra quello, ec. si gittarono i padroni.
Esempio: E Bocc. Nov. 12. 7. La donna, ec. prestamente gli si gittò nelle braccia.
Esempio: E Bocc. Nov. 64. 9. Subitamente si gittò di casa per aiutarla, e corse al pozzo.
Esempio: Dan. Purg. 2. Po' fece 'l segno lor di Santa Croce, Ond'ei si gittar tutti in sulla piaggia.
Definiz: §. Gettar da cavallo: Scavalcare. Lat. ex equo deijcere. E Figuratamente.
Esempio: Boc. Nov. 32. 15. Alberto, pensando, che Cavaliere esser gli conveniva la notte, con confetti, e altre buone cose, s'incominciò a confortare, acciocchè di leggier non fosse da caval gittato.
Definiz: §. Gettare: per lo stesso, che Scagliare, e trarre. Lat. iacere, proijcere, eiaculari.
Esempio: Boc. Nov. 32. 27. Per lo viso gittandoli, chi una lordúra, e chi un'altra.
Esempio: G. V. 11. 76. 1. Addì 21. d'Aprile si strinsono presso alle porte di Verona, al gittar d'un balestro.
Definiz: §. Gettare: Versare, spargere, mandar fuora. Lat. effundere, fundere.
Esempio: Boc. Nov. 76. 14. Cominciò a gettar le lagrime, che parevan nocciuóle.
Definiz: §. Gettar sospiri: Sospirare.
Esempio: Boc. Nov. 85. 6. Alcuna volta guatava lui, alcun sospiretto gittando.
Definiz: §. Gettar rossore: Arrossire, vergognarsi.
Esempio: Bocc. Nov. 10. 3. Quello rossore, che in altrui ha creduto gittare, sopra se l'ha sentito tornare.
Definiz: §. Gettare: Apportare, arrecare, fare, cagionare. Lat. afferre, inferre, invehere.
Esempio: M. V. 2. 44. Avvennono in questi anni singulari diluvj d'acque, che feciono in molte parti gran danni, e gittò per tutta Italia general carestía.
Definiz: §. Gettar motto, parola, o simili, di che che sia: vale Cominciarne trattato, introdurne discorso.
Definiz: §. Gettar le parole al vento: Parlare in vano.
Definiz: §. Gettar'a terra: per Abbattere, rovinare, spiantare. Latin. diruere, evertere.
Esempio: Dant. Infer. 27. Finor t'assolvo, e tu m'insegna fare, Sì come Prenestino in terra getti.
Esempio: Varch. Stor. 2. S'erano quasi tutte le torri, le quali, a guisa di ghirlanda, le mura di Firenze intorno intorno incoronavano, rovinate, e gittate a terra.
Definiz: §. Gettare odore, gettar lezzo: Spargere. Lat. bene, vel male olere, odorem exhalare.
Esempio: Fir. Disc. Anim. 176. Quanto possano esser più dolci quelli di quei rami, che gettano odor delle celesti.
Definiz: §. Gettare degli alberi: vale Produrre, dar fuori, sbocciare, e lo stesso, che Mettere, e dar fuori le messe. Lat. germinare, surculos emittere.
Esempio: Dav. Coltiv. 160. In terre castagníne, ec. e calde, e gittano primaticcio, non colombíne, e alberesi, che son fresche, e fondate, e gittano serotine.
Definiz: §. Gettare i metalli, i gessi, e simili: si dice del Porre nelle forme già preparate quelle materie liquefatte, a oggetto di formarne particolari figure.
Definiz: §. Gettare al volto: Rinfacciare, rimproverare. Lat. exprobare, obijcere.
Esempio: Lab. n. 328. Che gentilezza ti può dunque da lei esser gittata al volto, o rimproverata non gentilezza?
Definiz: §. Gettar via: è Rimuover da se che che sia, come inutile, superfluo, dannoso, noioso. Lat. proijcere.
Esempio: Boc. Nov. 93. 14. Avendo gittata via la spada, la qual già per ferirlo, aveva tirata fuori.
Definiz: §. Gettar via: diciamo per Mandar male, o dar le cose per manco, ch'elle non vagliono. Lat. vili vendere.
Esempio: Boc. Nov. 14. 4. Se volle spacciar le sue cose, gliele convenne gittar via (cioè darle per poco)
Esempio: E Bocc. Novell. 94. 19. Io non ti rendo tua moglie, la quale i tuoi, e suoi parenti gittarono via.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 5. 12. Io non solamente non so cosa, che meriti il pregio, ma, che ancora getto via tutta la fatica.
