Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DELIZIA.
Apri Voce completa

pag.121


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DELIZIA.
Definiz: Sost. femm. Cosa che per la sua rarità e delicatezza, o per la sua eleganza, amenità, e simili, ci diletta soavemente.
Dal lat. delicia. –
Esempio: Collaz. SS. PP.: Le ricchezze, e le delizie del mondo, e tutta dilettanza.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 148: Ma perchè il prezioso pesce, che ivi soprabbonda, sembra loro delizia non confaccentesi coll'austerità del digiuno, ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 50: Non dispiacque talora il verso sciolto al Chiabrera, che tanto seppe alla maniera greca andar dietro, e i poeti di quella nazione con forbito giudicio imitare, e le loro delizie nel dolcissimo nostro idioma trasportare.
Esempio: Parin. Poes. 13: Nuove così venner delizie, O gemma degli eroi, al tuo palato.
Definiz: § I. E per Dilettazione, Diletto, Piacere, Godimento, sia spirituale, sia sensuale. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Sotto il qual [velo], se divota [Eva] fosse stata, Avrei quelle ineffabili delizie Sentite prima, e poi lunga fïata.
Esempio: E Dant. Parad. 31: E s'io avessi in dir tanta divizia, Quanta ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 252: Sente per gli occhi suoi passare il dardo Del Re delle delizie e dell'amore.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 131: Quelli che non sapevano la necessità che aveva di curarsi, attribuivano tutto al desiderio di riposo, ed all'appetito delle delizie femminili.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 54: Avranno... il godimento di vedere.... rimessa in essere l'antica amenità de' medesimi boschi, e la nobil delizia di queste cacce dovuta proccurarsi e riservarsi all'unico lor Signore.
Esempio: Pindem. Poes. 35: Mia delizia è il sedermi.... Ove con interrotto e tardo passo Mormora un roco rio tra sasso e sasso.
Esempio: E Pindem. Poes. 360: Questa,... che fu de' miei prim'anni Delizia, ed or conforto è degli estremi, Bella e terribil arte.
Definiz: § II. Per Morbidezza, Delicatezza nel vivere; nel qual senso usasi più specialmente nel plurale delizie. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 165: Lo spendono e perdono (il tempo) in delizie e in superbia.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 34: Gli uomeni, che sono avvezzi agli agj, e alle delizie, e a' diletti della carne,... temono di partirsi ec.
Esempio: Vill. M. 5: Usavano dissolutamente il peccato della gola, i conviti, le taverne, delizie, con le dilicate vivande.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 68: Non eran da stimar nate umilmente, Nè da pastor nutrite con disagi, Ma fra delizie di real palagi.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 97: Onde l'oro, che si manda fuori, e per mantenimento della delizia, e per accrescimento della pubblica e privata magnificenza,... deve necessariamente attribuirsi al vantaggio, ec.
Definiz: § III. Delizia di alcuno, dicesi di Persona o di Cosa sommamente cara ad alcuno, e in cui questi goda e si soddisfi. E figuratam. riferiscesi anche a cose, come feste, conviti, e simili. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 412: E però hai a far meco tutto quello che piace a te, delizia e struggimento dolcissimo dell'anima mia innamorata.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 89: L'altro figliuolo è un bambinello di pochi anni, vezzoso, amorevole, festosetto; in una parola, è le delizie di casa.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 7: Si è fatta [la polvere del tabacco] particolarmente delizia delle sacre e delle ritirate persone.
Esempio: Forteguerr. Cap. 240: Godea pensare al viver corto e angusto Della gente privata, e umil tugurio Era tutta la sua delizia e gusto.
Esempio: Pindem. Poes. 49: Nè la murena, dei Roman conviti Già delizia, mancò.
Definiz: § IV. Casa di delizia o di delizie, Luogo e simile, di delizia o di delizie, dicesi di Casa o Luogo ameno, segnatamente campestre, che serva altrui di diporto, riposo, e simili. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 54: Il Re condottosi a Folambrè, luogo di delizie fabbricato dal re Francesco I per godere l'esercizio della caccia, chiamò a sè tutto il Consiglio.
Esempio: Forteguerr. Cap. 217: Qual gran rege Aver suol per diporto in colle aprico Stanza pur di delizie e di conforto.
Esempio: Bottar. Dial. 134: Venutogli talento di fare un casino di delizia alla sua Pigneta, sel fece disegnare da Pietro da Cortona.
Definiz: § V. Avere in delizie, vale, con maniera latina, Tener caro, Pregiare sopra ogni altra cosa. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 183: Questo una gazza, che già amata assai Fu dal padrone, ed in delizie avuta, Vedendo ed ascoltando, gridò: guai!
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Chi, giovin stolto, troppo amico a Bacco, L'ebbe in delizie, e Venere con esso, ec.
Definiz: § VI. Stare in delizie, vale Vivere in mezzo agli agj ed alle mollezze. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 3: Tu stai in delizie e conviti, e' miei servi nel diserto muoiono di fame.