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Dizion. 3° Ed. .
CANDELA
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CANDELA.
Definiz: | Cera lavorata, ridotta in forma cilindrica, con istoppíno nel mezzo, al quale s'appicca il fuoco, per uso di veder
lume, e fassene anche di sevo. Lat. candela. |
Esempio: | Boc. Nov. 40. 10. Gl'incominciò a strignere agramente le carni, e a cuocerlo, con
una candela accesa. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 28. 20. Ed anche non ci ha mandata candela niuna,
ed emmi convenuto mangiare al buio. |
Esempio: | Dan. Purg. 22. Se così è, qual Sole, o quai candele Ti stenebraron sì, che tu
drizzasti Poscia di retro al pescator le vele? |
Definiz: | §. Dante l'usò anche in terminazion masculina. |
Esempio: | Dan. Par. 11. Fermossi come a candellier candelo. |
Esempio: | E Dan. Par. Cant. 3. Per far disposto a sua fiamma il
candelo. |
Definiz: | §. E da candela Candelotto e falcola, e
falcolotto: son quasi il medesimo, che Candela, detti forse da fiaccola, o da facella. |
Definiz: | §. Proverb. La candela è al verde: che significa, Essere al fine, perciocchè nella parte
inferiore, alcune son tinte di verde. |
Definiz: | §. E quell'altro. Ne femmina, ne tela, a lume di candela: che vuol dire: Guarda queste due cose di
giorno. Lat. de gemmis, de tinta murice lana, consule de facie, corporibusque diem.
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