Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
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Definiz: Avverb. di luogo. Lo stesso che Dove, riserbandosi, specialmente oggi, la forma Ove piuttosto al linguaggio poetico. Si usa in proposizione relativa, riferito a un termine antecedente espresso da un altro avverbio di luogo, e con verbi così di stato come di moto. Vale Nel o Al qual luogo, Nella o Alla qual parte, e simili; anche in locuz. figur.
Dal lat. ubi. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 265: Là ove io ho detto, che Piero e Andrea fossono de' discepoli suoi, non l'ho detto, perch'io il sappia per fermo; ma pensomi che ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 408: Quivi è sempre ottimo il mele, ove da ottimi fiori lo riportono le api nelle case loro.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 5: Parte alla busca, e infin, purchè si roda, Per tutto è buona stanza, ov'altri goda.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 302: Un piccolissimo movimento dato alla mano, che fa? il luogo occupato prima dalle molecole nervee è tosto lasciato libero, e quelle han preso posto là ove prima era il vacuo.
Definiz: § I. E, per aferesi, 've, con relazione al termine antecedente, espresso dall'avverbio Là; ed è uso antico continuatosi nel linguaggio poetico. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 18: Già eravam là 've lo stretto calle Con l'argine secondo s'incrocicchia.
Esempio: E Dant. Inf. SD. 27: Allor mi pinser li argomenti gravi Là 've 'l tacer mi fu avviso il peggio.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 7: E umilmente ritornò vèr lui, E abbracciòl là 've 'l minor s'appiglia.
Esempio: Petr. Rim. F. 131: E là 'v'ella mi scorse Nel benedetto giorno, Volga la vista disiosa e lieta.
Esempio: E Petr. Rim. F. 273: Là 've cantando andai di te molt'anni, Or, come vedi, vo di te piangendo.
Definiz: § II. Pure in proposizione relativa, riferito a un termine antecedente espresso da un sostantivo significante luogo, paese, regione, e simili; e vale Nel quale o Nella quale, Al quale o Alla quale, Sul quale o Sulla quale; Nei quali o Nelle quali, Ai quali o Alle quali, Sui quali o Sulle quali. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 2: Vegno del loco ove tornar disio.
Esempio: E Dant. Inf. SD. 4: E vegno in parte ove non è che luca.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 1: Ma son del cerchio ove son li occhi casti Di Marzia tua.
Esempio: Petr. Rim. F. 287: Levommi il mio penser in parte ov'era Quella ch'io cerco e non ritrovo in terra.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 2, 26: E come piacque a Amor giunse ad un varco Ov'ella gli era presso ad un trar d'arco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 49: Nel trapassar ritrovò a pena loco Ove entrar col destrier quella guerriera.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 67: Al suo sito il tira (il ramo), Ove lo lascia avvinto.
Esempio: Fosc. Poes. C. 60: Un dì la santa Diva, all'uscir de' flutti, ove s'immerse A ravvivar le gregge di Nerèo, Apparì colle Grazie.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 339: Il medio prodotto annuo degli uliveti, nei paesi ove l'olivo vegeta a maraviglia, favorito da tutte le più opportune condizioni di suolo e di clima,... ragguaglia ec.
Definiz: § III. E con la medesima proprietà, riferito a un termine antecedente espresso da un nome proprio di città o regione. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 1: Non ti fu.... amara In Utica la morte, ove lasciasti La vesta ch'al gran dì sarà sì chiara.
Esempio: Guicc. Stor. Gh. 1, 8: Variazione di importanza non minore aveano fatta, per la morte di Lorenzo de' Medici, le cose di Firenze; ove senza contradizione alcuna era succeduto, nella grandezza del padre, Piero ec.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 70: Per andar.... a Benevento, Ove la notte al noce eran concorse Tutte le streghe.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 221: Herschel.... denominollo (un pianeta) Georgium Sidus: nome però che non piacque in Germania, ove si convenne di chiamarlo Urano, attesa l'immensità della sua sfera.
Definiz: § IV. Ove, si usa pure nella stessa relazione, riferito così a oggetto materiale come a fine, meta, scopo, e simili. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 457: L'erba, ove sarà la brina, o vero la pruina, genera loro (alle pecore) infermitade.
