Lessicografia della Crusca in rete

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MINIARE
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MINIARE.
Definiz: Att. Dipingere con acquerelli cose minute sulla cartapecora, sull'avorio, o su altra materia; e anche Dipingere la cartapecora, e simili, con acquerello, servendosi del bianco del fondo per i lumi della pittura. E usasi spesso assolutam.
Da minio. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 259: In Parigi, città reale del Re di Francia, lo miniare si chiama alluminare.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 109: Prima, se vuoi miniare, conviene che con piombino o vero stile disegni figure, fogliami, lettere, o quello che tu vuoi, in carta, cioè in libri; poi conviene che con penna sottilmente raffermi ciò che hai disegnato. Poi ec.
Esempio: Cellin. Pros. 33: Mettendo la diversità de' colori nettissimamente, come se uno proprio miniassi, a punto in nel luogo dove gli hanno a stare.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 85: Il lavorar a olio, in legno, in pietra, in tele, ed il miniare, arte differente da tutte.
Esempio: Crusc. Vocab. I: Miniare. Dipignere con acquerelli cose piccole in su la cartapecora o bambagina, servendosi del bianco della carta in vece di biacca, per i lumi della pittura.
Esempio: Red. Esp. Insett. 146: Ne ho fatte (di certi frutti ed animali) miniare fin a ora molte e molte figure dal delicato pennello del signor Filizio.
Esempio: Not. Malm. 2, 577: Minio è specie di color rosso cavato dallo stagno; e Miniare è una specie di dipignere con finissimi colori sopra cose sottili, come cartapecora, ec.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 396: De la celeste gloria Glie diei lo 'ntendimento: E volontà nel centro Del cor gli ho miniato.
Esempio: Magal. Lett. scient. 42: Non intigno (Dio) in lacca più accesa i pennelli per fare il vermiglio dell'iride, che por miniare alle conchiglie indiane la spoglia.
Definiz: § II. Per similit., vale Coprire di belletto, Imbellettare. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 45: Perch'oggidì non ne va una in fallo, Che non si minj o si lustri le cuoia.
Esempio: Not. Malm. 2, 577: Non si minj, non si tinga.
Definiz: § III. E per Ornare di figure, riferito a libri, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 209: Venendogli dunque da tutte le bande libri a miniare, non era per altro cognome nominato che dai libri, nel miniar de' quali era eccellentissimo, e ne lavorò assai.
Esempio: Cellin. Vit. 194: Si volevan servire di uno ufiziuolo di Madonna, il quale era miniato maravigliosamente, e ch'era costo al Cardinal de' Medici a farlo miniare più di duemila scudi.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam., trovasi per Colorire di luce rossastra, detto dell'aurora. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 4, 28: Al canto degli augelli appar l'aurora, Che minia le campagne e i monti indora.