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Dizion. 4° Ed. .
VENERDÌ, e VENARDÌ
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VENERDÌ, e VENARDÌ.
Definiz: | Nome del sesto giorno della settimana. Lat. *dies Veneris. Gr.
παρασκευή. |
Esempio: | Bocc. nov. 48. 10. Avviene, che ogni venerdì, in su questa ora io la giungo quì,
e quì ne fo lo strazio, che tu vederai. |
Esempio: | G. V. 7. 31. 1. Venuta in Firenze la novella il venerdì sera, il sabato mattina
messer Giambertaldo ec. si partì di Firenze. |
Esempio: | Maestruzz. 2. 39. Ancora il mercoledì, e 'l venardì, e 'l sabato. |
Esempio: | E Maestruz. 2. 25. Onde a uno conte, che si fosse botato di
digiunare il venardì in pane, e acqua, non basterebbe a edificare uno altare. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 210. Ordinò, che la quarta, e sesta feria, cioè la mezzedima, e
'l venerdì gli fosse posto la sedia nella piazza dinanzi alla chiesa. |
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