Lessicografia della Crusca in rete

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COVONE.
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COVONE.
Definiz: Sost. masc. Ciascuno di quei fasci di paglia legata, che fanno i mietitori nel mietere. E propriamente si dice del grano.
Forse da covo, in quanto que' fascetti formano, distesi o ammontati, una specie di letto o covo. Può notarsi che alcuni avverbj indicanti positura, andatura, o simili, si formano dal rispettivo nome mediante la desinenza in one od oni; come ginocchioni, boccone, balzelloni ec. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 29: Egli mi pareva che noi fussimo nel campo a legare i nostri covoni; e 'l mio covone stava ritto, e i vostri covoni adoravano il mio covone.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 303: Quasi un covone, o manella delle primizie della futura biada.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 106 t.: Ioseph aveva veduto in sogno che a un suo covone di grano s'inchinavono e' covoni de' suoi frategli.
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 71: Grano ch'egli m'avea imbolato, quando mieteva e nascondeva i covoni per lo bosco in qua e in là.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 604: Mille dugento covoni di paglia d'orzo.
Esempio: Cellin. Vit. 200: Voi parete un covon di paglia vestito.
Esempio: Soder. Coltiv. 106: Abbruciandovi dentro (alla botte) molta paglia a covone a covone, e poi risciacquandola con forte aceto bollente.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 160: O di covon di cereale spiga.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 209: Si lascino stare in terra distesi i covoni, perchè prosciughino; e ciò devesi bene avvertire prima di abbicarlo.
Definiz: § E detto del lino e della canapa. –
Esempio: Targ. Valdin. 2, 363: È premura dei contadini il levare ben tosto dall'acqua i covoni di lino e di canapa, subito che sieno macerati a dovere.