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Dizion. 5° Ed. .
CENTAURO
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CENTAURO. Definiz: | Sost. masc. Animale favoloso, che immaginavasi mezzo uomo e mezzo cavallo. |
Dal lat. centaurus, e questo dal gr. κένταυρος. – Esempio: | Dant. Inf. 12: Correan centauri armati di saette. | Esempio: | Ovid. Pist. 13: De' centauri, mezzi cavalli e mezzi uomini. |
Esempio: | Bern. Orl. 13, 59: Ora in quella selvaccia disadatta Abitava un centauro orrendo e fiero. |
Esempio: | Varch. Lez. Accad. 125: San Girolamo.... testifica che al medesimo santo Antonio apparì un centauro. | Esempio: | Salvin. Disc. 1, 65: Commettere uomo con cavallo, e formare di doppia natura umana e ferina un tal mostro, che dal ferire vanamente l'aure, essi poeti addimandarono centauro. | Esempio: | Parin. Poes. 195: Già con medica mano Quel centauro ingegnoso Rendea feroce e sano Il suo alunno famoso. |
Definiz: | § I. E figuratam. trovasi per Cosa mostruosa. – | Esempio: | Salv. Avvert. 1, 151: Che nuovo linguaggio, che inaudita mescolanza, che centauro, che chimera, che mostro sarebbe quello, quando pure anche far si potesse, un mescuglio di vocaboli di forse trenta diverse lingue. |
Definiz: | § II. Centauro è anche nome di una Costellazione nell'emisfero meridionale. – | Esempio: | Sassett. Lett. 203: Il cielo dall'altra parte di mezzogiorno è più povero di stelle assai, che non è dalla nostra; e chi lo spogliasse del Centauro e della Nave d'Argo, lo lascerebbe quasi ignudo. | Esempio: | E Sassett. Lett. appr.: Ne' piedi di dietro del Centauro sono le quattro stelle che domandano il Crusero. | Esempio: | Bald. Vers. 37: Ma se mentre è il Centauro in mezzo il cielo, L'omero avrà di breve nube carco,.... D'Austro non s'abbia tema. |
Definiz: | § III. Centauro usasi poeticam. per Centaurea. – | Esempio: | Guar. Past. fid. 5, 7: Trattone succo, e misto Con seme di verbena, e la radice Giuntavi del centauro, un molle empiastro Ne feo sopra la piaga. |
Esempio: | Marchett. Lucrez. 85: Il tetro Amarissimo assenzio e 'l fier centauro Con orribil sapor crucia il palato. | Esempio: | E Marchett. Lucrez. 203: Inoltre ciò, che dal suo corpo esala Acuto odor, la panacea, l'assenzio, E l'amaro centauro, e 'l grave abrotano, Se fia mosso da te, vedrai ben tosto. |
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