Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
COLPARE
Apri Voce completa

pag.356


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
» COLPARE
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
COLPARE.
Definiz: Peccare.
Esempio: Filoc. lib. 7. 436. Con ragion teme, non sopra di lui la morte del vostro fratello, alla quale, non nato ancora, niente colpò, voleste vengiare.
Esempio: Moral. S. Greg. Imperciocchè egli colparono assai, per lo loro parlamento, il quale fu fatto senza alcuno ordine di discrezione.
Definiz: §. Per Rendersi in colpa.
Esempio: Tes. Br. 5. 40. Anzi che cominci a laudare il nome d'Iddio, si dee battere, e colpare de' suoi peccati, perciocche niuno è sanza essi.
Definiz: §. Per Accusare, dar la colpa, incolpare.
Esempio: Guid. G. E tutti comunemente si dolevano della morte di Telamone, e quasi ne colpavano Agamennone, e Menelao, ma maggiormente Ulisse.
Esempio: Guitt. Arez. Fera ventura è quella, che m'avvenne; Ch'altri fa 'l male, ed io ne son colpato.
Esempio: Dan. Maian. Che s'io ne pero, vostro valimento Sarà colpato, che faccia falsura.
Esempio: Fir. Dial. Bell. Don. Io udì dire una volta, che un certo Momo, non potendo in altro colpare la bella Venere, che e' le biasmò non so che sua pianella (qui riprendere)
Esempio: Bern. Orl. 1. 12. 19. Che quella anima bella, e graziosa Potria di crudeltà colparsi assai.
Esempio: Cas. Rim. Il suo proprio errore, E la sua crudeltà colpi, e condanni.
Esempio: E Cas. Rim. altrove. E ben m'avveggio, Che l'altrui mobil voglia Colpando io stesso, poi vario, e vaneggio.