Esempio: Dant. Inf. SD. 11: Ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio D'un grand'avello, ov'io vidi una scritta Che dicea: ec.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 11: Ben non sare'io stato sì cortese Mentre ch'io vissi, per lo gran disio De l'eccellenza ove mio core intese.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 310: La nostra anima sanza doglia si parte dal corpo ov'ella è stata.
Esempio: Petr. Rim. F. 54: Ch'assai ti fia pensar di poggio in poggio Come m'ha concio 'l foco Di questa viva petra, ov'io m'appoggio.
Esempio: E Petr. Rim. F. 238: Quello ove questi aspira È cosa da stancare Atene, Arpino, Mantova e Smirna, e l'una e l'altra lira.
Esempio: Bocc. Fiamm. 8: Ohimè, quanto inganno sotto sè quella pietà nascondea! la quale.... partitasi dal cuore (ove mai poi non ritornò) fittizia si mostrò nel suo viso.
Esempio: Rucell. G. Ap. 315: Prestamente sopra quelle [api] spargi Minutissima pioggia, ove si truovi Il mele infuso, o 'l dolce umor de' l'uva.
Esempio: Tass. Gerus. S. 8, 49: Conosce ben l'immensa mole Del grande usbergo.... E l'arme tutte, ov'è l'augel ch'al sole Prova i suoi figli.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 5: Mette mano alla scarsella, Ov'ha più ciarpe assai d'un rigattiere.
Esempio: Red. Lett. 2, 118: Godo che le sia giunto alle mani il bellissimo libro.... ove vi sono alcuni miei versi.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 325: Dirimpetto a questo dramma, ov'è grande il combattere degli affetti per l'odio fraterno che spinge al delitto e la fraterna pietà che s'oppone..., si presenta ai nostri occhi una tragica scena.
Definiz: § V. Con relazione a persona, per Intorno cui, Verso cui, e simili. –
Esempio: Rim. Ant. V. 4, 119: Quella donna, ov'egli è intenditore.
Esempio: Dav. Tac. 2, 273: Mi comanderà che, mandate sane le grette muse litigatrici, ove io ho sudato davanzo, mi consagri a questa più santa ed eroica eloquenza.
Definiz: § VI. Usato con la ellissi del termine antecedente, vale Nel luogo, In luogo o Al luogo, Nel punto, Nella parte o Al punto, Alla parte, in cui o a cui: usato anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 21: Con quel furore e con quella tempesta Ch'escono i cani adosso al poverello Che di subito chiede ove s'arresta, Usciron quei ec.
Esempio: E Dant. Parad. SD. 2: Giunto mi vidi ove mirabil cosa Mi torse il viso a sè.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 77 t.: Intorno al castello per tutto si radano le carboniere, e arripinsi ov'è bisogno.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 127: Fassi quistione perchè la reina si metta in battaglia, essendo la condizione delle femmine debole e fievole; se per avventura noi non volessimo già dire ch'ella (la Regina nel giuoco degli Scacchi) seguisce il costume di quelle femmine, ove i mariti andando alla battaglia menano al campo le mogli e le femmine con tutta la famiglia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 33: Ove fu bisogno di combattere e di forza non trovò gran resistenza.
Esempio: Rucell. G. Ap. 17: E dei saper, ch'ove abita costei, Null'ape abitar può, per l'importuno, Ed imperfetto suo parlar loquace.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 19: Ove dispieghi Il vizio le sue pompe, ognor presente Vegli la nostra cura.
Definiz: § VII. Pure con ellissi per Il luogo nel quale. –
Esempio: Bemb. Rim. 17: Ecco, ove giunse prima, e poi s'assise; Ove ne scorse, ove chinò le ciglia, Ove parlò Madonna, ove sorrise.
Definiz: § VIII. E con senso indefinito, per In qualunque luogo in cui, Dovunque. –
Esempio: Petr. Rim. F. 1: Ove sia chi per prova intenda amore, Spero trovar pietà, non che perdono.
Esempio: E Petr. Rim. F. 32: I' l'ho dinanzi agli occhi, Ed avrò sempre, ov'io sia, in poggio o 'n riva.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 71: So che sempre, ov'io sia, l'amerò morto.
