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DESIRE, e meno comunemente DISIRE, e talvolta anche DESIRO e DISIRO.
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DESIRE, e meno comunemente DISIRE, e talvolta anche DESIRO e DISIRO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Desio, Desiderio: ma oggi è voce soltanto d'uso poetico.
Dal basso lat. desirium per desiderium. –
Esempio: Rim. Ant. P. Guinizz. Guid. 1, 390: Così conoscess'ella i miei disiri, Che, senza dir, di lei saria servito.
Esempio: Dant. Inf. 5: A che e come concedette amore Che conosceste i dubbiosi desiri?
Esempio: E Dant. Parad. 33: Ma già volgeva il mio disiro e il velle, Siccome ruota che igualmente è mossa, L'amor che muove il sole.
Esempio: Petr. Rim. 1, 17: Vero è, che 'l dolce mansueto riso Pure acqueta gli ardenti miei desiri.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 107: Più non mi può scampar l'aura nè 'l rezzo, Sì crescer sento 'l mio ardente desiro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 53: Iddio ha mandato tempo a' miei disiri.
Esempio: E Bocc. Filostr. 3, 42: Ma poich'e' galli presso al giorno udiro Cantar per l'aurora che sorgea, Dell'abbracciar si rinfocò il desiro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 1: Ingiustissimo amor, perchè sì raro Corrispondenti fai nostri disiri?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 39: Disir mi mena.... C'ho di morir presso alla moglie mia.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 15: Nè tu il consenti, Amor, ma la riveli D'un giovenetto ai cupidi desiri.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 28: Da desir di contesa io qui fui tratto, Grida [Argante]: or chi viene innanzi, e meco giostra?
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 152: Che abbondevolmente sparga la pace sopra i principi de' suoi popoli; che allontani dalle loro menti gl'invidiosi pensieri, e gli avari e gli ambiziosi desiri.
Esempio: Forteguerr. Cap. 273: I palombacci all'invischiate fronde Cadono a terra in folla; e s'hai desire Di lepri e starne, avvien che il luogo abbonde.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 59: Veloci i vanni Hanno gli anni, E fia pago il tuo desire.
Definiz: § I. Figuratam., per Ciò che uno desidera, Ciò che l'animo desiderando appetisce. –
Esempio: Rim. Ant. F. Rinier. Palerm. 1, 118: O Deo, che in tal tormento Non pera il mio disire.
Esempio: Dant. Parad. 1: Perchè appressando sè al suo disire Nostro intelletto si profonda tanto, Che retro la memoria non può ire.
Esempio: Bocc. Filostr. 1, 30: Occultamente il suo alto desire Mirava di lontano.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 62: Il mio desir, tu che puoi solo, adempi; E in un col regno a me serbi la vita La tua pietà.
Definiz: § II. E in senso particolare, Persona desiderata ed amata. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Io sono amore angelico che giro, L'alta letizia che spira del ventre Che fu albergo del nostro disiro.
Esempio: Bocc. Rim. 131: Omai discendi A questi prati, o caro mio disire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 76: A Montalbano Ippalca a lei rivenne, E nuova le arrecò del suo desire.