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1) Dizion. 5° Ed. .
DISONESTÀ, DISONESTADE e DISONESTATE.
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DISONESTÀ, DISONESTADE e DISONESTATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Disonesto. L'essere disonesto; Mancanza di onestà, di rettitudine, di probità, e simili. ‒
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 183: Di volontà nascono cattive allegrezze, molte parole, vanti di parole, fornicaria, prodigalità, dismisuranza, disonestà, svergognamento.
Definiz: § I. Per Azione disonesta, Modo disonesto di procedere. ‒
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 86: Perchè fu [Catone] cagione di questa disonestade al suo figliuolo, al quale comandò che ogni bene sperasse dalla benignità di Cesare.
Esempio: Morell. Cron. 239: E una volta e più e' messono piato contro a Pagolo con ogni disonestà che si poteva operare.
Definiz: § II. Per Contegno, Tenor di vita, e simili, contrario ai principj dell'onestà e della rettitudine. ‒
Esempio: Belleb. Stat. S. Iac. volg. 17: Siano tenuti li operarj per saramento d'amonire quello cotale [prete] che disonestamente vivesse, che di quella disonestà si rimuova.
Definiz: § III. In senso particolare, per L'essere di cattivi costumi; Scostumatezza, Lascivia, Impudicizia. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 100: Quello che rende indegno il prete del santo officio, è spezialmente la disonestà, e la incontinenzia della carne.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 197: La puritade sta nascosa, e la disonestade si manifesta.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 1: Il secondo modo perchè s'aggrava il peccato per la persona, siccome è la disonestà nel cherico, la quale dee essere più gravemente punita che nel laico.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 8: Ma che tempj diss'io? (parla a Venere) più tosto asili D'opre sozze e nefande, Per onestar la loro Empia disonestate Col titolo famoso De la tua deitate.
Esempio: Bart. D. As. 1, 71: Tanto cambiate eran le cose, che invece d'entrar ne' Mori l'onestà cristiana, la disonestà moresca era passata ne' Cristiani.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 342: Dicono che poco male è la disonestà: ed io voglio dimostrar loro, che di nessun male essi debbono temer più; mentre questo, assai più di qualunque altro male, mette l'uomo in pericolo manifesto di dannazione.
Definiz: § IV. E per Atto impudico, Azione lasciva; Ciò che ha in sè comecchessia del disonesto e contrario ai buoni costumi. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 3, 93: Vedi svergognato! odi ciò ch'e' dice! egli parla nè più nè meno come se uno anno o due fosser passati, e per la lunghezza del tempo avesse le sue tristizie e disonestà dimenticate.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 39: Ed or volesse Iddio, che, poi che a tanta disonestà conducere ti dovevi, avessi preso uomo che alla tua nobiltà decevole fosse stato.
Esempio: Petr. Vit. volg. 18 t.: Alla voluntà della quale fece molte disonestà, e nessuno modo di lussuria nella sua abominevole vita pretermisse.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 75: Si vergognò [Lucrezia] dell'altrui disonestà in sè commessa.
Esempio: E S. Ag. C. D. 3, 197: Non è maraviglia se si dilettano eziandio delle disonestadi sceniche e delle fizioni delli poeti.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 210: E però considerando, ora che se' mia moglie, gli tuoi passati costumi, le tue disonestà e' tuoi vituperj non essere stati gastigati, io ec.
Esempio: Dav. Tac. 2, 10: Appresso lui, come a consapevole delle sue disonestà, dipositò Poppea Sabina.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 76: Novelle da contare a veglia, delle quali le più fanno arrossire, contenendo amori e disonestà d'ogni sorta.
Definiz: § V. Per Gravità, Enormezza; ma in questo senso non è oggi comune. ‒
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 87: Ordinò [Filippo Tedici] che da una privata compagnia di ladroni fosse [il luogotenente pel re Ruberto] spogliato e battuto.... E avendo messo ad esecuzione questa cosa, il conte Novello,... mosso per la disonestà del maleficio, andò ec.