Definiz: § IX. E figuratam., riferito a scrittura, vale E qui, Al qual proposito, Intorno a che. –
Esempio: Dant. Conv. SD. 217: Ove è da sapere che, sì come dice lo Filosofo nel secondo de l'Anima, l'anima è atto del corpo; e s'ella è suo atto, è sua cagione.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 235: Ove è da sapere che discender la virtude d'una cosa in altra non è altro che ridurre quella in sua similitudine.
Esempio: E Dant. Conv. SD. 247: Ov'è da sapere che non si dice qui li atti di questa donna essere 'disdegnosi e fieri' se non secondo l'apparenza.
Definiz: § X. Vale anche Nella qual condizione, Nella quale occasione; o anche, Sicchè, Onde. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 31: La bella Donna ne le braccia aprissi; Abbracciommi la testa e mi sommerse Ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 127: Veduta la detta visione, di presente a Dionigio vescovo quella manifestò; ed in presente al predetto popolo in pergami annunziato; ove gli abitanti di quella..., tutto il popolo commosso e di vizj usevoli rimosso, prendendo la penitenzia durissima e in pianto, ec.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 127: Dissegli ciò ch'egli aveva trovato per levarsi per tempo. Ove Ciucolo disse: Per certo io vuo' provare ciò che Boezio mi disse.
Definiz: § XI. In proposizione interrogativa o dubitativa, o negativa, vale In qual luogo, In qual parte. –
Esempio: Dant. Inf. SD. 6: L'altri ch'a ben far puoser li 'ngegni, Dimmi ove sono e fa' ch'io li conosca.
Esempio: E Dant. Purg. SD. 17: I' mi volgea per veder ov'io fosse, Quando una voce disse «Qui, ec.».
Esempio: E Dant. Parad. SD. 31: E «Ov'è ella?» subito diss'io.
Esempio: Petr. Rim. F. 13: Vommene in guisa d'orbo senza luce, Che non sa ove si vada e pur si parte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 93: Ove fostù stamane poco avanti al giorno?
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 21: La notte era sì buia e sì oscura, che egli non poteva discernere ove s'andava.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 87 t.: O figliuola, ove corri? quale furia ti sospigne?... Ove vai tu? aspettami.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 216: E 'l marito subito si leva, e va per lo lume e dice: ov'è, dov'è? come quando si trae al fuoco.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 1, 2: Ove la do stamani, Ch'io scampi d'oggi?
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 29: Va', le disse (Giove alla Verità), e quell'uomo Ne' casi della vita Reggi, e ove sia felicità gli addita.
Definiz: § XII. Ove, ripetuto in due o più membri congeneri della proposizione, vale In un luogo.... in un altro, In una parte..... in un'altra, Qua.... là. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 226: Costoro (i Giudei) perocchè hanno lasciato Cristo.... sono dispersi per lo mondo, ove uno ove un altro, e non hanno città nulla, nè possono avere, e sono servi e soggiogati all'altre genti.
Definiz: § XIII. In forza d'Avverb. di tempo, per lo più con relazione a un sostantivo antecedente, per Quando, Allorquando; ovvero, Nel qual tempo. –
Esempio: Dant. Purg. SD. 17: Come si frange il sonno, ove di butto Nova luce percuote il viso chiuso..., Così l'imaginar mio cadde giuso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 188: Quando Zerbino, a cui del petto il sonno L'alta virtude, ove è bisogno, sgombra.... Al campo si traea nei primi albori.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 66: Nè farà a' Maganzesi minor danni Il figlio suo Ruggiero, ov'abbia gli anni.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 376: Era universalmente.... venerato, e quel che è più, in gioventù, ove non poco pregiudica la considerazione dell'età, e la emulazione degli eguali.
Esempio: Leodard. Leopard. Poes. 157: Estremo Di tutti i mali, ritrovâr gli eterni La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta.