Esempio: E Sen. Ben. Varch. 1.11. Egli mi basta quello, che ho, e talvolta torna bene, non tanto di non rendere il benifizio, quanto di gittarlo via.
Definiz: §. Gettare assolutamente: per Gettar via. Lat. dilapidare, dissipare, prodigere.
Esempio: Boc. Nov. 94. 14. Poichè in sì fatto caso, non solamente abbandonato, ma gittato l'avea.
Esempio: Franc. Barb. 248. E compagnia aspetta, E del tuo spendi, e getta.
Esempio: Bern. Orl. 2. 11. 4. Chi è quel pazzo, ch'avendo perduto Qualche cosa, e vedendo, che getta. Per ristorare il danno ricevuto, Spesa, o fatica, o opera vi metta?
Definiz: §. Gettare i fondamenti: diciamo, per Dar principio a una cosa. Lat. iacere fundamenta.
Definiz: §. Gettar l'arte, Gittare incanti: Incantare. Lat. sortes legere.
Esempio: Nov. Ant. 20. 2. Ed elli gittaro loro incantamenti, e fecero loro arti: il Cielo cominciò a turbare; ecco una pioggia repente.
Esempio: Fr. Giord. Pred. I Maghi di Faraone, gittarono loro arti indarno, per poter sapere, come andasse la bisogna.
Esempio: Tac. Dav. An. 2. 38. Lesse, come Libone avea fatto gettare l'arte, s'egli avrebbe mai tanti danari, che coprissero la via Appia fino a Brindisi. [Qui Lat. ha consultare]
Definiz: §. Gettare della penna: term. prop. e vale Rendere lo 'nchiostro, formare i caratteri, scrivere correntemente. Latin. atramentum dare, atramentum emittere.
Esempio: Malmant. Scritta così, come la penna getta.
Definiz: §. Gettar la penna: att. Guadagnare.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 2. Egli ha paur, che nel far le faccende, La penna non gettasse qualche scudo.
Definiz: §. Gettarsi a una cosa: Applicarvisi. Lat. rei animum adijcere, animum appellere.
Esempio: Tesoret. Br. Che non è di mia parte, Chi si getta in tal'arte.
Esempio: E Tes. Br. altrove. O chi in ghiottornía Si gitta, o in bevería.
Definiz: §. Gettarsi al disperato: Far risoluzioni da disperato.
Esempio: Cir. Gell. Mi gettai al disperato.
Esempio: Capr. Bott. Molti disperati del parlare, o scriverla bene, si son gettati a dirne male, e a vituperarla.
Definiz: §. Gettarsi bandito, e Gittarsi alla strada: Darsi a far l'assassin di strada. Qui è per similitud.
Esempio: Boc. Nov. 40. 3. Si dispose di gittarsi alla strada, e voler logorar dell'altrui.
Definiz: §. Gettarsi al cattivo: dicesi del Partirsi maliziosamente dal giusto, e dal dovere.
Definiz: §. Gettare che che sia dietro a uno: vale lo stesso, che Darlo a chi non se ne cura. Lat. offerre non curanti.
Esempio: Sen. Ben. Varc. 6. 39. Quant'è migliore, e cosa più ragionevole, i benifizzj, che ti sono stati fatti dagli amici, avergli alle mani, e offerirgli, non gittargli loro dietro.
Definiz: §. Gettarsi le cose dietro, e dopo le spalle: Metterle in non cale, dimenticarsele. Lat. curam rei alicuius abijcere, deponere, negligere.
Esempio: M. V. 11. 84. Tuttochè la speranza della pace avessono gittata indietro alle spalle.
Esempio: Cas. Uf. Com. Laonde, poichè alle ricchezze l'onore, e la signoria si è dato, quelle sole, gittando tutto il resto dopo le spalle s'apprezzino.
Definiz: §. Gettare la polvere negli occhi: vale Voler mostrare una cosa per un'altra. Lat. imponere, fucum facere.
Esempio: Varch. St. 12. E che egli non era huomo da dovergli gettare la polvere negli occhi.
Definiz: §. Gettar la scomunica: Pubblicarla. Lat. fulminare anathema, sacris cuipiam interdicere, diris devovere defigere.
Esempio: Dav. Scism. 55. Papa Pagolo III. udite queste cose nuove d'Arrigo, ec. gittò la sospesa scomunica.