Definiz: § XIV. Come Cong. condizionale, vale Nel caso che, Postochè, Purchè, Quando, Se; e in questo senso la forma Ove è d'uso più comune di Dove. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 299: Ove voi mi vogliate di spezial grazia fare di punire lo 'ngannatore, e perdonare allo 'ngannato, io la farò qui in vostra ed in loro presenzia venire.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 317: Se essa dice che così sia..., quello che voi medesimo vorrete per riscatto di lei mi darete; ove così non fosse, voi fareste villania a volerlami tòrre.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 342: Che che di me s'avvegna, ove tu non abbi certa novella della mia vita, che tu m'aspetti un anno ed un mese ed un dì senza rimaritarti.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 46: E ove tra costoro e me non sia accordo, io son disposto a far ragione e giustizia su per lo filo; e sia che vuole.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 76: Cadremmo in ogni miseria, ove la benigna mano d'Iddio ci lasciasse.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 163: Ove poi tal volta avvenisse d'increscervi delle angustie nel vostro piccolo albergo,... potrà insegnarvi Tertulliano il vero modo d'uscirne.
Esempio: Alf. Trag. 4, 17: Non sono io presta, Ove soffrir gl'imperj lor non vogli, A seguirti dovunque?
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 325: Ove più cagioni si rappresentino allo spirito come atte ugualmente a spiegare l'effetto che ci è proposto, hassi a riguardare per più verosimile quella che ec.
Esempio: Guast. Rapp. El. 55: Ove Giovambatista Niccolini avesse preveduto, che la Società si sarebbe volta a studiare in Dante o intorno a Dante, credete voi che due anni prima se ne sarebbe allontanato?
Esempio: E Guast. Rapp. El. 179: Ove le passioni umane obbedissero al freno della religione e della ragione, due sole vie rimarrebbero aperte al morire, nel caso fortuito e nella tarda vecchiaia.
Definiz: § XV. E in forza di particella avversativa, per Laddove, Mentre. –
Esempio: Petr. Rim. F. 51: Lagrime triste, e voi tutte le notti M'accompagnate ov'io vorrei star solo.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 172: La 'nfermità del mio freddo col caldo del letame puzzolente si convenne curare, ove quella del tuo caldo col freddo dell'odorifera acqua rosa si curerà.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 46: E basti Che ti disponga amarmi, ove m'odiasti.
Esempio: Ricett. fior. M. 30: L'elleboro nero in Toscana si dimanda nocca, al quale non pare manchi altro contrassegno, che il colore del fiore, quale è verde ove Dioscoride lo fa pavonazzo.
Definiz: § XVI. Ove che, maniera avverbiale con senso indefinito, vale In qualsivoglia luogo, Dovunque; e si usa con verbi così di stato come di moto. –
Esempio: Petr. Rim. F. 223: Tal la mi trovo al petto, ove ch'i' sia.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 239: Venga dunque (la morte) e la mia Vita crudele e ria Termini col suo colpo, e 'l mio furore; Ch'ove ch'io vada, il sentirò minore.
Esempio: E Bocc. Filoc. 122: Or ecco, o anima graziosa, ove che tu sii, rallegrati, chè io m'apparecchio di seguitarti.
Esempio: E Bocc. Filoc. 307: Caro amico, ove che tu vada, le tue lagrime mi bagneranno sempre il cuore.
Definiz: § XVII. Si usa anche con senso avversativo, per Laddove, Mentre. –
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 154: Fa' che.... ti rimetta i danari per ogni parte altrove che in Firenze; e ara'gli (avraigli) quasi qui al continovo, vista la lettera...; ove che avendogli rimessi in Firenze, gli aresti aspettare 20 dì.
Definiz: § XVIII. E in senso causale, per Laonde, Cosicchè. –
Esempio: Sassett. Lett. 54: Mentre che noi ci trattenevamo, all'uscio si sentì una dolcissima melode; ove che, correndosi agli usci e finestre, si viddero certi musici.
Definiz: § XIX. Ove che sia, maniera avverbiale, che vale In qualunque luogo si sia, In qualsivoglia parte. –
Esempio: Giamb. Oros. 438: Claudio.... pensando che.... sarebbe utile che il prencipe mostrasse la forza sua, e ove che sia avesse vittoria, fatto grande apparecchiamento n'andò in Brettagna.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 71: Paura avendo che non fusse stato Da qualche bestia morto, ove che sia.